Daphne Carruana: attentato a Malta di stile mafioso
L’attentato a Daphne Carruana cambia l’immagine di Malta. Da tranquilla destination di turismo d’arte a luogo di mafiosi. Invece non è così

Daphne Carruana uccisa a Malta
Di Donatella Cinelli Colombini
Chi mi conosce sa quanto amo Malta. Per questo l’attentato che ha ucciso Daphne Carruana mi ha sconvolto. Perché l’uccisione di una giornalista che indaga sui “poteri forti” è qualcosa che avviene in Turchia, in Egitto, in Venezuela … ma non mi aspettavo potesse succedere a Malta, un Paese che fa parte dell’Unione Europea e che sembra il più tranquillo del mondo.
Un Paese che tuttavia sta cambiando rapidamente con il PIL che cresce del 7% l’anno ma dipende anche per il 16% dalle tasse sul gioco d’azzardo via internet che avviene in tutta Europa. Malta ha venduto quasi mezzo milione di cittadinanze a ricchi stranieri e

auto di Daphne Carruana dopo l’attentato
ha un quartiere particolarmente lussuoso che letteralmente pullula di russi milionari. Ci sono cantieri con gru ovunque e la popolazione non ha mai avuto così tanti soldi in tasca.
Per questo i maltesi sostengono il Primo Ministro Joseph Muscat. Quando sua moglie e due dei suoi più stretti collaboratori sono stati pescati con i conti e aziende a Panama aperti (proprio da Daphne) quando erano già in carica, Muscat ha dovuto dimettersi e indire nuove elezioni ma stato rieletto con un fiume di voti.