NOTIZIE ED EVENTI

Blog

News dal Casato Prime Donne e dalla Fattoria del Colle, territorio, commenti sul mondo del vino, eventi e personaggi del vino

Un Vinitaly d’oro per Donatella Cinelli Colombini

Produttrice di Brunello, portabandiera del turismo del vino e delle donne in cantina, Donatella Cinelli Colombini riceve il Premio Internazionale Vinitaly

Donatella con Ettore Riello e Giovanni Mantovani nel momento della premiazione

Donatella con Ettore Riello e Giovanni Mantovani nel momento della premiazione

Nella splendida cornice del Palazzo Giusti a Verona, sabato 24 marzo,  Donatella Cinelli Colombini ha ricevuto il Premio Internazionale Vinitaly 2012 dalle mani del Presidente di Veronafiere Ettore Riello e del Direttore Generale Giovanni Mantovani.

La donna che per prima e con più energia ha diffuso il turismo del vino in Italia, creando la giornata “Cantine aperte”, ha espresso tutta la sua gioia per questo importante riconoscimento.  << Aver scelto me, piccola vignaiola di Brunello, dopo personaggi del calibro di Corinne Mentzelopoulos di Chateaux Margaux,  Robert Mondavi o Pablo Alvarez di Vega-Sicilia significa credere nel contributo che ogni produttore può dare al futuro dell’enologia quando accetta di mettersi in gioco con progetti coraggiosi e innovativi come l’enoturismo oppure le donne in enologia >> ha detto con giusto orgoglio Donatella Cinelli Colombini titolare delle prime cantine con un organico interamente rosa al Casato Prime Donne di Montalcino e alla Fattoria del Colle nel Sud del Chianti.

A Donatella Cinelli Colombini il Premio Internazionale Vinitaly

La paladina del turismo del vino in Italia è la vincitrice del Premio Internazionale Vinitaly 2012 per il suo  impegno e contributo alla promozione del vino 

Istituito nel 1996, il premio viene assegnato ogni anno a personalità o ad istituzioni italiane e estere che si siano particolarmente

turismo del vino, Premio Internazionale Vinitaly, Veronafiere, Donatella Cinelli Colombini, Brunello di Montalcino, Casato Prime Donne, Montalcino, Fattoria del Colle, trekkin urbano

turismo del vino, Premio Internazionale Vinitaly, Veronafiere, Donatella Cinelli Colombini, Brunello di Montalcino, Casato Prime Donne, Montalcino, Fattoria del Colle, trekkin urbano

distinte nel mondo del vino. La consegna avviene durante il Gala di Vinitaly nel bellissimo Palazzo della Ragione dalle mani del Presidente Ettore Riello e del Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani.

Un Premio all’insegna della femminilità in enologia, quello 2012, che nella motivazione mette in rilievo il contributo di Donatella Cinelli Colombini in favore delle donne e del turismo del vino, settori in cui ha svolto ruoli di primo piano. In passato i vincitori sono stati i personaggi più prestigiosi dell’enologia mondiale da  Corinne Mentzelopoulos amministratrice di Chateaux Margaux a Robert Mondavi  e Pablo Alvarez  titolare della Vega-Sicilia, oppure giornalisti del calibro di Marvin Shanken direttore del “Wine Specator” e istituti come i Master of Wine.  << Si tratta del gotha del vino mondiale ed è dunque un grande privilegio e un grande onore per me essere insignita del premio Vinitaly >> ha detto Donatella Cinelli Colombini.

Lei discende da una famiglia di produttori storici di Brunello di Montalcino e nel 1998 ha creato la sua azienda composta dal Casato Prime Donne a Montalcino e dalla Fattoria del Colle nel Sud del Chianti. Sono queste le prime cantine italiane con un organico interamente femminile, una bandiera per l’enologia in rosa che trova qui una eccellente concretizzazione. Ad esse si lega anche un premio destinato a promuovere il territorio del Brunello e soprattutto le donne come nuovi protagonisti della società e del lavoro.

