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SPOSI IN PRIMAVERA O IN AUTUNNO

AUTUNNO O PRIMAVERA? E’ IL DUBBIO DELLE COPPIE SULLA DATA DEL MATRIMONIO. ECCO I CONFRONTI FRA LE DUE STAGIONI VISTI DALLA FATTORIA DEL COLLE IN TOSCANA

 

Cielo stellato, cena di matrimonio in stile campestre Toscana Fattoria del Colle

Matrimonio in stile campestre Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

 

Mi permetto un consiglio un pochino aristocratico. Il matrimonio ha un’etichetta e rispettarla è una garanzia per la riuscita finale. Creatività si, cattivo gusto no e neanche improvvisazione.
Questo significa che il proprio matrimonio va pensato, fino dall’inizio tenendo d’occhio la spesa, ma senza cambiare programma cammin facendo.
Ad esempio, c’è chi parte con idee faraoniche e poi taglia con il risultato che, magari, i fiori risultano troppo miseri rispetto a una location grandiosa, oppure ci sono spose che, alla fine, chiedono di dilatare gli orari in modo da avere più tempo per godersi il loro giorno tanto atteso e questo fa anticipare la cerimonia nunziale, prevista all’aperto, per cui gli ospiti sono costretti ad aspettarlo sotto il sole del primo pomeriggio e letteralmente si liquefanno. C’è chi riempie la cena di discorsi facendola durare un’eternità e comprimendo il party successivo che, per quasi tutti, è il momento più divertente…..
Insomma decidere location, orari e scelte “stilistiche” fino dall’inizio è molto meglio.

IL MONOPOLIO CANADESE FESTEGGIA LE DONNE CON IL BRUNELLO

IL MONOPOLIO CANADESE DELL’ONTARIO, IL POTENTISSIMO LCBO FESTEGGIA LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE CON IL BRUNELLO DI DONATELLA CINELLI COLOMBINI

 

Brunello di Montalcino 2018 Donatella Cinelli Colombini

Brunello di Montalcino 2018 Donatella Cinelli Colombini

LCBO, monopolio dello stato dell’Ontario è uno dei buyer più importanti del mondo, con grandissimi negozi a Toronto e in altre città. Nel marzo 2024 mette sotto i riflettori le donne del vino, dei distillati e della birra. Celebra il loro talento e le loro storie.

 

LA CANTINA CASATO PRIME DONNE SIMBOLO DI VINO AL FEMMINILE

 

Nel giornale del LCBO c’è la foto di Donatella e Violante e il racconto della prima cantina italiana, con un organico interamente femminile. L’episodio che segna la nascita del Casato Prime Donne a Montalcino è del 1998, quando i genitori affidano a Donatella due porzioni delle proprietà di famiglia, in cui far nascere il suo nuovo progetto e una piccola quantità di Brunello in botte, per consentirle di iniziare un network commerciale. Per lei, questo vino, era importantissimo e per prendersi cura di lui Donatella ha bisogno di un enologo, quindi telefona alla scuola di enologia di Siena, chiedendo il nome di un bravo studente da assumere. Le dicono di no, c’è molta richiesta e gli enotecnici vanno prenotati con anni di anticipo. Ma quando chiede una cantiniera la risposta è diversa, ne hanno un’intera lista perché le buone cantine non vogliono manager donne.

2022 arriva Lorenzo e mamma Francesca ci lascia

Con l’augurio di buon anno nuovo vi mando il racconto del mio 2022. Un anno caldo e con tanti cambiamenti: belli, come Lorenzo e brutti la guerra

2022-viaggio di nozze ritardato a Dubai per Violante e Enrico

2022-viaggio di nozze ritardato a Dubai per Violante e Enrico

di Donatella Cinelli Colombini

Il 2022 è stato un anno vissuto affannosamente, affrontando ogni giorno i problemi della mancanza di personale, la mancanza di piogge e il caldo, il covid, i rincari di bollette e materie prime ….. mentre la televisione ci portava in casa le scene di una guerra di ferocia medioevale in Europa. Il 2022 si chiude con la scomparsa di mia mamma Francesca Colombini il 30 dicembre dopo essere rimasta inferma per mesi. Una pioniera di Brunello e della nuova agricoltura che ha dato molto a Montalcino e all’Italia del vino.

