Dry January sempre più cool ma fa davvero bene?
Fra le tecniche per limitare il consumo degli alcolici il dry January ha fatto breccia soprattutto nella Z generation ma si sta diffondendo ovunque

Dry January un mese senz’alcol
di Donatella Cinelli Colombini
Il Dry January è una specie di Quaresima in anticipo ma con lo stesso scopo rigenerante dopo un periodo di stravizi come quello delle vacanze di Natale e Capodanno. Consiste nell’evitare ogni sorta di alcolici per tutto il mese di gennaio.
DRY JANUARY IN UK E IN USA
I miei amici della city di Londra mi hanno raccontato che nel mondo della finanza il Dry January è molto praticato. Nel Regno Unito, infatti, dal 2013 l’Alcohol Change UK conduce grandi campagne per promuoverlo e aiuta i partecipanti con un’azione di coaching mediante un’app gratuita. Dentro non ci sono solo suggerimenti ma persino il calcolo delle calorie e dei soldi risparmiati nel mese senza alcol.
Il sondaggio Morning Consult condotto dal 4 al 5 gennaio 2021 con 2.200 adulti statunitensi ha rilevato che il 13% degli intervistati americani stava partecipando a Dry January.
DRY JANUARY IN FRANCIA
Anche fra i giovani francesi <<lo fanno in tanti>> come ha provato il sondaggio Ifop (Institut Français d’Opinion Publique) su 985 soggetti. Il 27% dei francesi intende ridurre il consumo di vino, birra e alcolici a gennaio, con il 7% che si cimenta nel Dry January per la prima volta, percentuale che sale al 18% tra i 18-24enni.
Mantenersi sobri usando le bevande senz’alcol rende le cose più semplici e il 19% degli intervistati ha bevuto vino dealcolato almeno una volta nel 2022.
Resta da capire se questa astinenza faccia davvero bene.
EFFETTI DEL DRY JANUARY SULLA SALUTE: I CONTRARI
A questa domanda tenta di rispondere il dottor Preethi Daniel della London Doctors Clinic che ha condotto specifiche indagini. Se il passaggio è dalla dipendenza all’astinenza da alcol possono manifestarsi una leggera disidratazione e insonnia, irrequietezza, tremori, nausea e ansia. Ma si tratta di disturbi piccoli rispetto al rapporto patologico con l’alcol.
Il fegato potrebbe avere ottimi benefici soprattutto se l’astinenza arriva a sei settimane. Opinione questa messa in dubbio dal dottor Michael Apstein secondo il quale dosi moderate di alcolici vengono tranquillamente metabolizzate dal fegato se assunte regolarmente e non occasionalmente. In questo senso chi fa un mese di astinenza e poi beve più delle dosi consigliate ottiene effetti addirittura peggiori. In altre parole <<poco è meglio di niente>> soprattutto se il calice accompagna il pasto e si associa a uno stile di vita sano.
EFFETTI DEL DRY JANUARY SULLA SALUTE: I FAVOREVOLI
Molti esperti concordano sui benefici del Dry January e tra loro c’è Kim Fromme, professore di Psicologia Clinica all’Università del Texas, che spiega come il mese senza alcolici serva a far riposare il fegato ma anche a verificare il proprio rapporto con gli alcolici. In USA ci sono 15 milioni di alcolizzati e fra loro un numero crescente di donne.
Civiltà del Bere riporta l’opinione dell’economista del vino Mike Veseth che prevede tempi bui per chi produce vino, birra e superalcolici <<I guru del marketing della birra Heineken, per fare un solo esempio, non hanno investito a caso sulla nuova Heineken 0.0>>. Un’opinione che dovrebbe far riflettere soprattutto chi, come me, possiede cantine e vigneti.