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Identikit del consumatore italiano di vino

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Nomisma Wine Monitor ha fotografato il consumatore italiano per l’Istituto Grandi Marchi: cosa compra, come sceglie, quanto spende e dove beve

 

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Di Donatella Cinelli Colombini

Siamo un popolo con forti radici nella propria terra ma anche curiosi del nuovo, attenti alla spesa e animati dal sentimento di rispetto ambientale. Questo è in sintesi il profilo del consumatore italiano di vino che esce dalla ricerca 2022 di Wine Monitor – Nomisma per l’Istituto Grandi Marchi.

 

 

 

 

 

GLI ITALIANI AMANO I VINI DEL LORO TERRITORIO

Gli italiani prediligono il vino del loro territorio (69%), ma assaggiano volentieri quelli che non conoscono (62%), soprattutto se sono prodotti in modo sostenibile (59%) oppure da piccole cantine (57%).
Le caratteristiche che maggiormente influenzano la scelta sono la presenza di marchi Dop o Igp, la promozione, l’origine territoriale, la marca ed il prezzo basso.

 

SIAMO UN POPOLOLO MOLTO ATTENTO ALLA SPESA

Il prezzo conta moltissimo nella scelta del vino. I fine wines, cioè le bottiglie costose, vengono comprate quasi solo in promozione, mentre la tipologia più richiesta ha un cartellino fra 5 e 10€ (49%).
L’acquisto avviene soprattutto in GDO (73%), mentre solo un italiano su 10 compra online. Tuttavia, il vino risulta il regalo più usuale nel caso di un invito a pranzo o a cena.

 

IL 40% DEGLI ITALIANI AMMETTE DI SAPERE POCO DEL VINO

Fra i consumatori nostrani la cultura enologica è ancora limitata e il 40% ammette di saperne poco, ma un italiano su tre dichiara di gradire vacanze e viaggi all’insegna dell’enoturismo, oppure frequenta corsi, fiere o festival a tema vino.
Il luogo di consumo prediletto è la casa (71%) propria o quella di amici, mentre un terzo dei consumatori alza i calici soprattutto al ristorante o al wine bar.