IL 2022 NELLE VIGNE DI BRUNELLO

Nelle vigne arriva Ruggero Mazzilli, decano degli agronomi BIO in Toscana. Cominciamo a modificare il sistema di allevamento delle viti da cordone speronato a Guyot con un rinnovamento che si completerà in tre anni. Grazie al letame, i sovesci e le lavorazioni, che hanno reso soffice il terreno, le viti riescono a sopravvivere senza una goccia di pioggia per sei mesi. I temporali arrivano ad agosto e salvano la vendemmia. L’uva è pochissima anche se di qualità stellare. I danni maggiori sono nel vigneto appena piantato dove metà delle giovani viti muoiono nonostante le innaffiature e le zappature. Peccato perché è il primo piantato a mano dopo tanti anni.

Compleanni di Donatella, Violante con baby in arrivo

22 E 24 AGOSTO I COMPLEANNI DI DONATELLA E VIOLANTE QUEST’ANNO SI FESTEGGIANO IN TRE PERCHE’ VIO ASPETTA UN BAMBINO ED HA UNA BELLA PANCIA DI SETTE MESI

 

Violante-Gardini-CinelliColombini-nata-a-Montalcino-nel 1984

Violante-Gardini-CinelliColombini-nata-a-Montalcino-nel 1984

di Donatella Cinelli Colombini

Ho festeggiato il mio trentesimo compleanno in ospedale con Violante appena nata. Lei era bellissima anche se piccolina (2,8kg) e io affaticata per l’incessante flusso di amici che venivano a congratularsi. La scelta di farla nascere a Montalcino dipendeva dal desiderio di scrivere quel nome nei suoi certificati. Lei è l’unica della mia famiglia ad essere nata a Montalcino. Persino i miei nonni Giovanni e Giuliana Colombini, benché entrambi di stirpe locale, erano venuti al mondo a Sassari e a Agrigento dove i rispettivi genitori erano professore universitario e ingegnere.

 

VIOLANTE E’ L’UNICA DELLA FAMIGLIA NATA A MONTALCINO

Violante è fiera di essere nata a Montalcino e in un ospedale che, nel Settecento, fu visitato da Violante di Baviera – la governatrice di Siena di cui lei porta il nome – come recita la lapide all’ingresso. Poco dopo, il reparto maternità fu chiuso e quindi lei è una delle ultime a potersi fregiare del nome Montalcino sul certificato di anagrafe.

Compleanni Violante e Donatella spengono le candeline

Violante è nata a Montalcino ed è molto orgogliosa di questo. Io sono nata a Siena 30 anni e due giorni prima, e anch’io sono molto orgogliosa

 

Donatella-Cinellicolombini-e-Violante Gardini-Cinellicolombni

Donatella-Cinellicolombini-e-Violante Gardini-Cinellicolombni

Violante è nata a Montalcino, l’unica della nostra famiglia con il nome della capitale del Brunello nel suo certificato di anagrafe. Molti penseranno che è un azzardo far nascere un bambino in un piccolissimo ospedale di provincia ma io ho sempre creduto che la gravidanza fosse una cosa naturale, da vivere in modo sereno, senza cambiare la propria vita. So bene che esistono le gravidanze a rischio e c’è chi, fra le mie amiche e le mie collaboratrici, ha passato molto mesi a letto con cerchiaggi e minacce di aborto. Ma quando tutto va bene, trasformare la gravidanza in una malattia con un cambio radicale del proprio stile di vita e di alimentazione, controlli frequentissimi …. È un modo per scoraggiare le imprese ad assumere donne e per scoraggiare le donne a fare figli. Il risultato è triste: l’Italia è al 140° posto nel mondo per natalità con 7 baby ogni mille abitanti.

 

VIOLANTE MONTALCINESE DOCG NATA NELLA CAPITALE DEL BRUNELLO

Violante è nata con una gravidanza perfetta e un parto perfetto: sono arrivata all’ospedale verso le sette, dopo che mio marito Carlo, sollecitato da mia madre per partire, si era messo a farsi la barba. Per fortuna il tragitto era breve. Alle nove Violante era nata ed era bellissima, senza arrossamenti, senza la testa a pera di tanti bambini nati con parto naturale. Ho passato un paio di notti in ospedale con i punti che mi tiravano ma l’unico vero problema è stato l’enorme afflusso di amici che venivano a salutarmi.
All’inizio volevamo chiamare la piccola Elisa ma c’era Elisabetta Gardini, nota conduttrice televisiva e il cognome di mio marito Carlo è appunto Gardini, per cui decidemmo per Violante.

