Alle donne piace il vino caro
Di Bonella Ciacci e Donatella Cinelli Colombini
Questo il risultato dell’indagine pubblicata dal “Journal of Wine Economics” (2011,VI, n°1, pp 111-121) sulla base di un esperimento effettuato da Johan Almenberg e Anna Dreber rispettivamente del Ministero delle Finanze e dell’Institute of Financial Reserch di Stoccolma su 135 studenti e ricercatori delle università di Boston, Cambridge e Massachusetts.
Un campione, che agli esperti, è sembrato rappresentativo di consumatori di cultura enologica medio – bassa.
I due studiosi hanno servito un vino del costo di 40 $ durante 3 degustazioni : un assaggio cieco, un assaggio sapendo prima il prezzo del vino, un assaggio seguito da un’informazione sul prezzo. Alla fine di ogni degustazione le “cavie” esprimevano il loro giudizio qualitativo.
Alla fine è risultato che gli uomini mantengono la loro valutazione anche dopo aver saputo il prezzo del vino e anzi
reagivano alla notizia in modo critico, come dire << a questo prezzo sarebbe dovuto essere migliore>>.
Le donne invece davano un risultato diverso. Assaggiando alla cieca il loro apprezzamento era modesto invece sapendo di bere un vino caro lo trovavano buono e questa notizia influenzava positivamente la valutazione anche quando arrivava dopo l’assaggio.
Insomma quando l’apprezzamento del consumatore non si basa su criteri certi il prezzo gioca un ruolo fondamentale: il vino più è caro sembra più buono, soprattutto a chi non è esperto e soprattutto alle donne.