Brunello di stile molto tradizionale, prodotto in una piccola selezione esclusiva.
Deve la sua eccezionalità alle uve di Sangiovese da cui nasce. La piccola dimensione dei grappoli e degli acini gli permettono di unire alla longevità, una straordinaria eleganza e una sorprendente piacevolezza. La solida struttura acida e tannica è infatti appena percepibile grazie a una perfetta armonia.
Il Brunello selezione Prime Donne fu prodotto per la prima volta con l’annata 1993.
Donatella Cinelli Colombini aveva appena iniziato a progettare l’azienda che porta il suo nome e che si caratterizza per le due cantine – il Casato Prime Donne a Montalcino e la Fattoria del Colle a Trequanda – con un organico interamente femminile. L’attenzione al ruolo femminile nel vino portò Donatella a osservare che i wine critics e i curatori delle guide italiane dei vini erano, nel 1998, tutti uomini. Decise quindi di riaffermare l’importanza del gusto delle donne nella scelta del vino creando il primo Brunello selezionato da un pannel femminile e internazionale. Il primo gruppo era composto da 4 assaggiatrici la Master of Wine inglese Maureen Ashley, l’enotecaria tedesca Astrid Schwarz, una delle migliori sommelier italiane Daniela Scrobogna e la Pr italo americana Marina Thompson. Nel corso degli anni, il gruppo si è modificato fino a diventare quello attuale composto da due Master of Wine, l’inglese Rosemary George e la svedese Madeleine Stenwreth, oltre che da Astrid Schwarz e Daniela Scrobogna.
Le assaggiatrici degustano i vini delle diverse vigne in modo bendato e poi decidono la tipologia delle botti da usare, la durata della maturazione e il blend fra le diverse tipologie.
All’inizio il Brunello Prime Donne costituiva una sfida coraggiosa, un vino rosso premium tradizionalmente pensato per consumatori maschi che si inchina al gusto delle donne. Nel corso degli anni il suo successo di pubblico e di critica è andato di pari passo all’affermazione del genere femminile come acquirente di vini rossi di alta gamma. Oggi il Brunello Prime Donne è esportato in 30 Paesi del mondo ed è un simbolo di coraggio, valori etici e sfida ai luoghi comuni.
Bottiglie prodotte: Piccola selezione di 6.000 – 12.000 bottiglie all’anno. La quantità varia in base alla qualità della vendemmia. Nelle annate difficili il Brunello Prime Donne non viene prodotto mentre nei grandi millesimi è possibile superare le 10.000 bottiglie mantenendo uno standard di assoluta eccellenza.
Riconoscimenti: Il rating del Brunello Prime Donne oscilla fra 94 e 95 centesimi da parte della stampa specializzata internazionale più autorevole
100% Sangiovese.
Il Brunello di Montalcino progetto Prime Donne è prodotto dai vigneti di Sangiovese del Casato Prime Donne, nella zona Nord di Montalcino. Quasi sempre l’uva proviene da una piccola particella chiamata “Ardita” di circa 2,5 ettari. E’ un vigneto di straordinaria qualità, piantato nel 2001 a 225 m sul mare con esposizione a mezzogiorno, su terreni pliocenici con prevalenza di argilla. Si tratta quindi di suoli “poveri” in cui le viti producono grappoli e acini molto piccoli. Inoltre sono terreni “freschi”, caratteristica che, insieme alla dislocazione nella parte meno calda del territorio del Brunello, permette maturazioni lunghe e regolari dell’uva.
Le viti sono coltivate a cordone speronato ed in modo biologico.
La produzione media si aggira sui 55 q per ettaro e solo nelle annate eccezionalmente favorevoli sale a 65q. La raccolta è sempre manuale e la sua data è decisa assaggiando l’uva. Proprio in base al giorno della vendemmia del vigneto Ardita viene fissato il calendario della raccolta nelle altre vigne del Casato Prime Donne.
Venduto in casse di legno da 6 bottiglie il cui coperchio è stato disegnato nel 2019 da Daniela Pazzaglia.