NELLA MOSELLA ALLA SCOPERTA DEL RIESLING TEDESCO
CON L’ACADEMIE INTERNATIONALE DU VIN NELLA MOSELLA PER SCOPRIRE LE DUE TIPOLOGIE DI RIESLING: QUELLO DOLCE TRADIZIONALE E QUELLO NUOVO PIU’ SECCO
di Donatella Cinelli Colombini #winedestination
Il mio viaggio nella Mosella, regno del Riesling tedesco, avviene con mia figlia Violante. Lei partecipa per la prima volta ma si trova subito a suo agio fra i produttori di tutto il mondo che compongono l’Academie Internationale du Vin, del resto, condividere gli stessi interessi è un collante forte. Con noi ci sono anche Rossana Gaja e Pietro Ratti a formare il piccolo gruppo toscano.
Il viaggio è organizzato in modo impeccabile da Renate e Carl von Schubert.
I CORAGGIOSI PRODUTTORI DELLA MOSELLA
Organizzatissimi e capaci di resistere a ogni problema (sono tedeschi!) i produttori della Mosella hanno accolto entusiasticamente i 60 membri dell’Academie Intrenationale du Vin nonostante l’alluvione avvenuta pochi giorni prima e la gelata della fine di aprile, che ha bruciato una parte dei loro vigneti. Vediamo solo cumuli di materassi e mobili rotti davanti a un paio di case ma il resto è tutto pulito e in ordine. Eppure l’alluvione c’è stata: Dr Loosen ci dice che anche la sua tinaia era invasa dall’acqua.
Il viaggio è un tour de force con 50 assaggi al giorno, poche visite in cantina e ottimi ma lunghissimi pasti. Scopriamo la piacevolezza degli asparagi bianchi e lo scarso entusiasmo dei migliori chef per le tradizioni culinarie locali salvo forse la carne di grossa selvaggina (come l’alce) che sanno cuocere in modo impeccabile.
I VIGNETI DEL RIESLING MOSANO
La bellezza dei vigneti, arrampicati sugli altissimi argini della Mosella, ci emoziona. Mostra una viticultura eroica fatta interamente a mano, con enormi sacrifici e costi stratosferici. Sotto un profilo scenografico sono tra i vigneti più belli del mondo e la gita in battello permette di godersi tutta la loro magia. I terreni vitati costano da mezzo milione di Euro a due e mezzo e sono spesso frazionati fra decine d proprietari. Lungo il fiume ci sono gli edifici ottocenteschi del romanticismo, epoca di Johann Wolfgang Goethe e periodo d’oro dei vini della Mosella. Dietro questa cortina, perfettamente restaurata, ci sono villaggi semi abbandonati perché la popolazione attuale preferisce risiedere nei nuovi paesi nell’interno.
La città principale è Trier antica Treviri che conserva i resti romani dell’Imperatore Costantino (IV secolo). L’aula basilicale del Palazzo, oggi trasformata in Chiesa Protestante, ha dimensioni enormi e l’organo più grande che io abbia mai visto. E’ tecnologicamente avanzato ed ha una sonorità sbalorditiva. Nel centro storico troviamo la casa di Karl Marx, si tratta di un edificio alto borghese di una famiglia di produttori di vino. Constatare che l’autore de “Il Capitale” non era un proletario ma un capitalista e addirittura un collega, ci sbalordisce.
La viticultura qui è di epoca pre-romana anche se i tedeschi sono fieri delle cantine di epoca imperiale e, quella che visitiamo, è un impianto da vinificazione di grandi dimensioni rimesso in funzione anche per scopi didattici e turistici.
ASSAGGI E ANCORA ASSAGGI DI RIESLING
Gli organizzatori Renate e Carl von Schubert – Maximin Grunhaus hanno una cantina in un grande edificio storico dove avviene la cena di benvenuto con chef stellato. I loro Riesling sono eccellenti e la loro ospitalità impeccabile. Facciamo moltissimi assaggi e una sola una visita in cantina da Van Volxen, nuovo produttore con grandi ambizioni che ha costruito una cantina simile a un enorme cubo rivestito in pietra. Lo stile, pieno di energia e di spinta al cambiamento è evidente anche nei suoi vini caratterizzati da un’architettura potente.
Fra i numerosi assaggi quello più spettacolare è da Egon Muller, più celebre e tradizionalista produttore della Mosella. Le sue bottiglie hanno un’impronta dolce che cresce fino a livelli di grande armonia, con il passare degli anni. Controllando online abbiamo notato che l’ultima bottiglia in assaggio costa 14.000€. Molto, molto interessante anche la degustazione da Dr. Loosen, personaggio carismatico dalla chioma rossa e dall’oratoria trascinante. Mi piace lo stile più secco dei suoi vini e la sua energia imprenditoriale. Ha appena terminato la sua nuova cantina in Francia e ne ha un’altra in Oregon.
IL FUTURO DEL DISTRETTO VITICOLO DELLA MOSELLA
Sorprende la capacità di Carl von Schubert di coinvolgere decine di altri produttori e specialmente quelli BIO in una successione di interessantissimi assaggi. Uno spirito generoso e inclusivo che fa ben sperare per il futuro di questo territorio stretto fra i costi di produzione proibitivi e il cambiamento degli stili di consumo che penalizza i vini troppo dolci come i Riesling tradizionali. Mi sembra che la riflessione sui nuovi Riesling chiamati Kabinett sia già in corso ma richiede impegno, competenza tecnica per trovare un nuovo equilibrio fra acidità, alcol e frutto, ma soprattutto una grande azione di marketing su scala mondiale. Spero che i produttori della Mosella ci riescano perché questo meraviglioso distretto viticolo si merita un futuro scintillante e in Carl von Schubert ha un vero ispiratore.