Donatella-Cinellicolombini-e-Violante Gardini-Cinellicolombni

Donatella-Cinellicolombini-e-Violante Gardini-Cinellicolombni

Violante di Baviera è stata la prima governatrice di Siena donna e la sola ad avere il coraggio di decidere i confini delle Contrade con il bando del 1730. Il passaggio di questa grande donna nell’ospedale di Montalcino, dove è nata mia figlia, è ricordato con una bella targa fuori dell’ingresso.

 

DONATELLA SENESE NATA NELLA CITTA’ DEL PALIO

All’inizio Violante era buonissima ma poi è diventata un’urlatrice. Ha dormito per la prima volta una notte intera a quattro anni e questo ha determinato la decisione di lasciarla figlia unica.
Io invece sono nata nella casa dei miei nonni paterni, nella strada intitolata ai miei antenati Lelio e Fausto Socino, liberi pensatori fra i più noti esponenti della Riforma Protestate in Italia.
Era molto caldo e mia madre si era abbuffata di cocomero. Due circostanze che indubbiamente complicarono il travaglio e, insieme al via vai di parenti nella camera, la spinsero ad una decisione <<il prossimo figlio nascerà in ospedale>> e infatti, mio fratello Stefano, è nato a Firenze, tre anni dopo, in clinica.
Sia io che Violante siamo state bambine molto coccolate, avevamo montagne di giochi. Io avevo ereditato quelli della famiglia materna fra cui una cucina in miniatura con la stufa, dei mini piatti, tegamini in rame, bicchierini in vetro, del primo novecento che praticamente distrussi. Violante invece aveva tanti di quei doni che quando decidemmo di donarli all’orfanatrofio di Montepulciano servirono due viaggi per trasportarli.

 

BUON ANNO 2021

Salutiamo un 2020 difficilissimo e brindiamo, con il nuovo Brunello, al 2021 che arriva, augurando pace e bene a tutti per un futuro splendente

 

matrimonio di Violante ed Enrico - più bel ricordo 2020

matrimonio di Violante ed Enrico – più bel ricordo 2020

Di Donatella Cinelli Colombini

Ci vuole un brindisi porta fortuna e non c’è di meglio del Brunello 2016 Prime Donne. Come ben sanno tutti i wine lovers il Brunello diventa legalmente Brunello solo allo scoccare della mezzanotte dell’ultimo dell’anno. Questa volta la nuova annata è stata preceduta da squilli di tromba e i grandi critici internazionali gli hanno dato punteggi stratosferici ancora prima che uscisse nel marcato. Quindi, oltre al carattere di vino portafortuna, che tutto il Brunello possiede, questa volta siamo davanti a un Brunello fortunello capace di scacciare l’ombra malefica del covid e farci sperare in un nuovo anno gravido di speranze.
Brindo dunque con Brunello Prime Donne 2016 augurando a tutti salute e felicità nel nuovo anno.

 

FINISCE IL 2020 ANNO DEL COVID

Finisce il 2020 ed è un momento di consuntivi: salvo mio fratello che tuttavia era asintomatico, nessuno di noi si è ammalato di covid19 in famiglia e in azienda.

2020 nuovo staff delle cantine di Donatella Cinelli Colombini con 3 enologhe: Giada,Barbara e Sabrina

2020 nuovo staff delle cantine di Donatella Cinelli Colombini con 3 enologhe: Giada,Barbara e Sabrina

La provincia di Siena è stata complessivamente fra le meno toccate dall’epidemia ma per proteggerci abbiamo fatto davvero tanto; mascherine, sanificanti, pistole per disinfezione secca, apparecchi a ozono … ambienti per la quarantena dei cuscini dei letti …. schermi di plexiglass, turni negli uffici …. Abbiamo persino cacciato una turista sospetta….
Il lavoro è andato avanti come sempre nelle vigne dove la vendemmia è stata scarsa di quantità e abbondante di qualità. Ci aspettiamo 5 stelle. La raccolta delle olive, invece, è stata abbondante in quantità e qualità mentre i tartufi bianchi erano pochissimi.

