Google Assistant è il miglior sommelier virtuale
Vinepair ha confrontato i sistemi Google, Alexa e Siri per capire quale consigliava meglio il consumatore nella scelta del vino ed ha vinto Google assistant
sommelier virtuale- nel confronto di Vinepair ha vinto Google assistant
di Donatella Cinelli Colombini
La “gara” su quale fosse il miglior sommelier virtuale è stata organizzata da Vinepair, l’enorme portale di cultura del vino che propone, in modo divertente, news, tendenze, informazioni utili su vino, birra e altre bevande secondo il motto “bere è cultura”.
Ovviamente Vinepair non ha dato un giudizio salomonico, caduto dall’alto, ma si è avvalso di tre prestigiosi Sommelier in carne e ossa: Tonya Pitts del ristorante “One Market” di San Francisco, Katja Scharnagl di “Koloman” a New York City e il Master of Wine e Master Sommelier Doug Frost del “Restaurant al 1900” di Kansas City.
Un esame in piena regola con 3 giudici e un quiz di 10 domande che simulavano il dialogo fra un wine lover e l’esperto che lo aiuta a scegliere il vino davanti allo scaffale oppure a consumarlo in modo impeccabile.
UN ESAME DA 3 VERI SOMMELIER AI 3 MAGGIORI SOMMELIER VIRTUALI
Ecco che alcune domande erano facili: da dove proviene lo Champagne, quanto vino devo versare nel bicchiere oppure a che temperatura va servito un vino bianco.
Altre domande erano decisamente più difficili e complesse per esempio: quali cibi abbinare con il Sauternes o quali vini accompagnare all’anatra; oppure che differenze ci sono tra Porto Vintage e Porto Tawny?
In base alle risposte più esaurienti, dettagliate e comprensibili il vincitore della sfida è risultato Google.
Ancora una volta il motore di ricerca più usato nel mondo si è rivelato capace di aiutare i suoi utilizzatori meglio dei concorrenti.
Quindi la prossima volta che siete in un supermercato indecisi sul vino da comprare oppure dovete abbinare le bottiglie a un menù di cibi rari, aprite lo smartphone e cercate su Google Assistant la risposta ai vostri dubbi. Sicuramente la troverete.