Tradizione, storia, natura, artigianato … la Fattoria del Colle nella campagna Toscana più panoramica e intatta è consacrata alla conservazione di questi valori
Come forse qualcuno già sa, io sono una storica d’arte diventata vignaiola. Per questo mi permetto di scrivere una noticina sul concetto di conservazione e restauro. Si tratta di una pratica antichissima ma fino alla metà del Novecento le opere d’arte – specialmente dipinti e architetture- venivano integrate delle parti rovinate e “aggiornate” rispetto allo stile di moda. In altre parole venivano “abbellite” ma sostanzialmente falsificate. Cesare Brandi è stato il padre del restauro moderno che non deve <<commettere un falso artistico o un falso storico, e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell’opera d’arte nel tempo>> in altre parole la conservazione deve salvaguardare l’integrità delle opere.
Con Bianca Mazzinghi esaminiamo la dinamica bifronte delle imprese enologiche italiane: crescono i colossi e le superstar ma anche le microimprese “diverse”
Nel 2021 sono nate 18 nuove imprese agricole al giorno. Un dato Coldiretti che sembra indicare un ritorno alla terra del tutto inedito nel nostro Paese.
Se apparentemente questo fenomeno è positivo, in realtà non lo è perché le new entry sono soprattutto piccole e piccolissime aziende, spesso condotte da giovani. Fenomeno che potrebbe accentuare la frammentazione che sembra il male oscuro del settore enologico italiano.
LA POLARIZZAZIONE DELLE CANTINE ITALIANE CON DUE MODELLI OPPOSTI MA CAPACI DI ARRIVARE AL SUCCESSO
Bianca Mazzinghi, la docente WSETche collabora con la Fattoria del Colle, ha scritto un bellissimo articolo per il settimanale L’Espresso che mostra la forbice in allargamento fra due diverse tipologie di imprese del vino.
Nei luoghi di Dom Pérignon a Hautvillers per scoprire la storia della più celebre abbazia del vino e del più celebre brand dello Champagne e il modo per visitarlo
La rivista “il Sommelier” dell’associazione Fisar, è sempre ricca di informazioni e, certe volte, stuzzica irresistibilmente la mia curiosità. Nell’ultimo numero del 2021 ha presentato il “vino abbaziale” cioè quello prodotto dalle vigne millenarie piantate dai monaci. Ce ne sono parecchie in Europa, una delle quali proprio vicino alla Fattoria del Colle nell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
LE ABBAZIE DELLA BORGONA CLUNY, ST.VIVANT, VERGY, CITEAUX, TOURNUS
Tuttavia quelle più celebri sono in Borgogna. La leggenda dice che i monaci della potentissima abbazia di Clunycostruita nel 910, assaggiassero la terra per capire la sua potenzialità nella produzione di vino e scegliere le zone migliori (cru) da dividere con muretti a secco (clos). Per capire la Borgogna e le sue Cote è necessario comprendere il suo passato religioso.
Donatella ama l’enoturismo di primavera, ma per la costa toscana è meglio l’estate mentre per Montalcino e la Val d’Orcia l’autunno. L’inverno è per le anteprime
La primavera tinge le colline di verde ed ha le giornate più lunghe ma anche una maggiore probabilità di pioggia. L’estate ci mostra panorami gialli oro ma forse è troppo calda. L’autunno è l’epoca del foliage e ha una tavolozza più ricca ma la notte arriva prima. Eviterei l’inverno quando la quiete si associa alla tramontana gelida e ai ristoranti tutti chiusi.
Questa in sintesi la mia panoramica sul turismo del vino in toscana nelle varie stagioni dell’anno ma ovviamente c’è anche altro da dire sulle opportunità e i piccoli problemi di ogni stagione.
TURISMO DEL VINO IN PRIMAVERA IN TOSCANA
Personalmente preferisco la primavera. Non proprio marzo quando ancora gli alberi sono spogli e i giardini senza fiori. Il mese migliore è maggio con giornate lunghissime, una bella luce e quasi tutti i ristoranti già aperti.
Ho due nuovi fighissimi occhiali con i miei colori e il mio nome sulle aste. Li vuoi anche tu? Leggi e saprai come procurarti questi occhiali esclusivi
Tutto inizia dall’amicizia con Jacek e Viola, che hanno vissuto per qualche anno a Trequanda dove si trova la Fattoria del Colle. Dopo essere tornati in Polonia, loro Paese di origine, ci fanno periodiche visite portando sempre dei doni deliziosi come le prugne rivestite di cioccolato. I nostri amici si occupano di occhiali artigianali ed esclusivi. Dei complementi di abbigliamento elegantissimi, esclusivissimi e ULTRA LIMITED. Si chiamano proprio così Ultra Limited e sono prodotti da Italia3 Srl a Cordignano (Treviso).