Montalcino. Stop al mordi e fuggi

Basta col turismo che consuma parecchio e lascia poco: Montalcino può essere il primo distretto enoturistico innovativo, sostenibile, social e persino sofisticato

Montalcino-centroStorico

Montalcino-centroStorico

Il turismo inquina, non solo con i tubi di scappamento di auto e bus, inquina perché distrugge l’anima vera dei luoghi; dove c’era la merceria per i residenti apre il negozio dei souvenir, i piatti si riempiono di ricette tipiche mai mangiate prima, i mobili dell’osteria vengono sostituiti da sedie e tavoli di design uguali a quelli di Capri e Cortina. Pian piano i residenti si sentono attori su un palcoscenico che rappresenta il loro paese. Non per altro nel marketing turistico i residenti si chiamano “consumati” per distinguerli dai “consumatori”  che vengono a vederli.

E quel ch’è peggio il turismo va giù a picco. Infatti le destinazioni turistiche, come qualunque altro prodotto, hanno un ciclo di vita. E’ diviso in 4 fasi; l’esordio è tutto rose e fiori con i turisti accolti come amici. Poi i primi contrasti per i disagi creati dai turisti che si appropriano di parcheggi, spazi e servizi creati per i residenti. Arriva la fase della “colonizzazione” – il momento che sta attualmente vivendo Montalcino – e se questa non si arresta c’è poi il declino: il luogo è famoso  ed attrae un turismo di massa con grandi numeri e piccola spesa.

Sua altezza il principe di Montalcino 2010

Ecco il Rosso di Montalcino 2010 di Donatella Cinelli Colombini. Cinque stelle (il massimo) ma ne meritava sette, come i nuovi alberghi extralusso

RossoDiMontalcino2010-DonatellaCinelliColombini

RossoDiMontalcino2010-DonatellaCinelliColombini

La vendemmia perfetta, quella che ogni produttore sogna. Una vendemmia facile per giunta: terreno ben idratato, sole al momento giusto e un’ultima fase vegetativa caratterizzata da una maturazione accelerata. La chioma è “invecchiata” precocemente per cui avevamo viti non completamente invaiate (cambiamento di colore dal verde al blu dei grappoli) con foglie già autunnali. E’ qualcosa di molto positivo ma anche molto raro. L’accelerazione dei processi biologici è avvenuta infatti sia nelle foglie che nelle bucce degli acini. Questo ha permesso la produzione di vini ricchi di polifenoli e tannini polimerizzati. In altre parole vini con quell’effetto di pienezza, potenza e morbidezza che sono i caratteri distintivi dei grandi vini rossi. L’uva di Sangiovese 2010 di Montalcino ha dato meravigliosi vini giovani e grandi rossi destinati a vivere per cento anni, una magia questa, che solo la terra del Brunello riesce a fare!

Tipologia: rosso secco. Zona di produzione: Toscana, Montalcino, Casato Prime Donne

Caratteri dell’annata: A marzo c’è stata una grandissima nevicata che ha idratato il terreno, anche la primavera è stata “bagnata”, di maggio i giorni di pioggia sono stati  22. Il terreno ricco di umidità ha consentito alle viti di sopportare un luglio da altoforno. L’invaiatura è avvenuta ad agosto lentamente, poi il ciclo vegetativo si è compresso portando a maturazione l’uva poco dopo la metà di settembre.

2011 una vendemmia che stupisce! Sanchimento e Rosa di tetto

Vendemmia controversa e stupefacente il 2011, con vertici di qualità e abissi di delusione: dalla Fattoria del Colle arrivano il Sanchimento e Rosa di Tetto

Sanchimento IGT 2011- Rosa di tetto IGT 2011

Sanchimento IGT 2011- Rosa di tetto IGT 2011

E’ la vendemmia dei record: l’agosto più caldo, l’uva più scarsa, la raccolta più anticipata…. Oltre a questo una nuova geografia della qualità con le zone usualmente più performanti in grande difficoltà e i terreni più freschi ai vertici qualitativi. Complessivamente i vigneti della Fattoria del Colle hanno sofferto per il loro terreno calcareo e molto drenato si è inaridito ad agosto, quando il termometro era intorno ai 40°C sia di giorno che di notte. Per questo il bianco Sanchimento 2011 ha stupito tutti con la sua eccellente qualità e freschezza. E’ prodotto con l’uva di Traminer del vigneto di 20 anni di età, situato dietro la cappella della fattoria del Colle. Il terreno tendenzialmente  umido, l’esposizione a ovest e soprattutto la sensibilità dell’enotecnica Barbara Magnani hanno ottenuto un vino bianco ricco e fine nei profumi. Elegante, fresco, sapido, ben bilanciato e persistente in bocca.

