LA LUCE GIUSTA PER ASSAGGIARE IL VINO
PER ASSAGGIARE SERVONO LUCI NATURALI O SOFFUSE CHE ATTIVANO SPECIALI CELLULE DELL’OCCHIO E INNESCANO UN’ATTITUDINE POSITIVA VERSO L’APPREZZAMENTO DEL VINO

luce naturale o soffusa per apprezzare il vino
Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination
Sapevamo da tempo che le luci colorate non facilitano la degustazione mentre l’assaggio all’aperto, soprattutto davanti a bei panorami, facilita un giudizio positivo del vino. Questo perché la degustazione assolutamente oggettiva, priva di influenze, non esiste. Seguiamo Vincenzo Russo massimo esperto di Neuromarketing del vino e docente alla IULM di Milano, nelle sue pillole di psicologia dei consumi, pubblicate in Trebicchieri settimanale economico del Gambero Rosso.
EFFETTO DEL SUONO E DELLA LUCE SULLA PERCEZIONE DEL VINO
I suoni alterano la percezione del gusto ma le luci sono altrettanto importanti. Ecco che “l’effetto Lafite” cioè la musica importante come Mozart o Chopin, spinge il consumatore ad assumere comportamenti da upper class e spendere di più, mentre le luci forti da sala operatoria hanno esattamente l’effetto opposto. <<Già nel 1969, il ricercatore Sommer aveva dimostrato che proprio questo genere di luce riduce i margini economici, poiché riduce il tempo di permanenza nel ristorante e di conseguenza anche dei consumi>>.
LUCI ABBAGLIANTI E ORMONI DELLO STRESS
Quindi la luce adatta per apprezzare un vino non deve essere troppo intensa e neppure troppo abbagliante. Ovviamente deve consentire una valutazione precisa del colore e della trasparenza del vino ma non al punto da creare stress, cioè è importante che crei un’emozione positiva. <<L’illuminazione soffusa piace, soprattutto se vi sono poi delle luci naturali o calde in grado di illuminare il luogo>>. Infatti alcuni studi hanno dimostrato l’esistenza di cellule dell’occhio chiamate ipRGCs (Intrinsically Photosensitive Retinal Ganglion Cells) particolarmente sensibili alle luci naturali e calde.
LUCI NATURALI E SOFFUSE PER IL BENESSERE CHE FAVORISCE L’APPREZZAMENTO DEL VINO
Esse influenzano positivamente l’umore e i processi positivi di memoria e apprendimento. Al contrario di quanto avviene con i neon abbaglianti. Infatti i ricercatori della Saint John Hopkins University di Baltimora, si sono accorti che la presenza di luci artificiali forti causa la produzione di ormoni dello stress e questo riduce il funzionamento cognitivo.
Per fare un esempio pratico la luce naturale o quella calda prodotta da led attivano le cellule ipRGCs e questo genera una sensazione di benessere che predispone a gustare più piacevolmente vini e cibi. Alla fine essi sembreranno più buoni.
Questa è una lezione importante per chi ha un’enoteca, una cantina o un ristorante ma anche per chi beve vino a casa e vuol goderselo nel miglior modo. A tutti dico, non fate come me che nella sala banchetti della Fattoria del Colle ho messo dei lampioni di barca in rame, belli da vedere ma certamente troppo abbaglianti.