A VENEZIA PER VINO
Al Casinò di Venezia sul Canal Grande, per far innamorare di Brunello i veneziani e poi al mall del lusso del Fondaco dei Tedeschi e nei giardini segreti

I vini di Donatella Cinelli Colombini al Casinò di Venezia
Di Donatella Cinelli Colombini
Ho vissuto un anno a Venezia negli anni ottanta e adoravo quella città. E’ l’unica per la quale abbia avuto nostalgia nel lungo pellegrinare di mei primi anni di matrimonio (8 città e cinque minitraslochi) perché è di una bellezza fuorimisura.
DONATELLA RICORDI DI UN ANNO A VENEZIA
Una bellezza a cui non ti abitui perché c’è sempre qualche altra cosa che ti sbalordisce: un tramonto che tinge tutto di rosso, un concerto in una chiesa chiusa al pubblico, le tele di Vittore Carpaccio in un giorno di sole, perché nel museo dell’Accademia non c’era luce elettrica (non ridete), la ceramista e la sua teiera a forma di gatta (l’ho ancora)…Io mi ero già laureata ma continuavo a studiare arte medioevale e frequentavo la biblioteca del Museo Correr, dove i bibliotecari parlavano solo la lingua veneta per cui a volte ci voleva l’interprete…Una Venezia bellissima, di veneziani, che forse non esiste più.
Ma non sono mai stata al casinò. Non mi attrae il gioco d’azzardo ed ero impressionata dalle persone che trovavo in vaporetto andando verso il Lido, dove abitavo a poca distanza dalla sede estiva delle sale da gioco veneziane. Erano come allucinati. Oggi il Casinò è vicino all’aeroporto, mentre in Ca Vendramin Caleregi, palazzo rinascimentale affacciato sul Canal grande (e ultima abitazione di Richard Wagner) e sede invernale del Casinò, fino alla fine del Novecento, rimangono solo dei tavoli da gioco, mentre le sale sono destinate ad eventi. E’ qui che il nostro distributore veneto San Marco beverage, ha organizzato la degustazione dei vini che commercializza.
DI SAN MARCO BEVERAGE

Il ponte di Rialto di Venezia
Di San Marco beverage, leader della distribuzione horeca a Venezia da 50 anni, è diverso da ogni altro distributore al mondo. Infatti oltre avere magazzini interamente digitalizzati e automezzi per le consegne sulla terra ferma, ha una flotta di motobarche che portano cibi e bevande nel centro storico e nelle isole di Venezia. Ogni natante ha una gru idraulica per scaricare la merce. Fra le sue motobarche spicca la ”Gagiandra”, che prende il nome dalla robusta nave medievale della Serenissima. Si tratta della prima ed attualmente unica motobarca con motore ibrido pensata per rispettare l’ambiente, il silenzio delle calli e il moto ondoso.
Nelle spettacolari sale di Ca Ventramin Di San Marco Beverage ha organizzato la degustazione delle migliori ditte che distribuisce e fra di esse ci siamo noi.
Sono contentissima di questo rapporto, che dura da decine di anni, così come mi emozionò, qualche anno fa, ricevere dal mio amico Andrea Erri, direttore della fondazione del teatro La Fenice, la foto di un menù esposto in Piazza San Marco con il mio Chianti Superiore.
Questa è la vita di noi produttori di vino, tanto lavoro ma anche tanta bellezza.
FONDACO DEI TEDESCHI MALL DEL LUSSO
Chiudo con le due cose nuove che ho visitato a Venezia. Il mall del lusso nel Fondaco dei tedeschi realizzato nel Fonteco, dove la Serenissima faceva risiedere i mercanti nord europei che potevano vendere e comprare merci ma non circolare in città. Più recentemente il palazzo di Rialto era la sede delle poste con un immenso salone per i telegrafisti. Da poco è diventato lo shopping center più esclusivo d’Italia, un posto dove andare a vedere le nuove tendenze ed imparare la tecnica di vendita del lusso. Si perché noi produttori di Brunello vendiamo lusso, lusso liquido e dobbiamo imparare e al Fondaco dei Tedeschi c’è tanto da imparare.
I GIARDINI DI VENEZIA
L’altra visita riguarda una cosa che c’è sempre stata ed ho scoperto grazie alla mia amica e ottima pittrice Irma Paulon: i giardini. Venezia ne è piena, accanto alle case nobili, alle chiese e ai monasteri. In certi casi contengono anche vigne e sono meravigliosi soprattutto in primavera.