ARTUR BODINI SOMMELIER DEL SALENTO E DELL’ALBANIA
E’ la dimostrazione vivente che il vino unisce le persone e persino i popoli. Artur Bodini delegato FISAR di Lecce, Brindisi e Taranto formerà anche i Sommelier albanesi
Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination
Artur Bodini è arrivato in Italia a 17 anni, nel 1991 nell’anno in cui le navi traversavano l’Adriatico stracariche di giovani albanesi che venivano in Italia a cercare fortuna.
In Albania Bodini era studente del terzo anno delle superiori. Poi la grande avventura. Il suo primo periodo in Italia è stato durissimo con 15 giorni nel campo profughi di San Severo vicino a Foggia. Lui non si arrende e torna a scuola alternando la frequenza all’istituto alberghiero con il lavoro all’Hotel Flora di Milano Marittima. E’ proprio a scuola che scopre la sua passione per i grandi vini durante il corso da Sommelier tenuto dal quello che considera il suo vero maestro: Roberto Gardin fra i maître sommelier più apprezzati d’Italia che oggi insegna all’Alma Scuola Internazionale della Cucina Italiana.
ARTUR BODINI E I NUOVI SOMMELIER
Artur Bodini è da 30 anni in Italia, ha sposato una pugliese e lavora con lei in un ristorante di loro proprietà. Ma la passione per il grande vino lo porta anche su altri scenari. E’ delegato dei Sommelier Fisar di Lecce Brindisi e Taranto e per la prima volta, il marzo scorzo, ha portato a termine il primo ciclo di 3 corsi diplomando 15 Sommelier a Lecce. Un risultato che lo ha riempito di orgoglio perché le lezioni sono andate avanti nonostante il covid e tutte le limitazioni ad esso connesse.
Ma non finisce qui, dopo aver seminato la cultura del grande vino nel Salento, Artur Bodini intende organizzare i corsi di sommelier anche nella sua terra di origine, in Albania dove ha anche comprato una casa. Il boom di turismo italiano 2023 sull’altra sponda dell’Adriatico ha convinto Bodini che i tempi sono maturi per creare professionisti del servizio del vino albanesi seguendo i metodi didattici appresi in Italia.
DAL SALENTO ALL’ALBANIA
Sul ruolo dei Sommelier Artur Bodini è molto pragmatico << una volta il sommelier versava il vino, oggi è il traid d’union fra chi produce vino e chi lo consuma ed oltre a conoscere il territorio deve accompagnare il turista fra le eccellenze enogastronomiche>>. Un ruolo di mentoring che nel Salento riguarda il Negroamaro, Primitivo, Bombino … e in Albania deve seguire la stessa filosofia facendo del Sommelier un portavoce delle tradizioni e delle eccellenze locali.
Un progetto ambizioso che è già ben comunicato basta digitare wine.albania su Instagram per trovare un account con 73.600 follower e 157 post che raccontano una gran voglia di fare e di condividere la passione per il vino in modo serio ma anche divertente.