NCC noleggio con conducente e winery tours

COME TORNO A CASA QUANDO BEVO?

NCC noleggio con conducente e winery tours

GUERRA FRA TASSISTI E NCC PER I WINERY TOURS CHE PORTANO I TURISTI NELLE CANTINE TOSCANE. MA COME CONCILIARE GUIDA E ASSAGGI SE NON CON TAXI O AUTO CON CONDUCENTE?

taxi NCC e winery tours in Toscana

taxi NCC e winery tours in Toscana

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

E’ un problema che riguarda i turisti ma anche tutti quelli che vanno a cena con gli amici e devono scegliere fra l’assaggio di bottiglie strepitose e salvarsi dall’alcol test
Mi ricordo che a Zhuhai, in Cina, i ricchissimi invitati alle cene del nostro importatore all’uscita del ristorante erano attesi da autisti in scooter che piegavano il loro veicolo, lo riponevano nel bagagliaio di Bentley e Rolls-Royce, quindi si mettevano alla guida per riportare a casa i proprietari. I cinesi trovavano normalissima questa pratica e io mi sono chiesta se fosse un vezzo delle upper class per manifestare il lusso oppure nascesse dai maggiori controlli della polizia nella zona del gioco d’azzardo.
Resta il fatto che concedersi qualche assaggio in più è un serio problema e chi è in vacanza nelle zone dei grandi vini italiani difficilmente resiste alla tentazione di degustare una compilation di bottiglie che, nel proprio Paese d’origine, costerebbe una fortuna. La soluzione è di avere un compagno di viaggio astemio oppure un autista e da qui scaturisce un nuovo problema. Anzi un vero e proprio scontro fra taxi e NCC – Noleggio con conducente.
La questione viene raccontata da Gamberorosso Today e a prima vista sembra quasi comica ma in realtà è la nuova battaglia dell’annoso scontro fra le due categorie.

GUERRA FRA TAXI E NCC PER I WINERY TOURS IN TOSCANA

Tutto parte da Livorno e dal cartello “In giro in minivan per i vigneti toscani” esposto al porto nel giorno in cui la Corte Costituzionale ha vietato il rilascio di nuove autorizzazioni NCC prima che sia operativo il registro nazionale delle imprese titolari di licenza taxi e di autorizzazione NCC.

Azione Ncc associazione dei noleggi con conducente ha quindi emesso una nota in cui si contesta <<l’utilizzo di tanti taxi per viaggi che niente hanno a che fare con il servizio pubblico che dovrebbero garantire nelle città>> con il risultato di creare un disservizio che danneggia il turismo. <<Non c’è da stupirsi che molte persone, a Livorno come a Firenze, non riescano ad usufruire del servizio taxi perché le vetture sono impegnate in Grand Tour della Toscana>>.
Sempre Azione Ncc segnala l’esistenza di <<pubblicità non più occulta>> e precisa <<online si moltiplicano le offerte di escursioni turistiche nelle principali città della regione, e sulla strada vengono messi cartelli promozionali dall’inglese incerto>>. Sottolinea inoltre l’esistenza di leggi che << vietano questo genere di lavoro da parte dei tassisti>>.
Forse tutto si origina dall’enorme aumento delle tariffe degli NCC per cui portare un cliente all’aeroporto di Firenze dal mio agriturismo Fattoria del Colle, che dista poco più di un’ora di viaggio, costa 250€, mentre il viaggio a Roma 400€ e parliamo di due ore e mezzo di viaggio. Cifre che fanno venire l’acquolina in bocca anche ai tassisti.

QUANDO LA CONCORRENZA FRA CATEGORIE SFOCIA IN NUOVE LEGGI

Tuttavia la replica di Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi minimizza il problema << se un tassista, nella regolarità del tassametro, fa un giro per il Chianti con un cliente una volta ogni dieci anni, può esser contento>> e collega le proteste degli NCC a un momento difficile per tutti <<anche ieri alle 17 avevamo sette taxi in attesa al posteggio taxi di via il Prato a Firenze. Si capisce cosa ciò voglia dire visto che siamo a luglio?>>. A suo avviso il nervosismo degli autisti delle auto a noleggio è da collegarsi ai decreti con cui il Governo vorrebbe regolare la loro attività mediante un registro elettronico nazionale e un principio di territorialità per cui le auto Ncc dovrebbero partire dalla loro rimessa e non sostare nelle grandi città. Norme che, mi dicono, sono sollecitate dai tassisti per contrastare gli NCC.
Con tutta franchezza la mania regolatoria italiana suscitata dalla concorrenza fra le categorie è un danno per tutti. Aumenta la burocrazia, ostacola lo sviluppo economico del Paese e la vita dei cittadini. In Italia vi sono circa 160 mila norme, di cui poco più di 71 mila approvate a livello nazionale e 89 mila dalle Regioni e dagli Enti locali.
Un groviglio legislativo che è 10 volte superiore al numero complessivo – 15.500 – di leggi presenti in Francia (7.000), in Germania (5.500) e nel Regno Unito (3.000).
Anche la guerra fra tassisti e NCC ha la stessa dinamica e i risultati sono disastrosi. Qualche mese fa ho aspettato un taxi due ore a Roma e in albergo mi hanno detto di avere grossissimi problemi per far viaggiare i loro clienti. Nessuno, neanche i tassisti si avvantaggiano di questa situazione.

PERCHE’ TROPPA BUROCRAZIA E TROPPE LEGGI FANNO ALZARE I PREZZI E SCAPPARE I MIGLIORI TURISTI

Se i winery tours sono un ottimo business per gli NCC e qualche tassista offre lo stesso servizio che c’è di male. Andranno avanti quelli che sanno l’inglese e conoscono i vini, sanno vendere i propri servizi online e conoscono le cantine al punto da organizzare il viaggio, anche estemporaneamente, in base alle esigenze del cliente. Molti drivers NCC lo sanno fare e anche molto bene.
A me sembra che la follia regolatoria italiana, suscitata da chi vuole ostacolare i concorrenti, porti a risultati disastrosi. La guerra fra tassisti e NCC spingerà il turismo migliore a non tornare in Italia e preferire Paesi dove i servizi di trasporto non creano problemi e hanno prezzi abbordabili. Vogliamo questo?