Two happy young woman tourists sitting at the table of a bar restaurant in front of the Colosseum in Rome drink and toast with a glass of italian red wine. Stylish colorful dress on a summer day at sunset

TURISMO 2023 DALL’OTTIMISMO ALLA DELUSIONE

Turismo 2023 in Italia dall'ottimismo alla delusione

2023 difficilissimo nelle vigne e nel turismo compreso il turismo in campagna: pioggia, peronospora, grandine e infine il flop del turismo italiano

Turismo 2023 in Italia dall'ottimismo alla delusione

Turismo 2023 in Italia dall’ottimismo alla delusione

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Per il turismo l’anno era iniziato con dichiarazioni ottimistiche. Le presenze 2022, almeno nella provincia di Siena, avevano superato le aspettative con + 43% sul 2021 e 1.926.000 pernottamenti appena sotto lo spettacolare 2019.

DALLE SPERANZE DI UN BOOM TURISTICO AL FLOP DEL TURISMO ITALIANO

Dichiarazioni che hanno spinto strutture ricettive, società di servizi e ristoranti ad alzare i prezzi adeguandosi all’aumento dei costi. Il risultato è stato una brusca frenata dei consumi turistici. Gli italiani, alle prese con l’aumento dei mutui e della benzina, si sono trovati il portafoglio più vuoto e hanno tagliato sulle spese per le vacanze. Gli effetti sono stati particolarmente evidenti ad agosto, mese tradizionalmente consacrato al turismo italiano. Il consueto pienone non c’è stato. I viaggiatori esteri aumentati di una percentuale stimata nel 30% non sono bastati a bilanciare il calo del turismo domestico.
E’ anche probabile che si comprimeranno ancora a causa di trasporti e della mancanza di un’offerta coordinata. I voli aerei sono più scarsi e più cari, trovare i taxi è difficilissimo e i transfer sono quasi raddoppiati di prezzo. Farsi portare dalla Toscana all’aeroporto di Roma costa 400€ e 200€ da Montalcino a Firenze.
Alla fine l’anno che doveva consacrare il ritorno alla situazione pre covid sarà invece quasi un calvario per il comparto turistico italiano. Prima le piogge e poi i record di caldo. Difficoltà enormi nel trovare personale qualificato e necessità di pagarlo molto. Clienti molto esigenti e poco disposti a spendere….

2023 ANNO DELLO STREET FOOD TIPICO

Alla fine il 2023 si rivela l’anno dello street foot, come ha scritto Roberta Garibaldi nel suo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023 parlando del cibo di strada tipico. Complice il bisogno di risparmiare, che è l’elemento caratterizzante del turismo italiano di quest’anno, assistiamo a << un maggior ricorso ai food truck, dai quali i turisti del cibo si aspettano piatti diversi dai “soliti” panini>>
<<Prodotti freschi, stagionali e a km zero sono il futuro dei mezzi mobili>> dichiara Roberta Garibaldi. Ed ecco che ai food truck che offrono hamburger, hot dog e patatine fritte si sono aggiunte tante specialità regionali <<dalla classica piadina romagnola alle olive ascolane, dalle bombette pugliesi al cous cous, dalle sfogliatelle al cuoppo, dalla mozzarella di bufala campana alle tigelle emiliane>> ma il vero sogno dei turisti italiani 2023 è il food truck stellato.

PER SALVARE LE PROSPETTIVE TURISTICHE ITALIANE SERVONO ORGANIZZAZIONE E TUTELA

C’è poi un’altra criticità sempre più evidente: l’overtourism. Per metterlo in evidenza userò i dati elaborati nell’Osservatorio Turistico della Camera di Commercio di Siena.
L’indice di densità ricettiva cioè il rapporto fra i posti letto turistici e la popolazione residente era molto oltre i livelli di guardia e capace di prefigurare un degrado turistico in veloce aumento. Una tendenza che viene definita “chiantizzazione”, indica le aree che diventano parodia di loro stesse e trova proprio al centro della Toscana una manifestazione esemplare. I dati sul carico turistico sono preoccupanti in tutto il Chianti ma la punta massima è a Radda in Chianti con un indice di 952 ogni 1000 residenti. In altre parole Radda con i suoi 1460 abitanti ha 1390 posti letto per turisti.
La criticità non riguarda solo la tendenza allo stravolgimento dell’autenticità dei luoghi ma anche un peggioramento delle condizioni di vita dei residenti e un progressivo assottigliarsi dei margini delle imprese turistiche nonostante gli enormi investimenti in ristoranti e strutture ricettive sempre più belle e costose. Esiste una sorta di regola turistica che mette due scelte in alternativa “piccoli numeri e grandi prezzi oppure grandi numeri e piccoli prezzi”. Chi aumenta molto l’offerta in rapporto alla capacità di carico turistico della zona va incontro a una remuneratività sempre più deludente. Un elemento che è già visibile nell’attuale indice di utilizzazione lorda dei posti letto che mostra la percentuale di utilizzo dell’offerta ricettiva rispetto al suo massimo potenziale. A Radda in Chianti questo valore è del 18,3 che è decisamente deludente per una wine destination dove la stagione turistica dura almeno 9 mesi.

UN BUON ESEMPIO DI UNIONE FRA TURISMO E IDENTITA’ LOCALE

Cambiare rotta non è facile ma c’è chi ci prova. A San Gimignano il Sindaco Andrea Marrucci forte del mezzo milione di presenze 2022 e del premio di “città preferita dai turisti” ottenuto, in base alle valutazioni on line, battendo 770 altre destinazioni fra cui il Garda e Venezia, sta promuovendo la nascita di una struttura ricettiva nell’ex carcere di San Domenico dove i turisti dormiranno nelle celle dei detenuti. Più identitario di così!