Qualche giorno fa sono arrivati sul mio tavolo due occhiali per me con il mio nome all’esterno delle aste. Hanno i miei colori e sono stati studiati sul mio viso e sul mio stile. Fantastico!!!!!!
Qualcosa di straordinario perché la montatura è composta da lastre di diversi colori uniti mediante un procedimento quasi impossibile, che solo pochi maestri artigiani riescono a realizzare. Per questo vorrei farvi conoscere gli occhiali Ultra Limited di Italia3 Srl e farvi capire cosa succede quando li indossate. La prima reazione di chi vi guarda è <<belli i tuoi occhiali che marca sono?>> poi li osservano meglio e <<wow ma c’è il tuo nome!! Che figata!!!>>> e chiedono di provarli.
Lo dico perché ne ho altre due paia, ornai molto vissute e so bene cosa succede indossandoli. Suscitano invidia e non solo ammirazione.
Biologico, da una grandissima vendemmia e con una piccola aggiunta orange. Un piccolo Supertuscan dove la natura e creatività si sposano con risultati sorprendenti
Il piccolo vigneto di Sanchimento, da cui proviene l’uva e il nome del vino, fu piantato nel 1989 intorno alla cappella di San Clemente. La chiesetta è dedicata al Santo che fu Papa dall’ 88 al 97 e morì nel 99 a Sebastopoli martirizzato gettandolo in mare con un’ancora legata al collo. Nel vernacolo locale viene chiamato con il nome più antico di San Chimento.
Nel 1592 divenne Papa Clemente VIII e, i Socini antenati dell’attuale proprietaria Donatella Cinelli Colombini, decisero di dedicare la Cappella della Fattoria del Colle, che avevano costruito proprio nello stesso anno, al primo Papa Clemente. Un tentativo di ingraziarsi il papato che aveva una ragione. I Socini, ricca famiglia di Siena, avevano fra i loro membri 5 “liberi pensatori” che si erano schieranti contro la Chiesa. Purtroppo il tentativo fallì, i Socini vennero scomunicati e confiscati dei loro beni. La Fattoria del Colle tornò di proprietà della stessa famiglia, dopo quattrocento anni, all’inizio del Novecento, quando fu riacquistata.
Riunione fra le vigne per il Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia di Firenze il 23 maggio 2022, alla Fattoria del Colle da Donatella Cinelli Colombini
Uno scenario molto diverso da quello monumentale del palazzo in via dell’Oriuolo a Firenze, dove ha sede la Banca d’Italia, ma anche un’opportunità per toccare con mano il settore agricolo e soprattutto enologico che hanno mostrato un andamento anticiclico in occasione della crisi Covid.
Per me è l’occasione per parlare nel mio blog della Banca d’Italia, un istituto di diritto pubblico che i cittadini guardano con rispetto e timore ma spesso con poca consapevolezza sulle sue funzioni. E’ una parte integrante dell’Eurosistema cioè dal network di banche centrali dell’area euro e dalla Banca centrale europea BCE. La Banca d’Italia ha finalità di interesse generale, il principale dei quali è assicurare la stabilità monetaria e finanziaria del nostro Paese, requisiti indispensabili per un duraturo sviluppo dell’economia. Inoltre tutela il risparmio, produce le banconote, vigila sulle banche e le società di intermediazione mobiliare…. La Banca d’Italia è assolutamente indipendente da ogni condizionamento esterno e, a fronte di tale autonomia, ha stringenti doveri di trasparenza e pubblicità del suo operato, nei confronti del Governo, del Parlamento e dei cittadini.
Torno a parlarvi del ristorante della Fattoria del Colle presentandovi 2 persone e 2 deliziose ricette: ravioli ripieni di guancia e filetto di maiale al Brunello
Chi arriva alla Fattoria del Collesa di trovare un tempio della tradizione toscana più campagnola. Anche il ristorante rispecchia questo spirito.
