See, Feel, Taste Val d’Orcia
Letteralmente “Guarda, senti e assaggia la Val d’Orcia” bellissimo libro di Anastasia Kellermann scrittrice esordiente americana-olandese con cuore toscano
Di Donatella Cinelli Colombini
Presentato alla Pieve di Vitaleta fra Pienza e San Quirico d’Orcia, il libro di Anastasia Kellermann ci porta nel suo “sogno toscano” fatto di sapori e persone, luoghi da favola e tramonti mozzafiato in quella che sembra una terra benedetta da Dio per la sua misteriosa armonia fra eccellenza e semplicità, natura e arte, stile vita e di lavoro.
LA VAL D’ORCIA VISTA CON GLI OCCHI DI UNA AMERICANA OLANDESE CON CUORE TOSCANO
Quella che segue è la prefazione che ho scritto per il libro “See Feel Taste Val d’Orcia” e rispecchia l’importanza e la novità di questo bellissimo libro di foto e testi emozionanti.
PERCHE’ E’ DIFFICILE SCRIVERE COSE NUOVE SULLA VAL D’ORCA E COME ANASTASIA CI E’ RIUSCITA
La Val d’Orcia è fra i territori agricoli più raccontati e sicuramente quello più fotografato del mondo. Troviamo il bosco di cipressi di San Quirico, la cappella di Vitaleta e la strada della Foce di Pienza in ogni calendario, in ogni spot pubblicitario della Toscana. Non sono gli unici gioielli di questa parte della Toscana dove la bellezza sembra dominare ogni panorama. Infatti ci sono piccole città d’arte straordinarie come Pienza o Bagno Vignoni ma è la perfetta armonia del paesaggio agricolo, costruito dal lavoro dell’uomo nei secoli, che ha fatto ottenere alla Val d’Orcia l’iscrizione nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 2004. Di questa bella campagna fanno parte anche i vigneti e le case dei contadini che ospitano le cantine. Per questo la DOC Orcia che viene prodotta nella Val d’Orcia e nelle zone circostanti, è chiamata <<il vino più bello del mondo>>.
IL PRIMO LIBRO SULLA DOC ORCIA E IL SUO TERRITORIO
Tuttavia mai nessuno aveva scritto un libro sulla denominazione Orcia e la sua terra di origine tentando di descrivere il legame strettissimo che li lega. L’Orcia è infatti la cartolina liquida delle colline dove nasce. Racconta la storia della Via Francigena dove sono passati eserciti e mercanti, pellegrini, poeti, re e mendicanti. Un flusso di cultura e ricchezza che fece nascere le città: Buonconvento, Torrenieri, San Quirico …. Poi la miseria dei secoli più recenti e l’abbandono delle campagne della metà del Novecento fino alla rinascita grazie al turismo e alla valorizzazione delle eccellenze agricole: vino, olio, tartufo, aglione, zafferano, grani antichi …. Ma è il vino, il frutto più nobile e versatile della terra a raccontare meglio l’unicità di questa terra. Anastasia Kellermann ha il grande merito di aver fatto, per prima e con un entusiasmo infinito, questo tentativo. Ecco che la denominazione nata nel 2000 in mezzo ai territori del Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano ha trovato la sua portavoce. Una persona appassionata che aiuterà i vini Orcia ad entrare nella memoria e nel cuore di quelli che visitano la sua meravigliosa terra di origine.