 

CONSUNTIVI 2020 BENE IL VINO MALE IL TURISMO

Il business del vino è andato bene grazie ai mercati esteri che hanno comprato e ricomprato un eccellente Brunello 2015. E’ stato lui il nostro campione che ha sconfitto il covid. Le vendite del vino in Italia e la vendita diretta delle cantina sono molto calate ma, grazie alle minori spese (niente Prowein e Vinitaly, nessun viaggio all’estero, sospensione del Premio Casato Prime Donne …) il bilancio economico dell’azienda agricola è positivo.
Meno allegra la situazione dell’agriturismo e del ristorante della Fattoria del Colle che hanno lavorato solo da metà luglio a metà ottobre perdendo tutti i matrimoni stranieri e il 70% del fatturato normale. Ancora più disastroso il bilancio dei 3 negozi ToscanaLovers con quello di Cortona quasi azzerato e gli altri due ridotti all’osso per cui i ricavi 2020 saranno un quinto di quelli normali.

Covid e turisti un 2020 tragicomico

Dal lockdown al braccio di ferro con i turisti desiderosi vivere la vacanza come se il covid non ci fosse: l’estate 2020 nella campagna toscana del vino

 

covid-e-turismo-alla-Fattoria-del-Colle-nuova-chef-Doriana-Marchi

covid-e-turismo-alla-Fattoria-del-Colle-nuova-chef-Doriana-Marchi

di Donatella Cinelli Colombini

Devo premettere che io, come tantissimi altri produttori di vino con wine resort, ero decisa a rimanere chiusa al turismo per tutto il 2020.
Troppo pericoloso e troppo costoso!

 

LA RIAPERTURA AL PUBBLICO NONOSTANTE IL COVID

E’ stato il matrimonio di mia figlia Violante e l’incertezza sulla durata della cassa integrazione a farmi cambiare idea. Così, a Giugno, è iniziata una vera corsa per intercettare clienti e organizzare le sanificazioni.
Per fortuna avevamo preparato i piani, ma non ci aspettavamo che fosse così difficile comprare un paio di guanti di gomma. Ora abbiamo di tutto: casse di mascherine, schermi, bidoncini a pedale, sanificanti, fazzolettini disinfettanti, impianti a ozono, pistole sanificanti, pistole per la febbre, registri …..
Un’impresa costosa ed impegnativa che è diventata un incubo poco prima del matrimonio di Violante, quando lo chef ed il maitre del ristorante ci hanno lasciato quasi all’improvviso.
Mi è venuto persino l’herpes per lo stress.
Quasi subito abbiamo trovato Doriana Marchi per la cucina e nella sala del ristorante la squadra si è riformata intorno ad Alfio Bari. Ma io non riuscivo neanche a dormire.

 

ISPEZIONI DURANTE IL LOCKDOWN E PAURE FORSE ESAGERATE

covid-e-turismo-alla-Fattoria-del-Colle-apertura-delle-piscine

covid-e-turismo-alla-Fattoria-del-Colle-apertura-delle-piscine

Per mesi il lavoro è andato avanti solo nelle vigne e a turno in cantina. Abbiamo lasciato imballata la nuova imbottigliatrice perché il collaudo lo dovevano fare tecnici di Bergamo e non abbiamo fatto lo spumante perché il camion per l’imbottigliamento arrivava da Brescia. Insomma più che prudenti eravamo fifoni.
Durante il lockdown abbiamo avuto 3 ispezioni in una sola settimana. Poi più niente neanche quando abbiamo riaperto al turismo.

 

IL VINO TIENE MA IL TURISMO AFFONDA

La riapertura è avvenuta in un clima di scoraggiamento e paura. Sapevamo di rischiare il contagio e di andare incontro ad un disastro economico senza precedenti: una perdita di fatturato dell’80% con gli stessi costi fissi e un bel carico di mano d’opera.