La sala interna è decorata con un motivo floreale ripreso dalla villa degli zii di Donatella Cinelli Colombini in Chianti Classico. Qui c’è il camino e il buffet delle colazioni con torte e biscotti fatti in casa, salumi tipici e cacio pecorino … il mobile è l’antico scrittoio del fattore. La regina delle colazioni di fattoria è Patrizia Guerri che ogni giorno prepara ciambelloni, crostate e mantovane imbattibili.
ALFREDO BIAGI, ROBERTA ARCHETTI E PATRIZIA GUERRI
Nella veranda del ristorante, immersa nel verde, è la sala dove generalmente gli ospiti cenano a lume di candela. Qui c’è una piccola collezione di oggetti in rame della tradizione contadina: brocche, fondine, catini …. L’arredamento è più moderno con sedie imbottite e tovaglie bianche ma i piatti sono fatti artigianalmente a Montelupo Fiorentino ispirandosi a quelli usati in campagna un secolo fa.
Il servizio di sala è diretto da Alfredo Biagi, Sommelier AIS della delegazione di Arezzo dal 2016. Alfredo è di Chianciano Terme dove la sua famiglia è arrivata alla fine dell’Ottocento ed ha vissuto il periodo d’oro della stazione termale. Suo nonno aprì la prima enoteca di Chianciano e i suoi hanno gestito alberghi e ristoranti. Lui stesso ha diretto, per molti anni, Villa Nottola a Montepulciano.
E’ un ristorante “di vino” perché si affaccia sui vigneti, basa il suo menù sulla tradizione e sui grandi vini di Donatella Cinelli Colombini e ha due Sommelier AIS
Zuppa inglese e Passito-Fattoria-del-Colle-Ristorante
Oggi e domani vi presenterò i protagonisti e le nuove ricette del Ristorante della Fattoria del Colle a Trequanda nella campagna toscana più intatta e panoramica. Il ristorante è in realtà composto da due ristoranti: il fienile recentemente restaurato come sala per banchetti, convegni e party, e il ristorante gourmet, che esiste dal 1998. Quest’ultimo è all’interno del borgo dove un secolo fa vivevano i contadini della fattoria e oggi ci sono camere e appartamenti per turisti. Il ristorante è ricavato nelle stalle dei buoi e nel porcile, anche se adesso, con le decorazioni floreali delle pareti e l’arredo raffinato, sembra difficile crederlo.
In estate le sale interne si allargano all’esterno nella terrazza e nel boschetto romantico illuminati con piccole lampadine sospese come nelle antiche feste contadine. Il boschetto e la terrazza sopra la cantina sono molto richiesti per i matrimoni e permettono ad ogni coppia di creare una festa di nozze molto personalizzata e diversa da ogni altra. Ogni dettaglio è pensato con cura, anche l’illuminazione del boschetto è progettata da Philip Robinson -lo scenografo inglese di film celebri come “Quattro matrimoni e un funerale”.
Nel menù del Ristorante della Fattoria del Colle troviamo lo stesso mix di tradizione, accuratezza e creatività.
21-29 maggio 2022 l’Eroica Montalcino: percorsi in bicicletta d’epoca su strade bianche nella campagna capolavoro dove nascono il Brunello e la Doc Orcia
E’ una corsa ma non una gara, cioè non è competitiva perché promuove la socialità e il godimento del territorio. Per partecipare ci vuole un abbigliamento e una biciletta d’epoca cioè BICI EROICHE.
EROICA LA BELLEZZA DELLA FATICA E DELL’IMPRESA IN BICI
Si tratta dunque di un’esperienza da veri sportivi, ma propone anche percorsi per ciclisti “della domenica”. L’Eroica fa riscoprire l’esperienza forte e autentica dei percorsi sterrati e delle salite dure. E’ un ritorno al passato ma anche una full immersion nella campagna più bella del mondo, che l’Unesco, nel 2004 ha riconosciuto come patrimonio dell’Umanità per l’armonia creata dal lavoro contadino.
Donatella Cinelli Colombini ci presenta il suo Supertuscan Il Drago e le 8 Colombe, per la prima volta BIO, in una vendemmia straordinaria
2019 la vendemmia del super Sangiovese, l’anno in cui i grappoli e gli acini del vitigno re della Toscana, sembravano quelli del Cabernet, il re del vigneto Bordolese. Una vendemmia da sogno, con un’uva abbondante, perfetta che è stata raccolta a mano e poi vinificata in piccoli tini dove il mosto prendeva velocemente un colore intensissimo.
