
Pioggia di premi sui vini di Donatella
Highly Recommended per la bibbia inglese del vino Decanter, 5 grappoli per Bibenda , super3 stelle per la Guida Veronelli, 4 bottiglie per l’Espresso
Di Donatella Cinelli Colombini
GUIDE E CAZZOTTI
La stagione delle guide dei vini è in pieno svolgimento con presentazioni, premiazioni, cene … e persino scazzottate. Si perché l’attenzione, quest’anno, si è spostata dai calici al pugno che Franco Ziliani ha piazzato sulla bocca di Andrea Gori durante la festa dello Champagne all’ Hotel Principe di Savoia a Milano. Un imbarbarimento che trovo deprecabile e tutta la mia solidarietà va a Gori. E’ il gossip di questo mite autunno dove, fra i produttori, l’argomento principale è ancora la strepitosa vendemmia appena conclusa.
GUIDE, GUIDE E ANCORA GUIDE DEI VINI
Ho partecipato solo a una parte delle presentazioni delle guide dei vini 2016 che sono ormai una decina, molte più della Francia e di qualunque altra nazione produttrice di vino. Partecipare a tutte è impossibile e quindi ci siamo divisi i compiti con l’amica Marzia Morganti e mia figlia Violante anche se la dinamica Cinellicolombini Jr a volte non si sveglia e dunque ha padellato la presentazione della bellissima Guida dei Ristoranti della Toscana 2016 di Repubblica, per la prima volta curata da Giuseppe Cerasa, un giornalista con la G maiuscola che sta trasformando i libri di turismo goloso. Ci sono le cantine, il ristorante e l’agriturismo della Fattoria del Colle. Che si vuole di più! Le mie cantine sono anche fra le 200 selezionate da Luciano Ferraro e dal super sommelier Luca Gardini nella guida Vignaioli e Vini d’Italia 2016. Si tratta di una selezione ristrettissima rispetto alle migliaia di aziende italiane ed esserci mi riempie di orgoglio.
MEGLIO IL BRUNELLO O IL BRUNELLO PRIME DONNE 2010?
Ringrazio tutti gli assaggiatori delle guide, persino quelli che preferiscono i Brunello muscolosi rispetto allo stile elegante dei miei, dove tutto è giocato sull’armonia. Va bene lo stesso, il bello dei vini di Montalcino è proprio quello di offrire interpretazioni diverse di una stessa “partitura musicale” cioè del sangiovese. Un atteggiamento che si rispecchia nei giudizi sui miei due Brunello, quello classico con etichetta lunga e quello “Prime Donne”. Alcuni assaggiatori hanno preferito il primo ed altri il secondo. Va bene lo stesso!
CURIOSIA’ E FINTI WINE LOVERS
Vi racconto qualche piccolo aneddoto dietro le quinte. Durante le degustazioni collettive, noi che produciamo vini rossi da invecchiamento veniamo inevitabilmente assaggiati per ultimi e quindi ci troviamo spesso a confrontarci con persone che hanno già bevuto fin troppo. Poi ci sono i “wine lovers per caso” che cercano di darsi un tono <<può avvitarmi il bicchiere>> e il portavoce di Col d’Orcia accanto a me, prontissimo <<volentieri signora se mi dice dove!>>. Anche mio marito Carlo ha avuto una scambio di battute dello stesso tenore <<qui cosa abbiamo?>> e mio marito <<Brunello di Montalcino>>, il signore
di rimando <<dove è prodotto?>> << a Montalcino>> <<provincia di?>> <<Siena>> <<ah! Dove lo affrettate (affinate)?>> <<non capisco la domanda>> << si, insomma, dove lo tenete?>>.
Io invece ho fatto le veci di Giovannella Stianti Mascheroni del Castello di Volpaia che aveva la postazione accanto a me ma non era venuta. Su forte insistenza dei visitatori ho aperto una bottiglia del suo Coltassala Chianti Classico e l’ho servito dando anche qualche spiegazione sul buonissimo vino di puro sangiovese.
Prossimo appuntamento (dopo il viaggio in Giappone) a Roma all’Hotel Cavalieri Hilton per la consegna dei 5 grappoli di Bibenda 2016 e la cena di gala.