Solo 2.000 bottiglie quasi interamente destinate al consumo in fattoria.

Il rosato è il vino di moda, oggi tutte le cantine inseriscono un rosato nel loro portafoglio, alla Fattoria del Colle viene prodotto da circa vent’anni e si distingue per il colore buccia di cipolla e il gusto morbido ma intenso.  “Rosa di tetto” è insomma un rosato da pasto non solo da aperitivo.

La nuova etichetta del nostro Brunello di Montalcino Riserva Docg 2006 a braccetto con le sorelle più grandi

In esclusiva per i soci del Club Donatella Cinelli Colombini le tre bottiglie in cassetta di legno che Donatella Cinelli Colombini ha scelto per il mese di marzo prima della presentazione a Vinitaly 2012.

tre annate di Brunello di Montalcino Riserva DOCG

tre annate di Brunello di Montalcino Riserva DOCG

La nuova etichetta del nostro Brunello di Montalcino Riserva Docg 2006 a braccetto con le sorelle più grandi.

La tipologia riserva è quella più congeniale al Brunello che è un vino rosso importante proprio per la sua vocazione al grande invecchiamento.
La selezione destinata a diventare Brunello riserva raggiunge l’eccellenza ed è la più adatta per essere conservata per i grandi momenti della vita: matrimoni, nascite, lauree… quei giorni felici che sono solennizzati da grandi brindisi.
Ti offriamo di mettere a confronto le tre annate dei Brunello di Montalcino Riserva DOCG 2004, 2005 e 2006.
Tre grandi annate, molto diverse tra loro e per questo molto interessante e curioso diventa il confronto.

A cena con i Rôtisseurs nella piccola Versailles di Malta

Ospiti di Joseph e Elsie Xuareb a una cena da sogno nel più bel palazzo di Malta con i Rôtisseurs di tutta Europa

Malta Palazzo Parisio - Chaine des Rotisseurs - Gala dinner for 30Th anniversary Bailliage National de Malta

Malta Palazzo Parisio - Chaine des Rotisseurs - Gala dinner for 30Th anniversary Bailliage National de Malta

La Confrérie de la Chaîne des Rôtisseurs è un’associazione internazionale fondata a Parigi riallacciandosi alla corporazione medioevale dei rosticcieri “Les Oyers” o “Goose Roasters” del 1248  da cui il nome “Rotisseurs”.  Per secoli questa confraternita ha promosso l’eccellenza culinaria finchè, nel 1793, la rivoluzione francese, la soppresse. L’associazione moderna nasce nel 1950 come un ordine mondiale di Gourmets Dégustateur. Ne fanno parte  24.000 membri di 75 nazioni, professionisti e amatori uniti dalla passione per i grandi vini e la cucina d’eccellenza.

Ogni Paese  ha un’associazione nazionale chiamata Bailliages con sottosezioni regionali. Il 17 marzo la Belliage nazionale di Malta celebra il 30 compleanno con un “Chapitre International” organizzato dal mio carissimo amico  Joseph Xuereb “Bailli Délégué”. Eccoci al  gala dinner nel Palazzo Parisio  di Naxxar la piccola Versailles di Malta, una residenza aristocratica di grande suggestione che fu anche la casa del Gran Maestro dei Cavalieri di Malta. Soffitti con stucchi dorati, parco con viali di bosso e statue, insomma quasi una reggia in miniatura per una serata in abito lungo.

Da “E’ primavera svegliatevi bambine” a “Maledetta primavera”

Le canzoni descrivono il clima? Forse si, circa la primavera danno un’idea del cambiamento avvenuto in un secolo. Ora alla Fattoria del Colle è troppo caldo

Cortile della Vecchia officina

Cortile della Vecchia officina

Maledetta primavera! Questa frase fotografia di un clima impazzito con temperature che nel mese di febbraio sono passate da -10 a + 15.