Per fortuna le vendite del vino, sorprendentemente, tenevano. Forse, grazie ad uno strepitoso Brunello 2015 e a una Violante scatenata che è riuscita persino a trovare 4 nuovi importatori durante il lockdown, a fine anno il calo del business dovrebbe arrestarsi intorno al 25%. E’ tantissimo, ma in confronto al turismo sembra poco.
Ma torniamo al turismo. Abbiamo avuto quasi solo clientela italiana mentre la Fattoria del Colle è pensata per clientela estera. Cosa complicata di per sé ma aggravata da una circostanza imprevista: per molti turisti essere in vacanza significava cancellare il coronavirus come se il 2020 fosse un anno normale.

 

Ciambellone di Enrico con arancia e cioccolato

Un dessert veloce e molto buono che trova la sua la sua apoteosi in abbinamento con cioccolato e passito. Ciambellone di Enrico il ghiottone

 

di Donatella Cinelli Colombini

Il fidanzato di mia figlia Violante (la vulcanica Cinellicolombini Jr) si chiama Enrico ed è goloso. Per questo, durante la quarantena covid, i due hanno preparato insieme il dolce che a lui piace di più. Si tratta di ciambellone soffice a base di arance che ha fra gli ingredienti olio extravergine invece del burro. Per questo è particolarmente leggero.

ciambellone-di-Enrico-ingredienti

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Da vero ghiottone, Enrico, unisce il cioccolato al dolce appena fatto. Lui e Violante sono dei pasticceri alle prime armi e non sono riusciti a inserire il cioccolato nell’impasto, ma hanno comunque sfornato un ciambellone perfetto dimostrando che è facile e tutti possono cucinare questo dolce prelibato. Provate anche voi!!!!! Un quarto d’ora di preparazione, meno di un’ora di cottura ed è fatta.
Piccolo consiglio: se siete pasticceri esordienti (come Enrico e Violante) puntate sul ciambellone e non sulla torta che ha bisogno di più maestria per una cottura completa e omogenea anche al centro.

 

INGREDIENTI DEL CIAMBELLONE DI ENRICO CON ARANCIA

300 g di farina, 8 cucchiai colmi di zucchero, 4 uova, 150 ml di olio extravergine di oliva, 2 arance da spremuta, una noce di burro, una bustina di lievito, un pizzico di sale.

 

Compleanno siciliano per Violante

Viaggio in moto Fattoria del Colle – casa di Gozo-Malta per Violante e Enrico. Compleanno siciliano per Violante che ha scelto un posto molto romantico: Taormina

Violante-e-Enrico-in-moto

Violante-e-Enrico-in-moto

Di Donatella Cinelli Colombini

Violante ha deciso di vivere un’autentica avventura quest’anno: viaggio in moto dalla Toscana a Malta e ritorno. All’andata i nostri due eroi hanno accorciato il tragitto con un traghetto che li ha portati da Civitavecchia a Palermo ma per tornare in Toscana faranno tutto il tragitto in moto salvo i due tratti in nave da Malta a Pozzallo e sullo stretto di Messina. Per fortuna le previsioni del tempo sono favorevoli ma il viaggio è comunque lunghissimo sul sedile della Ducati. A Gozo sono stati raggiunti da Elena Fucci e suo marito Andrea e tutti insieme hanno inaugurato la nuova terrazza sul tetto mangiando aragoste. Violante era contrarissima alla costruzione della terrazza ed è stato un vero sollievo sapere che le piaceva anche

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Gozo-colazione-con-fichi-d’india-per-Violante

se ancora l’arredamento e soprattutto la scala di accesso sono provvisori. Stacanoviste come sempre Violante e Elena hanno condotto una degustazione dal comune importatore Abraham Said nel suo bellissimo “Vini e Capricci” .
Dopo Gozo Violante e Enrico visiteranno la parte meridionale della Sicilia per festeggiare il compleanno a Taormina godendo il romanticissimo balcone sulla costa che affascina tutti da oltre duemila anni.
Sapere Violante così avventurosa e piena di amici apre il cuore. Da piccolina era paurosa, pigrissima e piuttosto solitaria. Al parco giochi picchiava gli altri bambini e per farle cambiare atteggiamento chiesi aiuto a due mie amiche maestre che l’accolsero due giorni all’asilo l’anno prima di iniziare a frequentarlo.

