Angelo Maccioni

Angelo Maccioni, Edi Farnetani e Tony May addio

Angelo di Mariuccia, Edi Farnetani, Tony May persone che ci hanno lasciato ma che non dimenticherò e alle quali va il mio grazie

Tony-May-ristoratore-italiano-in-USA

Tony-May-ristoratore-italiano-in-USA

di Donatella Cinelli Colombini

Sono a Gozo Malta e mi ha raggiunto, in questa piccola isola del Mediterraneo, la triste notizia della morte di Angelo Maccioni che tutti conoscevano come Angelo di Mariuccia. Con lui se ne va una figura importante della comunità di Montalcino che per primo portò nella città del Brunello la pasticceria “moderna” affiancandola alle ricette tradizionali delle mantovane e dei biscotti secchi che pure eseguiva in modo impeccabile. Mi ricordo il dolce che realizzò per la festa del mio diciottesimo compleanno, era un enorme numero 18 di cui espose per anni la fotografia. Piccolo e sempre in movimento è stato per decenni il “protagonista dolce” di ogni evento avvenisse a Montalcino. A lui vanno i miei ricordi e la mia gratitudine.

EDI FARNETANI MONTALCINESE VERA

Voglio ricordare qui altre due persone che ci hanno lasciato nei mesi scorsi: Edi Farnetani e Tony May.
Edi era una donna intelligente, bella e sportiva. Era aggraziata nei movimenti e nell’aspetto con un grande senso di misura e un estro particolare nell’uso dei colori. Riservata e sorridente mi è sempre piaciuta e la sua morte mi ha enormemente rattristato anche per suo marito Mario di cui immaginavo la sofferenza.

TONY MAY GIGANTE DELLA RISTORAZIONE ITALIANA IN USA

Tony May non era montalcinese ma io l’ho incontrato nella terra del Brunello. Il suo vero nome era Antonio Magliuolo e proveniva da Torre del Greco. In America ha creato sei ristoranti apprezzati dal jet-set internazionale portando al successo la cucina italiana più raffinata. Il suo San Domenico è stato il primo ristorante italiano in USA a ottenere 3 stelle dal New York Times. Arrivava a Montalcino con enormi Bentley con autista che sembravano quelle della Regina Elisabetta ed era affabile e sempre sorridente. Se la cucina italiana e i vini italiani hanno sfondato in America lo dobbiamo a persone come lui, che hanno messo coraggio e talento di grand progetti. Grazie Tony