Vini-Lunardelli-con-l’immagine-di-Hitler

VINI ETICHETTATI CON HITLER E MUSSOLINI

Ancora una volta i vini della cantina friulana Lunardelli arrivano sui giornali di mezzo mondo per le bottiglie etichettate con l’immagine di Hitler

 

Vini-Lunardelli-con-l'immagine-di-Hitler

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di Donatella Cinelli Colombini

Non è la prima volta, la vertenza dura almeno da 25 anni, ma forse la cantina Lunardelli si è finalmente arresa e interromperà la produzione delle imbarazzanti bottiglie con le facce di Hitler, Mussolini, Stalin e Franco.

 

I VINI LUNARDELLI CON L’IMMAGINE DI HITLER, MUSSOLINI E STALIN

L’ultimo episodio è di questa estate quando la dottoressa austriaca Dagmar Millesi è entrata in un supermercato di Jesolo per comprare del vino e si è trovata davanti la serie di “etichette storiche” Lunardelli. Indignata si è rivolta alla commessa che le ha spiegato come queste bottiglie piacessero molto ai turisti tedeschi e avessero un grande successo. Le dichiarazioni della dottoressa Millesi arrivavano ai media locali, poi alla stampa internazionale e infine al “Jewish Forum for Democracy and Against Antisemitism” tedesco che ha definito <<la strategia di marketing (Lunardelli) irrispettosa nei confronti di tutte le vittime del regime nazista e dei loro discendenti>>.

 

LA REAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI GIUDAICHE E DEL GOVERNO TEDESCO

Non si tratta della prima contestazione di queste etichette dove Hitler è affiancato dalle scritte Mein Führer, Sieg Heil e Ein Volk, Ein Reich, Ein Führer. In passato il Simon Wiesenthal Center di Los Angeles aveva esortato al boicottaggio e, nel lontano 1997 persino il Governo Tedesco aveva formalmente protestato presso le autorità italiane. Eppure, nonostante l’intervento di istituzioni internazionali come il “Jewish Forum for Democracy and Against Antisemitism” tedesco, o il centro “Simon Wiesenthal”, organizzazione ebraica con sede a Los Angeles, in California.

 

FINALMENTE QUESTA IMBARAZZANTE STORIA E’ FINITA

La cantina Vini Lunardelli si è sempre difesa dicendo che i vini non avevano un contenuto celebrativo bensì storico ed hanno infatti battezzato questa serie “storica”. A loro dire l’etichetta di maggior successo è proprio quella con Hitler che piace molto ai tedeschi <<ma anche a molti britannici, nordici, francesi e russi>> mentre <<nessun italiano vuole Hitler>>. Ad ogni modo la produzione di questa linea verrà interrotta l’anno prossimo con il passaggio generazionale nell’azienda Lunardelli. Meno male perché questa storia è durata anche troppo e qualche dubbio sulla legittimità delle etichette Lunardelli è venuto anche a me visto che, in Italia, l’ “apologia del fascismo” è vietata dall’articolo 4 della “Legge Scelba” e dalla Costituzione.