Un tempo andava di moda un’altra canzone E’ primavera, svegliatevi bambine … anche qui la fotografia è precisa ma raffigura un momento gioioso con il sole e il caldo che svegliano la natura e gli uomini. Non trasmette ansia, turbamento, disagio. Le frasi di queste due canzoni, pur in estrema sintesi, sono quindi emblematiche del passaggio da una situazione in armonia a una situazione di crisi e in effetti c’è di che preoccuparsi. Negli ultimi mesi abbiamo visto un clima “esagerato”. I temporali che diventano cascate d’acque capaci di travolgere interi paesi, le nevicate in collina non hanno precedenti nella storia ( nella strada della fattoria del Colle era alta un metro e mezzo), il settembre scorso è stato il più caldo in 200 anni…. E ora una primavera troppo calda e troppo anticipata che spinge le piante a germogliare esponendole alle gelate primaverili.

Ma!!!!!! Intanto qui all’agriturismo della Fattoria del Colle piantiamo i fiori nei vasi e cominciamo a togliere i rami rotti dalla neve.

Marzia Morganti Tempestini e il Ministro Mario Catania

Elegante, calmo, autorevole il Ministro Catania ci piace sempre di più. Finalmente darà  nuove regole alle etichette in modo che rivelino l’origine dei prodotti

Marzia-Morganti-Tempestini

Marzia-Morganti-Tempestini

Visto per voi da Marzia Morganti Tempestini

Di recente, ho avuto modo di seguire un paio di conferenze stampa del Ministro Mario Catania. Mi sono sentita rassicurata da questo distinto signore, sempre impeccabile, misurato, competentissimo di agricoltura. Non ha il piglio comunicativo di Luca Zaia, ma di certo non fa rimpiangere  il Ministro Giancarlo Galan, più adatto ai beni culturali e soprattutto il Ministro Saverio Romano.  Rivaleggia per sobria leganza con Paolo De Castro e, come  Walter Luchetti grande amico di Donatella Cinelli Colombini, si è fatto le ossa difendendo l’agricoltura italiana nelle difficili trattative comunitarie. Non è un politico. L’unico neo è il nome del dicastero MIPAAF. Ma che orribile sigla per un Ministero dal nome chilometrico “Ministero delle politiche agricole, ambientale e forestali”.

Cenerentola cresce: la sorellina diventa principessa

Donatella Cinelli Colombini vi presenta l’annata 2008 del vino principale della Fattoria del Colle, la Doc Orcia Cenerentola, una nuova principessa in rosso

Cenerentola Doc Orcia -Donatella Cinelli Colombini

Cenerentola Doc Orcia -Donatella Cinelli Colombini

Un grande vino rosso da bere subito o da conservare per anni. Cenerentola Doc Orcia è ormai la principessa sognata da Donatella Cinelli Colombini quando, nel 2001, ha deciso di produrre un vino resuscitando l’antico vitigno toscano Foglia Tonda abbandonato da quasi un secolo. Un sogno che ha richiesto oltre dieci anni di lavoro per capire questa vite tendenzialmente troppo produttiva e trasformarla nella compagna ideale per il Sangiovese. Lui elegante e austero, lei “piaciona”. Dieci anni di lavoro in cantina per individuare la botte e il legno più adatti e per capire la durata della maturazione. Alla fine eccola, Cenerentola, sontuosa elegante, moderna e toscana.

Tipologia: rosso secco.

Zona di produzione: Toscana, Trequanda, vigneti della fattoria del Colle.