Sangiovese 2019 vendemmia dopo 4 giorni
Anche i grappoli di Sagrantino e di Merlot, che compongono l’uvaggio del Drago e le 8 Colombe, erano di altissima qualità. Ogni vitigno è stato vinificato separatamente ma, per sfruttare la ricchezza delle uve 2019, tutti hanno fatto una lunghissima macerazione post fermentativa. Per questo la svinatura è stata rimandata di una settimana – dieci giorni per tutte le tipologie: Sangiovese, Merlot e Sagrantino.
Anche nella maturazione in botte c’è stata una piccola variazione rispetto al solito. Quando il vino era pronto per essere spostato dai tini alle botti, l’epidemia Covid ha causato il primo lockdown costringendo a rallentare i lavori di cantina. Peccato perché proprio per la qualità superiore dell’annata, la quantità di botti acquistate, era maggiore del solito.
IL DRAGO E LE 8 COLOMBE: UN VINO DEDICATO AGLI UOMINI NELLA CANTINA DELLE DONNE
Le cantine di Donatella Cinelli Colombini, il Casato Prime Donne a Montalcino e la Fattoria del Colle, dove nasce questo vino, sono le prime in Italia con un organico interamente femminile. Il Drago e le 8 Colombe è dedicato all’unico maschio presente: Carlo Gardini, marito di Donatella e artefice di piccole serie molto premiate di Passito e Vin Santo. E’ lui il drago citato nel nome al vino e circondato da 8 colombe: la consulente Valerie Lavigne, le enologhe Barbara, Sabrina, Giada e le cantiniere, le addette all’accoglienza turistica e al commerciale. Un gineceo enologico che cresce costantemente di numero.
SUPERTUSCAN – IGT TOSCANA IL DRAGO E LE 8 COLOMBE
Il Drago e le 8 Colombe è un “vino d’autore” e non appartiene a nessuna denominazione. Questa categoria nasce dal bisogno di esprimere la creatività dei wine makers senza sottostare alle regole dei disciplinari delle Doc-Docg. Il nome Supertuscan mette in evidenza le ambizioni qualitative dei vini di questa tipologia che godono di un grandissimo prestigio internazionale. Il Drago e le 8 Colombe contiene tre diversi vitigni: Sangiovese, che conferisce al vino l’eleganza, il Merlot (20%) che aggiunge piacevolezza e il Sagrantino (20%) che accresce la struttura. Tutte le uve sono coltivate, vinificate, maturate in botte, imbottigliate e affinate alla Fattoria del Colle nel rispetto delle regole BIO.
Settimana sfavillante per l’Orcia Doc, il vino più bello del mondo, che mette in fila 6 degustazioni guidate, 1 cena a palazzo e 4 giorni di assaggi around the table
Un finale col botto per la mia presidenza del Consorzio Orcia e l’orgoglio di veder accompagnato una denominazione giovane, nella sua crescita in termini di qualità, autostima e prestigio.
L’ORCIA DOC A ROMA DA FIS BIBENDA
La galoppata finale è iniziata giovedì 21 aprile a Roma fra gli arazzi e gli specchi della sala da degustazione FIS Bibenda del Cavalieri Waldorf Astoria. 8 vini in assaggio fra cui il mio CenerentolaDoc Orcia 2018 spiegati magistralmente da Daniela Scrobogna. Pubblico di professionisti nel pomeriggio e di amatori nella degustazione serale. Sala piena per cui i produttori Orcia sono stati costretti a sedersi di fianco. Era evidente la sorpresa dei partecipanti che conoscevano il territorio sotto il profilo turistico ma non la varietà e qualità delle sue proposte enologiche.
Prima annata certificata BIO del Doc Orcia Cenerentola 2018 per un’annata di statura gigante. Un vino intenso, complesso, imponente come un velluto di seta
Un risultato sorprendente in un’annata sorprendente che ha chiesto ai vignaioli tutto il loro impegno. In primavera hanno lavorato anche la domenica per mantenere i grappoli sani dagli attacchi della peronospora scatenata dall’alternarsi di pioggia e giornate caldissime. Persino la fioritura è stata disturbata dalle perturbazioni determinando la riduzione della dimensione e del numero dei grappoli.
IL CLIMA PAZZO DEL 2018 ANNATA DI PIOGGE INCESSANTI
Il numero di giornate piovose del 2018 è impressionante: 16 a gennaio, 16 a febbraio, 20 a marzo, 11 a aprile e 18 a maggio. Anche la quantità di pioggia è stato impressionante, alla fine di maggio, la Fattoria del Colle fu colpita anche da una “bomba d’acqua” che allagò la cantina storica dove si trova la bottaia. Dopo ferragosto arrivò una perturbazione gelida che imbiancò le montagne e irrigidì le cellule delle bucce dell’uva.
