Le cantine storiche e monumentali in Italia
Vi racconto di castelli, ville, abbazie, borghi medioevali … luoghi storici con sotto le cantine, caratteri diversi e spesso storie centenarie
Di Donatella Cinelli Colombini esperta in turismo del vino
Ci sono villaggi dove le case sono popolate da botti, sale da degustazione con affreschi rinascimentali, stanza delle torture con dentro le bottiglie …. Cito solo due aziende che sono nella storia del vino italiano e hanno utilizzato benissimo il loro potenziale storico-enologico a fini turistici: le cantine Florio a Marsala, in Sicilia e il Castello di Brolio nel Chianti Classico, in Toscana.
CANTINE FLORIO
Le cantine Florio sono poco fuori la città di Marsala, vicino al mare. Sembrano
cattedrali con tini e botti enormi in sei corridoi altissimi e lungi oltre cento metri ciascuno. La sala da degustazione ha un tavolo per 50 persone e l’enoteca per lo shopping somiglia a una boutique di alta moda. Poi c’è la storia ! Nel 1833 i Florio furono i primi italiani a entrare nel business del Marsala. Imprenditori geniali, diventarono ricchissimi, fondarono la prima compagnia di navigazione italiana e persino una corsa automobilistica, la Targa Florio.Lo sbarco dei Mille quasi davanti alle loro cantine non fu un caso e Garibaldi tornò a
Marsala per donare ai Florio il fucile e la sciabola usata per la liberazione dell’isola. Scelse anche il suo vino preferito, una tipologia dolce che da quel momento porta il suo nome. La Florio è dunque una pietra miliare della storia del vino italiano perché è il primo esempio di grande impresa italiana che si avventura per le vie del mondo con milioni di bottiglie. Oggi è di proprietà dell’Ilva Saronno che, dopo oltre un secolo di eclissi, l’ha riportata all’antico splendore. Il restauro e l’apertura al pubblico delle cantine ha segnato un grande recupero per l’immagine del Marsala e per l’intera area che si è rilanciata nel mercato turistico con maggiore slancio.
CASTELLO DI BROLIO – RICASOLI
Anche il Castello di Brolio è una pietra miliare della storia del vino italiano. E’ tutt’ora la più grande azienda del Chianti Classico con i suoi 1.200 ettari sovrastati dal castello
costruito prima dell’anno mille e poi restaurato in stile neogotico nel 1835. Si tratta della quarta azienda di vino più antica del mondo e l’attuale proprietario, Francesco Ricasoli, è il 32° Barone di Brolio.
I visitatori entrano nel parco del castello e nell’appartamento realizzato da Bettino Ricasoli – il Barone di ferro – per ospitare il Re Vittorio Emanuele II e ora trasformato in museo. Ci sono armi d’antiquariato, le onorificenze e le attrezzature usate dal Barone Bettino (1809-1880) per creare la “ricetta” del vino Chianti, la ricetta che portò al successo internazionale questo vino.
Poco distante c’è la cantina: la tinaia costruita per produrre due milioni di bottiglie con la stessa cura di una piccola produzione artigianale e poi il nuovo auditorium e la barricaia, il negozio e la sala da degustazione, dove la modernità si mescola a oggetti di grande antiquariato.
Le cantine Florio e il Castello di Brolio ricevono ciascuna circa 50.000 visitatori all’anno .