MONITO AGLI AGRICOLTORI CHE USANO PESTICIDI
GRANDI ACCUSATI IL GLIFOSATO E I FUNGICIDI. I PESTICIDI USATI NELLE VIGNE SONO IN QUANTITA’ COSI’ ALTA CHE I BAMBINI RESIDENTI VICINO RISCHIANO LA LEUCEMIA

i vigneti francesi coprono il 3,7% della superficie agricola e consumano il 20% dei fitofarmaci
Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination
I bambini che vivono vicino ad un’area vitata hanno un rischio maggiore di ammalarsi di leucemia
Ancora una volta è la Francia che coraggiosamente mette nero su bianco l’effetto dei pesticidi sulla salute umana e soprattutto su quella dei bambini. Lo studio dell’Agenzia Nazionale di Ricerca Medica e Sanitaria punta l’indice sulle grandi superfici vitate.
Nel 2015 e poi nel 2018 il canale televisivo France 2 aveva presentato accurate indagini sugli effetti dei pesticidi usati nei vigneti sulla popolazione residente e soprattutto sui bambini. Ora sono il Cress (Inserm et Université Paris Cité ) e l’Agenzia Nazionale di Ricerca Medica e Sanitaria Inserm a presentare le loro indagini sugli effetti dei pesticidi. Questa volta non ci sono più dubbi.
NON E’ LA VITE A METTERE A RISCHIO LA SALUTE MA I PRODOTTI CHIMICI USATI PER COLTIVARLA
Ovviamente non è la vite in se a creare questo rischio ma i pesticidi e soprattutto i fungicidi che vi vengono utilizzati in modo massiccio e prolungato. Infatti anche se il vigneto copre solo il 3,7% di tutta la superficie agricola francese, esso consuma il 20% di tutti gli antiparassitari usati nella nazione. Quindi chi vive vicino a grandi estensioni di vigneto coltivato in modo convenzionale assorbe quantità importanti di pesticidi. Gli antiparassitari vengono diffusi nel vigneto con atomizzatori e quindi contaminano l’aria intorno, si depositano sulla pelle delle persone, sugli oggetti usati per mangiare e nel cibo. Persino i bambini nell’utero possono assorbire i prodotti chimici respirati dalle loro mamme.
I PESTICIDI NEBULIZZATI NEI VIGNETI VENGONO RESPIRATI ASSORBITI DALLA PELLE E INGERITI COL CIBO
Come era già stato detto in precedenza, paradossalmente, chi lavora è più protetto grazie alle cabine dei trattori a tenuta stagna, le tute, i guanti, le maschere … mentre i bambini delle scuola a pochi metri dal vigneto, oppure gli abitanti delle case accanto ai filari sono molto più contaminati. Le indagini hanno riguardato la leucemia acuta che è il tipo più comune di cancro infantile in Francia con 500 nuovi casi all’anno. Sono stati analizzati 3.700 casi di leucemia acuta in pazienti sotto i 15 anni nel periodo 2006-2013 e messi in relazione con 40.000 bambini sani, per valutare la relazione fra la vicinanza ai vigneti e l’insorgenza della leucemia acuta. Lo studio ha dimostrato che i bambini abitanti nel raggio di 1 km dai vigneti hanno un maggiore rischio di ammalarsi di leucemia e se la superficie vitata aumenta del 10% anche il rischio sale della stessa percentuale.
Ancora una volta le evidenze scientifiche chiedono uno sforzo di responsabilità agli agricoltori, ai viticultori e infine ai politici perché vengano ridotti in modo drastico i fitofarmaci nei vigneti a partire dagli erbicidi perché produrre grandi vini non basta. Parafrasando Carlin Petrini il vino deve essere buono pulito e giusto