2018 ANNATA BENEDETTA DAL SOLE DI SETTEMBRE E OTTOBRE
I meteorologi avevano previsto un settembre assolato ma dopo un’estate con l’ombrello nessuno ci credeva. Invece arrivò il sole dando una svolta alla vendemmia.
Vendemmia-2018-Donatella-Cinelli-Colombini
Le viti furono sfogliate alla “vecchia maniera” e il calibro degli acini tornò normale e l’accumulo dello zuccherò crebbe gradualmente.
Nei vigneti di Donatella Cinelli Colombini scommettemmo sul sole e decidemmo di fare la vendemmia “dei nonni”, come usava 50 anni fa. Cogliemmo l’uva meno promettente per prima lasciano la migliore al sole più a lungo possibile. Una situazione da cardiopalma con le previsioni del tempo avverse che, per fortuna, si rivelarono sbagliate. La raccolta è andata avanti con il sole. La pioggia è arrivata il giorno dopo la fine della vendemmia.
La qualità del Cenerentola 2018 è nel nostro coraggio vignaiolo.
La campagna toscanaè bella quando assomiglia a un mare verde, il giovane grano si muove con il vento e le colline sembrano vive. E’ proprio il caso di dire che “la natura dà spettacolo”, con scenari mai visti.
Il paesaggio delle Crete senesiè uno dei più fotografati e suggestivi del mondo. Si tratta di un bacino ovale di circa 80.000 ettari delimitato dalle alte colline in cui cresco le viti del Chianti,Brunello, Vino Nobile e Vernaccia. Questo territorio fu disboscato per produrre il grano durante la grande espansione demografica ed economica di Siena, fra la metà del Duecento e la metà del secolo successivo. La peste nera del 1348 uccise gran parte della popolazione e le prospettive di successo commerciale di Siena. Tutto quel grano non serviva più e i territori a sud di Siena furono abbandonati al dilavamento della pioggia. Ben presto diventarono un mare di collinette argillose poco fertili e poco popolate. Per questo si sono conservate intatte nei secoli finché le famiglie siciliane, arrivate alla fine del Settecento, insegnarono come coltivare il grano nei terreni aridi e i pastori sardi immigrati intorno al 1960 le trasformarono in pascoli per le loro greggi. Oggi i paesaggi delle Crete Senesi sono la nostra principale attrattiva turistica ma i contadini per coltivarli sono sempre meno e sempre più scoraggiati dai magri guadagni. Ma la bellezza di questi panorami nasce proprio dall’opera dell’uomo che non si deve fermare.
Private spa per amanti della natura e del vino. In esclusiva per gli innamorati, un’intera area benessere naturale con massaggi e vinoterapia di coppia
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E’ una nuova tendenza: la private spa dove le coppie possono andare da sole.
Ogni coppia ha bisogno di momenti magici per costruire la propria storia d’amore. Luoghi intimi in cui sentirsi a proprio agio e lasciarsi andare. Luoghi pensati per le coppie e capaci di suscitare emozioni che si fissano nella memoria.
Luoghi in cui rimanere da soli a godere di una sensazione rigenerante di felicità.
PRIVATE SPA: AREA BENESSERE NATURALE PER DUE
Fattoria del Colle massaggio di coppia e vinoterapia
Uno di questi luoghi è la zona benessere naturale della Fattoria del Colle, nel Sud della Toscana, davanti al meraviglioso panorama delle Crete Senesi e della Val d’Orcia. Circondati da vigneti e oliveti coltivati in modo biologico. La Fattoria è come un piccolo borgo con la nobile villa e la cappella del 1592, le case degli antichi contadini trasformate in camere ed appartamenti per turisti, ristorante, 3 piscine, scuola di cucina, parchi e la cantina per la produzione di Supertuscan, Chianti Superiore e Orcia Doc.
Offre agli innamorati un wellness di coppia in esclusiva specificamente pensato per chi ama la natura e i grandi vini.
La zona benessere si trova nei locali anticamente utilizzati dal fabbro della Fattoria. E’ piccolo ma raffinatamente attrezzato con hammam, sauna, docce emozionali, pediluvio, jacuzzi e saletta relax. Può ricevere un massimo di 6 persone contemporaneamente oppure venire riservato in esclusiva.
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