Cantine aperte 2018 a Montalcino e in Toscana

Cantine aperte 2018 domenica 27 maggio con Violante e Donatella. Vi aspettiamo al Casato Prime Donne di Montalcino con un “tesoro” da scoprire

Cantine aperte 2018 Casato Prime Donne Montalcino

Cantine aperte 2018 Casato Prime Donne Montalcino

CANTINE APERTE IN TOSCANA
Gustiamo il bello della Toscana” questo il tema di Cantine aperte 2018 che chiede alle aziende partecipanti di far scoprire un gioiello nascosto usando il vino come un mecenate del nuovo millennio, cioè come una chiave per apprezzare la cultura della buona tavola ma anche le bellezze artistiche e paesaggistiche di una regione piena di capolavori. Circa 100 cantine da visitare in tutta la Toscana.

CANTINE APERTE AL CASATO PRIME DONNE DI MONTALCINO
Al Casato Prime Donne di Montalcino dove convivono Donatella Cinelli Colombini che 25 anni fa ideò Cantine Aperte e sua figlia Violante attuale presidente regionale del Movimento Turismo del Vino che organizza la giornata dell’enoturismo, l’esperienza creata per i visitatori sarà davvero coinvolgente, divertente e inaspettata. Mostrerà che una fiaba può diventare vino e Cenerentola Orcia DOC si veste con un

Cantine-aperte-2018-Cenerentola-vestita-di-luce

Cantine-aperte-2018-Cenerentola-vestita-di-luce

abito di luce per andare alla festa del principe e farlo innamorare.
Domenica 27 maggio le visite guidate, partiranno ogni mezz’ora dalle 9 alle 18 proponendo una degustazione itinerante di 4 vini accompagnati da musiche e video in mezzo a tini e botti.
Piccole soste anche davanti al calendario del Brunello e alla cornice creata da Alessia Bernardeschi per i selfie di fronte ai vigneti di Sangiovese. Un modo inconsueto e pieno di suggestioni per scoprire il re dei vini di Montalcino – il Brunello- e il vicino territorio della DOC Orcia il vino più bello del mondo, che mostra in anteprima il suo gioiello da scoprire: la lampada di Cenerentola con dentro la magnum di Orcia 2015 della Fattoria del Colle.
Solo 50 esemplari che avranno i nomi dei wine lovers a cui sono destinati. Piccoli capolavori di artigianato d’arte fatti con il rovere dei tonneau da 5 hl in cui ha maturato il vino e una parte centrale in plexiglas decorata da corone principesche che si illuminano con un effetto nuovo e sontuoso ma anche autenticamente toscano. La forma della lampada richiama infatti le più celebri torri del romanico-gotico toscano -quella pendente a Pisa e il campanile di Giotto a Firenze – con il loro finale piatto.

Vita da produttore: cronaca di 3 giorni di-vini

La vita dei produttori di vino pare divertente ma ….. 3 eventi in 3 giorni: Molesini a Cortona, Orcia Doc a San Giovanni d’Asso, Sorsi di Web a Bologna

Molesini-e-Cenerentola

Molesini-e-Cenerentola

Di Donatella Cinelli Colombini

Giovedì 27 ottobre, Cortona. L’Enoteca Molesini organizza una degustazione di Brunello e Doc Orcia Cenerentola. Il vento di tramontana crea un’atmosfera quasi invernale e, quando arrivo, mia figlia Violante ha le mani gelate, ma i clienti sono euforici e sorseggiano i loro calici chiacchierando piacevolmente all’aperto <<sono tutti americani>> mi spiega Marco Molesini <<e da loro bere vino in strada è proibito, per questo qui non ci rinunciano>>. Il successo dell’evento mi lascia basita; siamo a fine stagione e qui è pieno di VIP vestiti semplicemente ma con conti correnti milionari. A cena i 110 posti disponibili nella Locanda del Loggiato sono full booked da giorni e ci sono 50 ospiti in lista di attesa. Il locale è curato nel dettaglio con affreschi sui muri e rose sui tavoli. Ci sentiamo coccolati e quando il tenore comincia a cantare i pezzi d’opera quasi mi commuovo. Molesini è davvero un grandissimo ambasciatore del grande vino italiano nel mondo.

