Il leone rampante è il simbolo degli antenati di Donatella Cinelli Colombini che costruirono la Fattoria del Colle nel 1592. Gli stemmi di questa famiglia, che si chiamava Socini o Soccini, sono negli ingressi, nei soffitti e in alcuni mobili della villa. Si tratta di una famiglia molto antica, molto importante e molto ricca ma con un grave problema: cinque dei suoi membri erano protestanti e due di loro, Lelio (1525-1562) e Fausto (1539-1604) convinti oppositori del dogma della trinità. Le loro teorie li resero celebri in tutta Europa, e ancora oggi i loro nomi sono scritti in ogni manuale di filosofia, ma furono considerate eretiche dalla Chiesa e portarono alla rovina economica tutta la famiglia. I due pensatori furono scomunicati e i loro beni confiscati.
Livio e Fausto Socini scapparono all’estero e il resto della famiglia rimase a Siena in miseria. All’inizio del Novecento il bisnonno di Donatella, che si chiamava Livio Socini, fece fortuna con la distillazione dell’alcool fu sindaco di Siena (1914-1916) e, nel 1919 ricomprò la Fattoria del Colle scoprendo poi che questo luogo era stato dei suoi antenati.
Donatella ha ricevuto la fattoria da suo padre Fausto Cinelli nel 1998 e ha dedicato alla famiglia Socini il primo vino che vi ha prodotto, il “Leone Rosso” DOC Orcia.
Bottiglie Prodotte: 15-20.000 bottiglie all’anno.
La denominazione ORCIA è nata nel 2000 nel Sud della Toscana, in una grande zona collinare che sale dalle Crete Senesi verso il Monte Amiata. Un comprensorio di 12 comuni dove, un tempo, le gelate primaverili colpivano un anno su tre impedendo, di fatto la viticultura.
Dopo il global warming le gelate sono quasi scomparse, l’ultima è del 1997, mentre il clima fresco con notti estive quasi fredde aiuta la produzione di uve di alta qualità perché la maturazione è generalmente lenta e regolare mentre il contenuto acido dell’uva e dei vini è un tratto caratteristico della DOC Orcia e una garanzia di longevità.
Il Leone Rosso contiene Sangiovese e Merlot
Rosso rubino con sfumature violacee e una bella brillantezza
Fine, combina sensazioni vinose con profumi di piccoli frutti rossi e note più speziate da collegare alla maturazione in botte
Armonico e morbido, di medio corpo e intensità, offre una sensazione di appagamento e piacevolezza. La struttura tannica e acida è ben bilanciata dal frutto con un equilibrio che appare l’elemento stilistico più rilevante di questo vino
Temperatura ambiente (16- 18°C), bicchieri a calice di cristallo bianco con la forma del grande tulipano.
4/5 anni dopo quello della vendemmia. Tenere le bottiglie distese, al buio e al freddo.
Molto versatile può accompagnare l’intero pasto. Il Leone rosso è particolarmente adatto ai “fuori pasto gustosi” salumi, formaggi giovani e minestre saporite