GLI INGREDIENTI DEL VINO
La complicata normativa sugli ingredienti del vino finalizzata a garantire i consumatori rischia invece di confonderli. L’Avvocato Marco Giuri ci aiuta a capire

Ingredienti del vino Nuove normative UE per le etichette
Di Donatella Cinelli Colombini
Quello che mi accingo a raccontarvi è un autentico garbuglio normativo che partendo dalla lodevole intenzione di garantire la salute dei consumatori rischia di creare un clima di sospetto verso il vino. La maggior parte delle persone trova normale che, in ogni preparazione alimentare, ci siano molti ingredienti ma allo stesso tempo pensa che, nel vino, debba esserci solo quello che viene dalla vite.
Per i vini di pregio, provenienti da zone altamente vocate, gli interventi in cantina sono minimi. Ma non sempre è così e le cose da considerare sono tante.
LE REGOLE EUROPEE SULLE ETICHETTE DEI VINI
Il regolamento del Parlamento e del Consiglio Europeo n. 2021/2117 del 2 dicembre 2021 sull’Organizzazione comune di mercato riguarda i contenuti delle etichette dei vini relativamente all’elenco degli ingredienti e delle dichiarazioni nutrizionali. Possono essere scritti sul contenitore del vino oppure leggibili nel telefonino attraverso un codice QR. In questo caso vanno precisati anche gli allergeni.
Detta così la norma sembra semplice ma esistono invece tantissime precisazioni che la Commissione europea ha pubblicato in forma di bozza all’inizio 2023. Per orientarci in questa materia complicata chiedo aiuto al mio amico Marco Giuri, avvocato specializzato in normative sul vino e ormai notissimo per la sua profonda conoscenza della materia.
I PROBLEMI COMPLICATI DI UNA NORMA APPARENTEMENTE SEMPLICE
I problemi sono tantissimi e cito a titolo di esempio la liqueur de tirage ou la liqueur d’expédition cioè l’aggiunta che viene fatta a Champagne e Spumanti prima della tappatura definitiva. Ogni enologo e ogni cantina ha la sua segretissima ricetta e non vuole certo scriverla dove tutti possono leggerla e copiarla. Quindi la commissione ha trovato una via di compromesso: bisogna indicare che è stata fatta l’aggiunta del liquore di tiraggio ma senza indicare cosa c’è dentro.
Se l’intento era quello di difendere i consumatori con allergie, viene da chiedersi a che serva una simile soluzione!
Tuttavia la Commissione ha tempo fino al prossimo 23 febbraio per decidere. Nel frattempo le cantine devono attenersi, per le etichette, al Regolamento 1169/2011 di cui sono già stati evidenziati alcuni problemi. Il primo dei quali è la lunghezza dell’elenco. Per esempio l’indicazione “contiene solfiti” usata fin ora, non va più bene perché bisogna specificare di quali solfiti si tratta: bisolfito di potassio o anidride solforosa.
C’è poi una questione riguardante la distinzione fra coadiuvante tecnologico e ingrediente: il primo non va messo nell’elenco perché serve a produrre il vino mentre il secondo si. Ma come si distinguono? Per questo serve un elenco.
Infine c’è il problema della tracciabilità. Anche questo sembra facile ma, in certi casi, non lo è, per esempio quando solo una parte dello stesso vino, in fase di imbottigliamento, viene addizionato con stabilizzatori o gas in base al tipo di trasporto che deve effettuare. A quel punto il lotto deve avere un codice diverso e etichetta diversa. Non ho un’esperienza diretta di procedimenti come questo, i miei sono vini di pregio in piccoli quantitativi, mentre queste problematiche riguardano le grandi cantine. Tuttavia proprio perché riguardano volumi enormi di vino hanno un’importanza maggiore in termini sociali.
LE NUOVE ETICHETTE RENDONO LE COSE PIU’ CHIARE O PIU’ CONFUSE?
Viene da chiedersi come reagirà il consumatore se queste norme lo spingeranno verso vini bio o biodinamici oppure li renderanno diffidenti verso tutti i vini.
Chiudo con una frase dell’Avvocato Marco Giuri <<è auspicabile che il progetto di Regolamento Ue in consultazione fino alla fine di febbraio possa fare chiarezza su tutti questi aspetti al fine di non appesantire ulteriormente le informazioni da fornire ai consumatori che rischiano di restare del tutto confusi piuttosto che ben informati>>.