Orcia-Doc-I-produttori-e-i-giornalisti-a-San-Giovanni-d'Asso

Orcia-Doc-I-produttori-e-i-giornalisti-a-San-Giovanni-d’Asso

Back home e il giorno dopo arriva un press tour organizzato dal Movimento del Turismo del Vino della Toscana. Nel castello di San Giovanni d’Asso sede del museo del Tartufo bianco delle Crete senesi la Doc Orcia organizza la degustazione di 11 vini con i produttori che raccontano la propria storia. Violante Presidente di MTV oltre che figlia petulante aveva iniziato a brontolarmi due giorni prima <<11 sono troppi sarà una degustazione mortalmente noiosa>> e io a ripetere <<fidati, si divertiranno>> e infatti i giornalisti rimangono affascinati dalla giovane Doc Orcia rampante e appassionata dove ogni vino è fatto artigianalmente e quindi assume la personalità del produttore.

Amate i burattini o i burattinai? I veri o i falsi?

Il teatro dei burattini visto da dentro con Filippo Accettella e il sogno di Donatella Cinelli Colombini di un teatro dei burattini per le novelle senesi

 

Accettella-teatro-dei-burattini

Accettella-teatro-dei-burattini

Di Donatella Cinelli Colombini

Barataria era l’isola sognata da Sancho Panza lo scudiero di Don Quijote. L’isola che esiste solo nei desideri. Barataria è anche il libro di Filippo Accettella e la chiave che ci fa entrare dietro le quinte del magico mondo del teatro dei burattini.
Tutti abbiamo ricordi di spettacoli di marionette, ma quasi nessuno ha avuto la possibilità di vedere cosa c’è dietro questi attori di legno e stoffa. Filippo Accettella ce lo fa scoprire attraverso pagine autobiografiche e molto pensate, colte e poetiche, leggere e coinvolgenti. E’ la storia della famiglia Accettella e del loro teatro nato in casa, nella povertà dell’immediato dopo guerra, poi divenuto

Accettella-teatro-dei-burattini

Accettella-teatro-dei-burattini

itinerante e

attino è cattivo, tutto di lui ispira cattiveria. Scopriamo che il teatro di figura è un teatro minore perché è importante solo per pochi: i bambini. Teatro minore pieno di giganti e mi viene in mente Paolo Poli e sua sorella.
Già i bambini. E’ impressionante quanto le marionette piacciono ai bambini. Forse perché dialogano con loro, escono dal palcoscenico e diventano reali nei loro sogni e nei loro disegni.
Come tanti genitori anche i miei ricordi delle marionette sono legati a mia figlia Violante.

Assisi quando il medioevo è vicino casa

Spiritualità, grande arte e gioia di stare insieme ad Assisi da San Francesco ma anche transenne e i militari con il mitra per il rischio terrorismo

Violante a Assisi Basilica di San Francesco con transenne antiterrorismo

Violante a Assisi Basilica di San Francesco con transenne antiterrorismo

Di Donatella Cinelli Colombini

La Fattoria del Colle ha la fortuna di essere vicina a molti luoghi bellissimi ma la vita frenetica di questi ultimi anni ci ha tolto il piacere di andarci spesso. Ecco dunque che, da anni, rimandavamo l’escursione a Assisi e siamo partiti – mio marito Carlo Gardini, mia figlia Violante ed io- in pieno inverno proprio quando le basiliche erano presidiate da transenne e militari che perquisivano le borse. Fa un po’ strano questa immagine di guerra nella città della pace ma il rischio terrorismo è reale e quindi apriamo volentieri le borse davanti agli uomini in tuta mimetica e elmetto.

Simone Martini Assisis Basilica di San Francesco

Simone Martini Assisis Basilica di San Francesco

Nonostante il freddo, la città di San Francesco è piena di turisti e di negozi traboccanti di statuine devozionali, rosari, merletti e ceramiche. Questa mercificazione di San Francesco è forse l’unico elemento sgradevole di questa meravigliosa città dove il medioevo si vede in ogni muro, in ogni arco e in ogni scala. Neanche a Siena il passato è stato preservato con altrettanta cura e in ogni minimo particolare. C’è poi un’atmosfera festosa, colorata, che generalmente manca nelle città medioevali. Insomma è un piacere anche camminare fino alla Basilica.

