ENOTURISMO PER CONQUISTARE I CONSUMATORI USA UNDER 50
I GIOVANI CONSUMATORI DI VINO AMANO PIÙ LA CONVIVIALITÀ DEL LUSSO, IN CANTINA CERCANO SVAGO PIÙ CHE CULTURA. I MILLENNIALS COMPRANO BOTTIGLIE PIÙ CARE DELLA GENX
di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination
WineGlass Marketing, un’importante agenzia statunitense-canadese di marketing del vino, ha cercato di delineare una strategia per uscire dall’attuale congiuntura sfavorevole innescata dalle campagne anti alcol.
Come sempre, il primo passo è stato un’indagine. Sono stati somministrati questionari a 1.613 consumatori abituali statunitensi: 842 della GenX e 771 Millennials.
QUANDO, COME, COSA E PERCHE’ BEVONO VINO GLI UNDER 50 STATUNITENSI
Le domande erano su 5 argomenti: abitudini di consumo, preferenze di scelta, abitudini di acquisto, opinione su cantine e wine club, infine le sensazioni legate al mondo del vino.
Sorprendentemente, la frequenza di consumo di vino è risultata più alta fra i Millennials americani che nella GenX. Il 18% dei Millennials beve vino una volta al giorno mentre la GenX fa un consumo più saltuario. In base alle risposte il consumo è stabile, come un anno fa, ma il 35% dei Millennials e il 22% di GenX bene più vino di prima.
SONO I MILLENNIALS A BERE VINI PIU’ COSTOSI E A BERLI PIU’ SPESSO
Il vino è nettamente il preferito e colpiscono le motivazioni di questa scelta: piace il sapore, ma affascina l’artigianalità della sua esecuzione, l’assaggio come esperienza culturale, spesso in abbinamento con cibo. Secondo WineGlass c’è più interesse per il consumo conviviale e gioioso che per un’esperienza del lusso.
Il consumo è prevalentemente domestico (67%) ma l’associazione fra il calice di vino e la socialità è fortissimo: concerti, a teatro e persino discoteca. Il costo medio di una bottiglia di vino è di 20- 25 Dollari ma sono i Millennials a spendere disinvoltamente fino a 69$.
ENOTURISMO COME MOMENTO DI CONVIVIALITA’ E PIACERE
Un’altra sorpresa arriva dall’enoturismo. Il 25% dei consumatori abituali non ha mai visitato una cantina. Su questo punto serve una riflessione. L’esperienza enoturistica che desidera chi ma meno di 50 anni è diversa da quella delle generazioni precedenti << La GenX e i Millennials non hanno bisogno di vedere dove è fatto un divano per acquistarlo su Amazon. Sono generazioni il cui comportamento è stato plasmato da Internet, abituate ad avere tutto quando lo desiderano. Pertanto, la capacità o la pazienza di cercare informazioni non è apprezzata, e il valore delle informazioni è più basso perché è facile ottenerle>>.
Per questo è bene evitare di far apparire le cantine come delle cattedrali del vino.
Nei luoghi di produzione enologica questi consumatori cercano un’atmosfera rilassata e divertente dove fare esperienze coinvolgenti che li portino vicino alla natura e alla cultura locale.