Il vino toscano più caro Case Basse di Gianfranco Soldera Brunello di Montalcino Riserva DOCG

VINI TOSCANI PIU’ CARI

Il vino toscano più caro Case Basse di Gianfranco Soldera Brunello di Montalcino Riserva DOCG

TUTTI PENSERETE AL SASSICAIA E INVECE LA MITICA ETICHETTA DI SAN GUIDO NON E’ FRA LE 10 PIU’ CARE, MA CI SONO 5 VINI QUASI SCONOSCIUTI

 

 

Vini toscani più cari Fattorie dei Dolfi 'Imeneus' Toscana IGT

Vini toscani più cari Fattorie dei Dolfi ‘Imeneus’ Toscana IGT

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Premetto che la classifica non è mia ma proviene da una fonte più che sicura: WineSearcher il portale in cui confluiscono 6 milioni di offerte da parte di produttori e rivendite di vino di tutto il mondo. Una sorta di enciclopedia, in continuo aggiornamento, dove è possibile trovare il miglior prezzo per ogni bottiglia e scrivere i commenti dopo l’assaggio. Ogni vino ha il prezzo medio di mercato e la media dei punteggi attribuiti dai consumatori e dalla critica enologica.
Altra doverosa premessa riguarda i prezzi dei vini che sono “quasi convenienti” rispetto alla fama di alcuni di loro e al confronto con i francesi. La bottiglia più cara della Borgogna costa 26.046€ mentre nessuna delle Toscane sale oltre i 1.65€.
Nella lista dei vini toscani più costosi troviamo tre Brunello di Montalcino, 5 IGT, un Vin Santo e un Bolgheri. Non stupisce la forte presenza di vini a indicazione geografica visto il successo mondiale di questa tipologia ma stupisce l’assenza delle due etichette che hanno brillato a livello internazionale creando la moda dei Supertuscan fra i wine lovers più esigenti e danarosi: Sassicaia e Tignanello.

FATTORIE DEI DOLFI POCO CONOSCIUTI MA MOLTO CARI

Così come stupisce la presenza di quattro vini di Fattorie dei Dolfi. Tre di essi non hanno rating da parte della principale stampa specializzata. Non conoscevo questa cantina e sono andata a curiosare nel sito. Si trova a Perignano di Lari Pisa. E’ un’azienda nata circa vent’anni fa, sotto la guida di Giacomo Tachis, sulla terra coltivata dalla famiglia Bendinelli da cui discende l’attuale proprietario. La coltivazione è biodinamica e i vini hanno etichette che, in alcuni elementi grafici e nei colori, richiamano Romanée Conti. Le informazioni sono poche ma nella parte commerciale c’è un elemento che colpisce. Dal 2008 al 2017 tutte le annate sono “no more available” e per comprare l’unica disponibile, che è la 2019, bisogna iscriversi nella lista di attesa. Le quantità prodotte sono piccolissime Imeneus Toscana IGT, che compare nella lista dei vini più cari della Toscana al prezzo di 728€, è prodotto il 1250-1750 bottiglie per vendemmia che corrispondono a un fatturato annuo di oltre un milione di Euro. Stessa cosa per gli altri vini ‘l Bruno de’ Venti, ll’Amor de’ Santi e Bianco per Amore: piccolissime quantità, prezzi molto alti e difficoltà di acquisto.
Non mi sembra di aver mai incontrato il proprietario Giovanni Dolfi ma ammiro il suo talento del marketing. È davvero un mago perché riesce a fare un fatturato molto grande, con una giovane azienda, senza una denominazione blasonata ma soprattutto senza correre dietro a giornalisti e guide, degustazioni e fiere ….. come faccio io e la maggior parte dei produttori.

I SOLITI NOTI: BRUNELLO DI SOLDERA, BIONDI SANTI E OCCHIO DI PERNICE AVIGNONESI

Molto prevedibile la presenza, nella lista dei vini toscani più cari, dei Brunello di Montalcino prodotti da Soldera-Case Basse e Biondi Santi. Due marchi conosciutissimi e presenti anche nel mercato dei vini da collezionisti di Liv-Ex.
Così come non meraviglia l’occhio di Pernice di Avignonesi, forse il più celebrato Vin Santo toscano e sicuramente fra i migliori vini dolci del mondo.
Le sorprese arrivano alla fine della lista e riguardano due vini Antinori, il Matarocchio Bolgheri superiore della Tenuta Guado al Tasso e il Lodovico IGT della Tenuta di Biserno. Il Matarocchio non è fra i vini più famosi dei marchesi fiorentini ma evidentemente è il più caro. Proviene da una singola parcella di vigneto all’interno dei 320 ettari di vigneto della tenuta bolgherese degli Antinori. Un Cabernet Franc in purezza con grande potenziale di invecchiamento.

TENUTA DI BISERNO E LODOVICO ANTINORI IL GENIO CREATIVO DEL VINO ITALIANO

Invece la Tenuta di Biserno è il nuovo tocco di bacchetta magica di Lodovico Antinori, l’uomo che ha inventato Masseto e Ornellaia. Nel 2001 i fratelli Lodovico e Piero Antinori assieme al nipote Niccolo’ Marzichi Lenzi (Amministratore delegato dell’azienda), figlio della sorella Ilaria, e al socio Umberto Mannoni, decisero di realizzare un nuovo progetto a Bibbona poco distante da Bolgheri, iniziando a scrivere la storia di Tenuta di Biserno e Tenuta Campo di Sasso. Il Lodovico non compare nella lista dei vini della Tenuta di Biserno, è quasi un marchio a sé, realizzato da un blend di Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot provenienti da una piccola parcella nei pressi di Bibbona.

LISTA DEI 10 VINI TOSCANI PIU’ CARI TRATTA DA WINE SEARCHER

Case Basse di Gianfranco Soldera Brunello di Montalcino Riserva DOCG $ 1165
Case Basse di Gianfranco Soldera Toscana IGT – Brunello di Montalcino DOCG $ 836
Fattorie dei Dolfi ‘Imeneus’ Toscana IGT $ 728
Fattorie dei Dolfi ‘L Bruno de’ Venti Toscana IGT $ 637
Fattorie dei Dolfi Ll’Amor de’ Santi Toscana IGT $ 622
Biondi Santi Tenuta Greppo Brunello di Montalcino DOCG Riserva $ 620
Fattorie dei Dolfi ‘Bianco per Amore’ Toscana IGT $ 559
Avignonesi Occhio di Pernice Vin Santo di Montepulciano $ 468
Marchesi Antinori Tenuta Guado al Tasso Matarocchio Bolgheri Superiore $ 454
Lodovico Antinori Tenuta di Biserno ‘Lodovico’ Toscana IGT $ 450