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10 migliori cocktail classici del mondo

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Da Drinks international arriva una classifica preziosa per chi ama bere fuori pasto: i 10 migliori cocktail del mondo, quelli sempre di tendenza

10 cocktail migliori del mondo Mojito

10 migliori cocktail  del mondo Mojito

Di Donatella Cinelli Colombini

Siete modaioli? E nonostante questo avete piccoli piaceri a cui non volete rinunciare? Ecco la lista dei 10 migliori cocktail classici a cui potete affezionarvi senza il timore di apparire “passati” sono quelli sempre di tendenza, il cui successo internazionale sfida il tempo e si riempie di fascino.
N° 10 Mojito
Forse è il più antico. Pare che fosse la bevanda del famoso pirata Drake che la Regina d’Inghilterra Elisabetta rese nobile con il nome di Sir Francis Drake per le sue imprese contro i galeoni spagnoli carichi d’oro. Più di recente il Mojito si lega allo scrittore Ernest Hemingway e alle sue frequentazioni di Cuba. Ha avuto un

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successo strepitoso all’inizio del millennio e questo determina forse il suo carattere attuale un po’ datato. Contiene rum, succo di lime, soda, zucchero di canna marrone, menta fresca e ghiaccio.
M° 9 Moscow Mule
Non è russo ma statunitense e nasce nel 1941. Viene servito in una tradizionale coppetta di rame cosa che lo rende molto particolare. La sua popolarità sta risalendo soprattutto in Usa dove è servito durante l’heppy hour, vodka, lime, zenzero e sodaN° 8 Sazerac
Meno apprezzato del passato ma sempre un grande classico, arriva da New Orleans dove è considerato la bevanda locale per eccellenza. E’ fatto con cognac assenzio, zolletta di zucchero e qualche goccia di Peychaud’s bitter ma la ricetta di Drinks international contiene whisky di segale, sciroppo di canna, due o tre gocce di bitter di Peychaud, una spruzzata di Nouvelle Orleans assenzio, scorza di limone e ghiaccio

10-migliori-cocktal-del-mondo-martini-dry

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N°7 Margarita
Nasce in Messico negli anni Trenta ed ha un fascino particolare soprattutto quando è servito nel classico sombrero con il sale sul bordo. In moltissimi locali è tuttora il cocktail più richiesto, viene preparato con tequila, succo di lime fresco e sciroppo di agave ma ha tantissime varianti soprattutto con l’aggiunta di ghiaccio
N° 6 whiskey Sour
La sua popolarità scende anche se è sempre molto diffuso. La ricetta prevede bourbon, succo di limone e un cucchiaino di zucchero. Molti aggiungono anche albume.
N°5 Martini Dry

Negroni-nato-nel-Caffè-Giacosa-Firenze-

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Oppure come dicono all’estero Dry Martini. E’ un aperitivo estremamente fascinoso con una storia misteriosa. Si dice che sia stato inventato dal barman italiano del magnate John D. Rockefeller, l’uomo che inventò l’industria petrolifera americana. Verità o leggenda, quando andai a New York nella sede dell’importatore dei vini della mia famiglia che era appunto al Rockefeller Center, mi trovai immersa nell’atmosfera Art Deco di quel luogo prestigioso ma anche labirintico, pieno di stanze piccole e buie. Nella sorpresa generale, invece del Brunello, chiesi di bere il Dry Martini, perchè volevo godermi il mito fino in fondo e forse sentirmi anche un pochino come il mitico agente 007 avete presente la frase <<Shaken, not stirred… >> per il Vesper Martini. Il Martini dry contiene gin, vermouth secco, scorza di limone e una oliva verde.
N° 4 Daiquiri
Ha origini caraibiche all’inizio del Novecento e ci immerge in un’atmosfera da film giallo. Avete presente “Il nostro agente all’Avana”? Per non parlare di Ernest Heminqway …Qui si beve il mito! E’ fatto con rum bianco, succo di lime e sciroppo di zucchero di canna

N° 3 Manhattan
La leggenda lo fa nascere al Manhattan Club di New York alla fine dell’Ottocento. E’ un aperitivo da “banchieri” dallo stomaco forte soprattutto quando la proporzione fra il whisky e il vermouth vanno verso il primo. Il barman scelto da Drinks Intrenational aggiunge qualche goccia di angostura, ghiaccio e una ciliegina sciroppata

Sazerac-cocktail-ingredients

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N°2 Negroni
E’ decisamente il mio preferito. Nasce a Firenze nel 1919 nell’elegante Via Tornabuoni nel caffè che si chiamava Casoni e ora tutti conoscono come Giacosa. Questo locale è da un secolo il centro della mondanità cittadina e Roberto Cavalli, geniale stilista fiorentino, attuale proprietario, lo ha riportato all’antico splendore con una sapiente opera di restauro e restyling. Il Conte Camillo Negroni lo frequentava assiduamente, era solito consumare un apritivo “americano” che lui modificò con il gin. Ed ecco la ricetta composta di tre parti uguali di gin, Campari e vermouth rosso dolce con il tocco finale di una fettina di arancia.
N°1 Old Fashioned
Il suo nome deriva dai bicchieri in cui viene servito che sono semplici a forma di tronco cono. Anche se ha un grande successo internazionale è fra i cocktail con una storia meno avvincente. Contiene bourbon o rye whiskey, poche gocce di angostura bitter, una zolletta di zucchero, e una spruzzata di soda, viene decorato con una ciliegia e una fetta d’arancia.