Caratteri dell’annata: primavera molto piovosa che ha idratato il terreno consentendo alle viti di sopportare il forte caldo estivo senza grossi problemi. I tralci usati in funzione ombreggiante e il diradamento dei grappoli hanno agevolato la maturazione completa e regolare dell’uva

Uvaggio: 65% Sangiovese  (Brunello), 35 % Foglia tonda

Marzo mese di consuntivi: 2011 di grandi successi e magri bilanci

6 vini con un rating superiore ai 90 punti  sul “Wine Spectator” nell 2011,  è qualcosa di eccezionale, quasi incredibile in una piccola cantina come la nostra

di Donatella Cinelli Colombini

Punteggi Wine Spectator vini DonatellaCinelliColombini

Punteggi Wine Spectator vini DonatellaCinelliColombini

Qualcosa di cui siamo orgogliosi e che premia l’enorme lavoro di reimpianto dei vigneti fatto dal 1998 ad oggi. Un lavoro che lo staff tutto femminile della cantina ha saputo usare al meglio. Anche “l’effetto Lavigne”  nella convinta valorizzazione delle specificità locali sta iniziando a dare i suoi frutti.

Insomma  un risultato straordinario che ha avuto un effetto immediato sui mercati stranieri.  Nel 2011 la cantina ha chiuso l’anno con un progresso nel fatturato del 5,4% interamente merito dei mercati esteri che hanno segnato un +44% capace di colmare le perdite del mercato italiano. Il Brunello ha letteralmente volato con un +19% da mettere in relazione con l’ottima qualità dei vini, la vendemmia 5 stelle e gli ottimi punteggi della stampa estera più autorevole: Wine Spectator e Wine Advocate.

Giovani e alcol: dalla ricerca della felicità all’abuso

 “Alcol e giovani” a cura di Augusto Marinelli (Franco Angeli pp. 172 € 23)  utilissimo per capire i giovani e non solo i loro eccessi

Alcol e giovani

Alcol e giovani

Ho conosciuto Augusto Marinelli vent’anni fa.  Augusto era Assessore all’agricoltura alla Provincia di Firenze ed io il Presidente del Movimento del turismo del vino. Lui – napoletano e professore universitario- portava nella politica toscana il coraggio per nuove sfide e insieme facemmo nascere alla Rufina la prima Strada del vino di nuova generazione cioè costruita per le cantine aperte al pubblico. Poi lui diventò Magnifico Rettore dell’Università di Firenze e io Assessore al comune di Siena. Non siamo più riusciti a collaborare benché ci leghi una simpatia e una stima reciproche. Augusto mi ha persino conferito il Salomone d’Oro in occasione degli 80 anni dell’ateneo fiorentino.

Veniamo al libro “Alcol e giovani”. E’ forse il più interessante e stimolante studio pubblicato sull’argomento. Nella

Augusto Marinelli

Augusto Marinelli

prefazione Augusto Marinelli riassume le dimensioni del problema anticipando l’analisi pubblicata alla fine e condotta su un campione di 200 persone.

Decessi e patologie collegabili all’abuso d’alcol hanno un costo stimabile nel 3,5% del pil nazionale. Una cifra enorme che mette la prevenzione al primo posto fra gli obiettivi della salvaguardia della salute. A questo si aggiungono le lacrime e le sofferenze di troppa gente.

Leggendo vengono fuori le cause e le dinamiche del problema con chiarezza agghiacciante. Un disagio giovanile diffuso e innescato dalla ricerca del benessere individuale che induce comportamenti di consumo sbagliati e spesso collegati al bisogno di condividere e di integrarsi nel gruppo.

Violante Gardini Cinellicolombini Jr e i wine lovers inglesi

Due viaggi in UK per far assaggiare i vini di mia madre Donatella Cinelli Colombini e per conoscere altri produttori di tutto il mondo

Ellis of Richmond Suppliers Group

Ellis of Richmond Suppliers Group

Di Violante Gardini

Sono appena tornata dall’Inghilterra dove ho presentato i nostri vini nell’enoteca “The wine Reserve” di Cobham, appena fuori Londra e nella  wine cellar di “bluebird” Chelsea.  Due eventi organizzati dal nostro importatore Ellis of Richmond in due spettacolari rivendite con bottiglie di tutto il mondo. Entrambe le degustazioni full booking e la seconda addirittura a pagamento. Pensare che ci sono wine lovers disposti a pagare per ascoltare le mie spiegazioni (ovviamente assaggiando il vino) mi ha riempito di orgoglio.

