
Eventi in cantina per i turisti 2° parte
Seconda parte delle “istruzioni pratiche” da usare per organizzare eventi in cantina capaci di qualificare e accrescere i visitatori

Eventi in cantina, Festival Franciacorta
Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello
INSIEME E’ MEGLIO
Quando le risorse sono poche meglio unire le forze come hanno fatto le cantine della Franciacorta sostenendo la passerella dorata sul lago d’Iseo dell’artista visionario Christo. Un successo di pubblico senza precedenti ma anche un business da 3 milioni di Euro al giorno che ha valorizzato in modo enorme la zona e i suoi prodotti con le bollicine di Franciacorta in posizione privilegiata.
Quindi partecipare alle iniziative collettive è sempre positivo, specialmente quando tali eventi hanno un carattere diffuso e si svolgono nelle cantine secondo un programma condiviso come avviene per la giornata “Cantine aperte“. Anche in

Eventi in cantina, Marsala, Cantine aperte
Franciacorta è successo lo stesso, le grandi aziende hanno organizzato cene con chef stellati, serate con personaggi della cultura e l’inaugurazione della passerella di Christo ha coinciso con il festival della denominazione.
Qualche volta i produttori di vino reagiscono da individualisti cercando di accaparrarsi giornalisti e parlando male dei vicini. Non c’è tattica più sbagliata, è invece la squadra che vince e questo avviene quando tutti esprimono al meglio la loro diversità in un clima di lealtà reciproca.In un’epoca in cui le destinazioni enoturistiche mettono in campo cifre enormi per accrescere la propria capacità attrattiva le piccole cantine risultano invisibili se non uniscono le forze facendo “massa critica” . Chi pretende di andare avanti da solo

Eventi in cantina – Arcobaleno estate, Doc Orcia punto panoramico
non è più forte, è invisibile!
Per la scelta di strategie e temi vale quanto detto sopra cioè la necessità di legare gli eventi ai propri valori che sono poi i veri punti di forza del vino italiano: il paesaggio, la storia, la cultura, la naturalezza, le tradizioni, la gastronomia, la personalità dei produttori. Ecco che lavorando insieme su questi temi possono scaturire opportunità e visibilità per tutti. Nella Doc Orcia, denominazione nata nel 2000 fra i territori dei vini Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano, la straordinaria armonia del paesaggio è stata messa in evidenza con la frase “Orcia il vino più bello del mondo” e con la creazione di punti panoramici in prossimità delle cantine che si trasformano in “cantine con vista”. Piccole proposte che messe tutte insieme creano una particolarità gradita a chi ama i vini da scoprire provenienti da piccole aziende dove tutto è ancora manuale. Un pubblico in crescita soprattutto fra i millennials cioè i giovani. Per valorizzare i “belvedere” delle cantine l’Orcia Doc vi organizza eventi diffusi come Arcobaleno Estate in collaborazione con la Regione Toscana e il quotidiano la Nazione così come la visita dei giornalisti durante l’Orcia Wine Festival.
Va considerato che gli enti pubblici italiani hanno regole molto strette sul

Cantine aperte
finanziamento o la sponsorizzazione delle iniziative private e consortili mentre i privati o le banche, disposti ad investire, sono sempre più rari. Questo accresce enormemente le difficoltà degli organizzatori di eventi e spesso costringe a cambiare le regole del gioco: sono il comune o la Regione in capofila a cui il consorzio o le cantine si associano nella realizzazione degli eventi. Non è una posizione comodissima per i produttori ma quando c’è un dialogo costruttivo i risultati sono buoni.
REPETITA IUVANT
Insistere sullo stesso messaggio proponendolo ogni volta in modo leggermente diverso perché non appaia vecchio e si sgonfi di interesse, serve a imprimerlo nella memoria dei wine lovers. Per le piccole cantine è difficile uscire dal coro e possono riuscirci solo se il loro punto di forza, quello che le rende uniche al di la della qualità del vino, è ben radicato nella mente del proprio target e della gente del posto.
Per riuscirci servono molto tempo o molti soldi. Consiglio il primo sistema che è più sicuro e meno effimero. Ripetere periodicamente l’iniziativa serve a caratterizzare la propria identità. Penso alla vendemmia notturna di Donnafugata che ogni anno

Eventi in cantina, Donnafugata, vendemmia notturna
richiama l’attenzione di tutta la stampa enoica sulla cantina siciliana oltre a un gran numero di appassionati per i quali, vedere una simile raccolta, assume l’aspetto di un rito quasi magico. L’operazione di vendemmiare di notte manifesta una grande attenzione alla qualità dell’uva e la ricerca di una compatibilità ambientale propria in una terra mediterranea. E’ insomma lo specchio della filosofia e dello stile della famiglia Rallo.
Non sempre purtroppo è possibile mantenere a lungo una sorta di “esclusiva” sugli eventi perché gli imitatori sono sempre in agguato. Per questo è meglio rifiutare le approssimazioni e partire con proposte ben studiate fino dal primo anno in modo da posizionare alta l’assicella e ostacolare i followers.
Continua, prossimamente altre notizie sugli eventi in cantina