Campai brindiamo con il Brunello in Giappone

Tokyo, due aspetti dello stesso racconto: il mondo del vino superprofessionale e quello del turista curioso che va dove i normali visitatori non vanno 

Di Donatella Cinelli Colombini

IL VINO ITALIANO IN GIAPPONE E LE DIFFICOLTA’ PRATICHE

Tokyo prima sera di donatella e Violante

Tokyo Donatella e Violante con Mitsuyuki Umevawa

Il Giappone è il 6° Paese importatore di vino italiano, ci sono 10.000 ristoranti italiani ma, a differenza di molte nazioni estere, hanno solo personale giapponese e non italiano, sono proprio i cuochi e i sommelier locali che vengono da noi per imparare e poi tornano nella loro terra natale per lavorare. C’è anche una giovane maitre-sommelier che ha lavorato all’Enoteca Pinchiorri e parla perfettamente la nostra lingua.
Io e Violante Gardini siamo in Giappone, per la seconda volta in due anni, perché questo Paese ci piace e vogliamo che diventi uno dei nostri mercati esteri più forti.

cucina giapponese

cucina giapponese

Ma l’avventura giapponese inizia maluccio. Arrivati in treno a Tokyo dall’aeroporto, scopriamo che ci sono 8 Hotel Principe e noi siamo in quello nella zona della movida e delle luci rosse, mamma mia! Ha camere piccolissime e senza armadio per cui dobbiamo tenere tutti vestiti nelle valige chiuse altrimenti non riusciamo ad entrare in bagno. C’è da chiedersi come fanno i giapponesi ad aprire i loro enormi bagagli. L’unica cosa davvero apprezzabile sono i wc con sedile riscaldato e ogni sorta di accessori, compreso la profumazione a spruzzo. Tuttavia l’agenzia che ha organizzato il viaggio riceve tutti i nostri peggiori pensieri.
Con qualche telefonata in Italia, anche il nostro amico importatore Mitsuyuki Umevawa riesce a trovarci, meno male, ma la cena prenotata va in fumo e quindi mangiamo il sushi in un posto nei dintorni.

Pioggia di premi sui vini di Donatella

Highly Recommended per la bibbia inglese del vino Decanter, 5 grappoli per Bibenda , super3 stelle per la Guida Veronelli, 4 bottiglie per l’Espresso

 

Franco Ziliani- Andrea Gori

Franco Ziliani- Andrea Gori

Di Donatella Cinelli Colombini

GUIDE E CAZZOTTI

La stagione delle guide dei vini è in pieno svolgimento con presentazioni, premiazioni, cene … e persino scazzottate. Si perché l’attenzione, quest’anno, si è spostata dai calici al pugno che Franco Ziliani ha piazzato sulla bocca di Andrea Gori durante la festa dello Champagne all’ Hotel Principe di Savoia a Milano. Un imbarbarimento che trovo deprecabile e tutta la mia solidarietà va a Gori. E’ il gossip di questo mite autunno dove, fra i produttori, l’argomento principale è ancora la strepitosa vendemmia appena conclusa.

Nardella e Cerasa Presentazione Guida Toscana di Repubblica

Nardella e Cerasa Presentazione Guida Toscana di Repubblica

GUIDE, GUIDE E ANCORA GUIDE DEI VINI

Ho partecipato solo a una parte delle presentazioni delle guide dei vini 2016 che sono ormai una decina, molte più della Francia e di qualunque altra nazione produttrice di vino. Partecipare a tutte è impossibile e quindi ci siamo divisi i compiti con l’amica Marzia Morganti e mia figlia Violante anche se la dinamica Cinellicolombini Jr a volte non si sveglia e dunque ha padellato la presentazione della bellissima Guida dei Ristoranti della Toscana 2016 di Repubblica, per la prima volta curata da Giuseppe Cerasa, un giornalista con la G maiuscola che sta trasformando i libri di turismo goloso. Ci sono le cantine, il ristorante e l’agriturismo della Fattoria del Colle. Che si vuole di più!  Le mie cantine sono anche fra le 200 selezionate da Luciano Ferraro e dal super sommelier Luca Gardini nella guida Vignaioli e Vini d’Italia 2016. Si tratta di una selezione ristrettissima rispetto alle migliaia di aziende italiane ed esserci mi riempie di orgoglio.