I VINI DI ROBBIE WILLIAMS CON MARCHIO RUDE RISE

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I VINI DI ROBBIE WILLIAMS CON MARCHIO RUDE RISE

ROBBIE WILLIAMS NON BEVE ALCOLICI DA 20 ANNI MA STA PER REGISTRARE IL MARCHIO DI UNA LINEA DI VINI COME GARY BARLO, EX COMPAGNO DEI TAKE THAT

 

Robbie Williams Vanity Fair cover

Robbie Williams Vanity Fair cover

di Donatella Cinelli Colombini

Un altro vino di una celebrità, ma quanto ne sentivamo il bisogno!!!!! Le etichette di vino stanno proliferando con la velocità di una bolla speculativa di cui tutti vogliono almeno un pezzettino. E’ l’effetto di una dinamica commerciale che avvicina sempre più il vino alla moda o allo star system dove il nome e la comunicazione valgono molto più della reale consistenza del bene.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROBBIE WILLIAMS E’ UN BRAND CHE FA VENDERE QUALUNQUE COSA

Per ora la dinamica conviene quasi a tutti quelli che imbottigliano perché trascina in alto i prezzi, ma presto avrà due effetti, entrambi disastrosi: farà aumentare i costi della comunicazione al punto da favorire solo i grandi e i grandissimi che possono permettersela. In secondo luogo polverizzerà la ricchezza lasciata nei vigneti provocando la rovina del patrimonio viticolo che invece è alla base del vino di alta qualità.
C’è solo da sperare che la tendenza “antiglobalista”, la crescente sensibilità ambientale e territoriale inneschino una dinamica opposta rivalutando la sostanza invece dell’apparenza.
Ma ora andiamo a vedere cosa fa Robbie Williams.

 

ROBBIE WILLIAMS UNA DELLE STAR MUSICALI PIU’ BRILLANTI DEL MONDO

E’ un cantante e cantautore inglese che fra il 1990 e il 95 raggiunse una enorme fama con il gruppo pop Take That per poi intraprendere la carriera da solista e diventare uno dei cantanti più venduti e di maggior successo di tutti i tempi. Nel 2010, per un breve periodo, è rientrato nei Take That. Robbie Williams è, insomma, una star planetaria in ambito musicale con concerti da 375.000 persone.
Un successo enorme che ha avuto un alto prezzo in termini benessere personale con attacchi di depressione, ansia, altre forme di sofferenze mentali e dipendenza da alcol e droghe, per le quali ha dovuto disintossicarsi nel 1997 e nel 2007.

 

ROBBIE WILLIAMS E GLI ALCOLICI DALL’ABUSO ALL’ASTINENZA

Per questo Robbie Williams non beve vino da oltre vent’anni ma nonostante ciò ha deciso di seguire le orme dell’ex compagno Take That, Gary Barlow, creando una propria linea di vini. Si chiama Rube Rise orecchiando il nome della canzone “Rubebox” che ha avuto molto successo.
Il cantante è molto sincero sui suoi rapporti con l’alcool e le droghe. Non nasconde il passato turbolento e giudica  <<Delirante>> la politica proibizionistica del governo UK.  << La cosa della droga e del bere è l’illusione. Nel Regno Unito e in molti luoghi, è naturale come respirare>> leggo su Thedrinkbusiness. In altre parole lui stesso riconosce che esiste un costume, un modo di essere, che porta all’abuso.

 

I VINI RUBE RISE DI ROBBIE WILLIAMS

I vini brandizzati da Robbie William vengono dalla cantina Gary Barlow, in collaborazione con Benchmark Drinks. Questa azienda ha recentemente festeggiato la vendita di mezzo milione di bottiglie nel suo primo anno, con una festa nel grande magazzino Harvey Nichols e vende i suoi vini nei supermercati Morrison e Asda.
Leggendo queste informazioni viene da pensare che la linea di Robbie Williams non nasca con l’obiettivo di scalare le classifiche della qualità enologica quanto piuttosto di sfruttare il nome, indirizzarsi su un target giovane e appassionato di musica che non spende molto per bere vino. Sembra dunque una pura operazione commerciale.