In entrambe le occasioni, fra i clienti, c’erano molte donne; questo conferma i dati diffusi in occasione dell’ultimo Vinexpo che

Violante Gardini of Donatella Cinelli Colombini

Violante Gardini of Donatella Cinelli Colombini

indicano, in Inghilterra, una forte crescita dei consumi femminili di vino.  I wine lovers britannici sono più giovani di quelli italiani e generalmente danarosi. L’abbigliamento e il modo di comportarsi indicano infatti persone con ruoli e frequentazioni di alto livello.

Colpisce la loro competenza sul vino e le domande sempre molto pertinenti, evidentemente non si limitano a berlo ma leggono e visitano le zone di produzione. Una cosa è certa i vini rossi invecchiati come il Brunello di Montalcino o i grandi Borgogna sono i loro favoriti.

Questo è il mio secondo viaggio in Gran Bretagna in due mesi. A febbraio il nostro importatore, Ellis of Richmond, aveva organizzato, come ogni anno, un grande evento con tutte le cantine del suo portafoglio. Nel 2012 la degustazione era al Northumberland, in una bellissima sala poco distante da Trafalgar Square, nel pieno centro di Londra. Un soffitto altissimo con cupolette dipinte e enormi lampadari in ferro battuto, finestre di otto metri … insomma proprio un luogo elegante e molto british.

A Foligno, “nel centro del mondo” a tutto Lions

Foligno, Montefalco, i musei, le cantine, la gastronomia, la tela umbra … una domenica con i Lions Club di Foligno e Montalcino La Fortezza

Per i senesi  l’Umbria è vicina ma culturalmente lontana. La frontiera che divideva il Granducato dallo Stato della Chiesa fino a

Lions Club Montalcino La Fortezza e  Foligno

Lions Club Montalcino La Fortezza e Foligno

150 anni fa è una barriera invisibile che tuttavia fa sembrare distanti anche posti relativamente vicini.

Ecco perché l’escursione a Foligno ha il sapore della scoperta, dell’avventura, del viaggio. Già questo è eccitante, poi c’è il piacere di essere accolti dagli amici del Lions Club con in testa Salvatore Zaiti e di passare una giornata ricchissima di esperienze.

Il centro storico di Foligno sorprende tutti. Non per “lo centru du mundu” l’incrocio che è al centro della città, che è al centro dell’Umbria, che è al centro d’Italia e quindi del globo. Foligno ci fa camminare nel medioevo e che medioevo! La cattedrale con gli splendidi portali ed i rosoni che sembrano merletti, Palazzo Trinci con le sale affrescate da Gentile da Fabriano che fanno rivivere la vita cortese dei ricchi e colti mercanti folignati. Dopo un po’ anche noi ci sentiamo dame e cavalieri quattrocenteschi.

Sorprese al museo del tartufo, vecchi amici e sculture luminose

Il territorio del Tartufo bianco delle Crete senesi ha il suo cuore nel museo  di San Giovanni d’Asso. Ora è il momento del tartufo marzuolo

Il museo è in un elegante castello del XII – XIV secolo in mattoni e bifore gotiche a cui si accede da un viale di lecci.

San Giovanni d'Asso - Museo tarufo - candelieri di Stefano Benassi

San Giovanni d'Asso - Museo tarufo - candelieri di Stefano Benassi

Entrando si sente il brivido da “principe azzurro” perché sembra di vivere una favola. Siamo a 10 km dalla Fattoria del Colle talmente vicino da poterci andare a piedi.

Ci vado ieri, in occasione della festa del Tartufo marzuolo. Per la verità a me piace il mitico tartufo bianco ma  per gustarlo bisogna aspettare novembre.

Nell’ingresso del castello ho delle piacevoli incontri: Bruno Bruchi eccellente gastronomo e superbo fotografo – ha lavorato per Kalvin Klein e per Mercedes -. Per le scale del castello trovo Annamaria Guiducci storica d’arte, coordinatrice della Pinacoteca di Siena e suo marito Gianfranco Molteni antropologo direttore del Museo della Mezzadria di Buonconvento.  Sono reduci dalla degustazione del cioccolato col tartufo – un binomio intrigante. Questa campagna toscana solitaria non è poi così solitaria!