Brunello di Montalcino DOCG

Brunello di Montalcino

Denominazione di Origine Controllata e Garantita

Il Brunello viene prodotto a Montalcino la zona migliore del mondo per il vitigno Sangiovese. Un tipo di vite coltivato a Montalcino da centinaia e forse migliaia di anni. Grazie al clima e al terreno, ha preso delle caratteristiche specifiche: produce poca uva, con grappoli piccoli e acini piccoli. Per questo è possibile creare, a Montalcino, un grande vino rosso a lungo invecchiamento, come il Brunello, usando un solo vitigno: il Sangiovese. Il Brunello è il vino italiano che rimane più a lungo in cantina; inizia la sua commercializzazione dopo quattro anni e mezzo dalla vendemmia di cui almeno due di maturazione in botti di rovere.

Il Casato Prime Donne, da cui proviene questo Brunello di Montalcino, è una proprietà di 40 ettari dove gli antenati dell’attuale proprietaria andavano a caccia e in luna di miele. Faceva parte di una grande tenuta di proprietà di una delle più importanti famiglie di Montalcino che per oltre quattro secoli ha coltivato questo terreno passandolo di padre in figlio e, negli ultimi anni, di madre in figlia perché era della nonna di Donatella Cinelli Colombini, poi della madre e in futuro sarà della figlia Violante Gardini.

Fu tuttavia il nonno dell’attuale proprietaria, Giovanni Colombini, uno dei pionieri nel Brunello, a intuire la vocazione del Casato Prime Donne per la produzione d’uva e a piantarvi i primi vigneti “specializzati” come li chiamavano a quell’epoca per distinguerli da quelli promiscui dove i contadini coltivavano le viti insieme agli olivi e al grano.

In origine la proprietà si chiamava Casato. Il nome è stato cambiato in Casato Prime Donne nel 1998 quando Donatella ha ricevuto la proprietà ed ha deciso di crearvi la prima cantina italiana con un organico interamente femminile. Sono donne le cantiniere, l’enotecnica, la consulente enologa Valérie Lavigne e persino le addette alla commercializzazione guidate da Violante Gardini la CinellicolombiniJr che in futuro guiderà l’azienda.

Bottiglie prodotte: da 15.000 a 40.000 a seconda delle annate. Ogni anno vengono selezionate per la produzione del Brunello solo le uve adatte, se la stagione è favorevole sono in maggiore quantità altrimenti è necessario selezionare.

Riconoscimenti: Ogni anno il Brunello riceve dei punteggi molto alti da parte della stampa specializzata internazionale più importante. Questi sono i migliori ranking ottenuti: Wine Enthusiast 95/100 e 14° nella classifica dei TOP 100 nell’anno 2005; Wine Spectator 94/100; Wine Advocate 94/100; James Suckling 93/100; Jancis Robinson 17/20.

 

Uvaggio

 

100% Sangiovese.

Le vigne hanno una superficie totale di 16 ha. Ogni anno vengono scelti i 10 migliori per la produzione del Brunello. Si trovano nella zona Nord di Montalcino, quella più fresca che ha più beneficato del global warming, a 225 metri sul mare, su una piccola collina esposta a mezzogiorno, con un terreno di argille limose. La vigna è divisa in 4 piccoli appezzamenti piantati fra il 2001 e il 2006 con una densità di 5.500 ceppi all’ettaro e allevati a cordone speronato con il sistema biologico cioè senza uso di prodotti chimici di sientesi. La produzione media è di 55 quintali l’ettaro. La potatura secca avviene con il sistema Simonit- Sirch.

Maturazione

 

Tutte le lavorazioni nella vigna sono tradizionali e in gran parte manuali: potatura, pulitura, diradamento, sfogliatura e ovviamente vendemmia. Tutto viene fatto a mano. La data della raccolta è decisa in base all’assaggio dell’uva e comporta la divisione della vigna in piccole sezioni che sono raccolte nel giorno esatto della perfetta maturazione. Dal momento in cui viene colta a quello in cui l’uva arriva nel tino di fermentazione passa meno di mezz’ora. Questa velocità permette di mantenere intatta la qualità del frutto. I grappoli sono scelti nella vigna e poi in cantina dove anche gli acini vengono selezionati sul tavolo di cernita affinché solo la migliore qualità arrivi nel tino di fermentazione. La vinificazione avviene in piccoli tini di acciaio o cemento non vetrificato con il cappello aperto e un impianto di follatori che permette di sommergere le bucce dell’uva senza uso delle pompe. I processi di vinificazione sono molto tradizionali e delicati per rispettare al massimo la qualità dell’uva. Dal 2008 vengono sperimentati lieviti indigeni selezionati. Per questo progetto è stata costruita la “tinaia del vento” con 8 piccoli fermentini a pochi metri dal vigneto. Usare lieviti di Montalcino è molto importante per preservare l’identità del terroir. La maturazione in botte del futuro Brunello di Montalcino avviene in tonneau e successivamente in botte grande. I contenitori più piccoli provengono da tonnellerie artigiane francesi che usano solo rovere stagionato 24-36 mesi e tagliato lungo le nervature. Botti “su misura” provenienti da 5 diverse piccole fabbriche che permettono di trovare equilibri perfetti con il vino. Il futuro Brunello di Montalcino rimane nel legno almeno 2 anni ma molto spesso questa maturazione sfiora i tre anni utilizzando le grandi botti tradizionali della zona. Dopo un periodo di almeno 6 mesi in bottiglia nei magazzini climatizzati, il Brunello inizia la sua commercializzazione in 34 Paesi del mondo. Viene venduto e consumato solo nei ristoranti e nelle rivendite più qualificate.

Conservazione: 20-30 anni e oltre. Tenere le bottiglie distese, al buio e al freddo.

Colore

 

Rosso rubino intenso con cuore brillante, il vino danza lentamente nei bicchieri grazie alla sua ricchezza.

Aroma

 

Fine, netto, complesso, profondo. Evidenti sentori di piccoli frutti rossi e spezie.

Gusto

 

Elegante, pieno, armonico, morbido, lungo con un finale che permane a lungo piacevolmente in bocca.

Abbinamenti gastronomici: Piatti importanti di carne e formaggi stagionati.

Temperatura del Servizio

 

Gradazione alcolica: 13,5-14% a seconda delle annate.

Temperatura di servizio: 18 °C -64°F m Calici di cristallo bianco con coppa ampia. E’ meglio stappare un’ora prima del servizio.