COSA BEVONO I GIOVANI WINE LOVERS NEL MONDO?
Grandi cambiamenti nei consumi di vino. Emanuele Fiorio ci fa scoprire i giovani wine lovers USA e Agivi dimostra che le tendenze sono più o meno le stesse ovunque

i giovani consumatori di vino in USA e in Italia e le nuove tendenze
Di Donatella Cinelli Colombini
<<Nel 2022 il consumo di vino negli USA è diminuito ma i consumatori sono nettamente cresciuti>> un’affermazione che parte dai dati IWSR e si riferisce a una platea di consumatori cresciuta di 14 milioni nel solo anno 2022 a fronte di un calo del 2% dei consumi. Numeri che richiedono un approfondimento e, con l’aiuto di Emanuele Fiorio, su Wine Meridian, rivelano dei retroscena davvero interessanti.
I CONSUMATORI GIOVANI USA BEVENO MENO MA MEGLIO
Il mercato USA del vino è per il 45% composto da giovani. Anche se, per ora, sono in minoranza, essi sono il futuro. Inoltre questi wine lovers vanno tenuti d’occhio anche per un altro motivo: molto spesso, anticipano tendenze mondiali. Questo vale nella musica come nell’abbigliamento e, per quanto riguarda il vino hanno due drive nella loro mente: moderazione e premiumisation. Cioè bere meno ma meglio. Concetti che si collegano alla crescita dei consumi delle bevande no alcol o low alcol ma anche a una complessiva tendenza salutista. La riduzione dei volumi consente di puntare su bottiglie premium o prestige che infatti hanno avuto performance commerciali buone e ottime.
LE PRINCIPALI TENDENZE DEI GIOVANI WINE LOVERS USA
I giovani consumatori USA, secondo i dati IWSR sono diversi dalle precedenti generazioni ed hanno 4 caratteristiche principali:
- Sono esploratori. Conoscono poco i “soliti noti” e preferiscono scoprire magari cercando le cantine che condividono i loro stessi valori.
- Amano i vini no-low alcool.
- Sono smart, continuamente connessi e in movimento. Sono aperti a formati non convenzionali, come la lattina o la busta.
- Vivono il consumo come esperienza che li arricchisce di informazioni e li diverte, per cui deve essere diversa e stimolante
Per concludere, è chiaro che i consumatori giovani post covid, creano nuove opportunità e minacce. Opportunità per le cantine emergenti intenzionate a farsi largo sul mercato e minacce per chi ha una fama consolidata e potrebbe vederla svanire con l’avanzare di una generazione concentrata sul “qui e ora”.
I GIOVANI CONSUMATORI VISTI DALL’ITALIA SONO SOCIAL, AMANO LE ESPERIENZE, LA NATURA E L’ETICA
Confrontando i dati IWSR con quelli presentati da AGIVI nel corso dell’ultima edizione di Wine2wine vediamo che c’è una grande corrispondenza. Circostanza che potrebbe far pensare a un’evoluzione mondiale dei comportamenti di acquisto e di consumo del vino.
I consumatori “under 25”, fotografati dai Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani AGIVI presieduti da Violate Gardini CinelliColombini, chiedono <<l’offerta di un’experience integrata e le visite in cantina sono al primo posto (49%) tra le strategie da affiancare a quella digitale, seguite dalla necessità di offrire un contatto personale, vis à vis (27%) e dall’utilizzo di forme di comunicazione e di intrattenimento efficaci (14%)>>.
Quindi anche da questa indagine esce il profilo di un consumatore giovane molto social, in constante overflow informativo e desideroso di esperienze con il vino <<che pretende autenticità e attenzione, ma che si dimostra anche molto preoccupata e coinvolta in questioni sociali …. riscontrano un buono (59%) o elevato (8%) grado di interesse per le tematiche green, che incidono molto (61%) o moltissimo (15%) sull’acquisto >>.