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WINE DESTINATION FATTORIA DEL COLLE DI TREQUANDA

5 WINERY TOURS PER TURISTI E FAMIGLIE, PER APPASSIONATI E PER AMANTI DEL VINO ESIGENTISSIMI. ECCO 5 PROPOSTE 2024 PER LE CANTINE DELLA FATTORIA DEL COLLE

 

winery tours Toscana Fattoria del Colle

winery tours Toscana Fattoria del Colle

La Fattoria del Colle costruita nel 1592 dagli antenati di Donatella Cinelli Colombini oggi è trasformata in una destinazione turistica con ville, appartamenti e camere, 3 piscine, ristorante, sala banchetti, scuola di cucina, zona benessere, parchi e ovviamente vigneti e cantina. Un luogo dove il vino è protagonista del paesaggio, dei pasti, delle attività didattiche e ricreative. Le proposte 2024 per i turisti del vino sono 5 tagliate su misura per soddisfare target e interessi diversi. Per maggiori informazioni e per prenotare vai al sito.

 

PICCOLO BRUNCH SUPER TOSCANO

Per turisti e le famiglie- PICCOLO BRUNCH SUPER TOSCANO tour fotografico nei luoghi più belli, visita delle cantine e assaggio di 4 formaggi toscani con 4 vini a base di Sangiovese re del vigneto toscano. Chianti Superiore, Supertuscan Il Drago e le 8 colombe, Cenerentola Doc Orcia e Brunello di Montalcino. Una guida esperta aiuterà i partecipanti a scoprire i piaceri antichi di un abbinamento vino-formaggio con 2000 anni di storia.

Calici di stelle 2023 con amici a 4 zampe

Agosto di-vino nelle cantine di Donatella Cinelli di Montalcino e Trequanda, due appuntamenti diversi per celebrare l’edizione 2024 di Calici di stelle Dog-Friendly

 

 

 

Il tradizionale appuntamento d’agosto con il grande vino, quest’anno è specificatamente dedicato ai wine lovers con cane.

Gli appuntamenti di Calici di stelle 2023 in compagnia dei vostri amici a 4 zampe

Gli appuntamenti di Calici di stelle 2023 in compagnia dei vostri amici a 4 zampe

Al Casato Prime Donne di Montalcino, cantina celebrata pr l’eccellenza delle sue bottiglie ma anche per essere la prima in Italia con un organico di sole donne, l’accoglienza turistica è molto curata e diversa da ogni altra.
Gli appuntamenti di Calici di Stelle sono due, sempre di sabato il 5 e il 12 agosto con inizio alle ore 16,30 sul tema “Vino e Musica con gli amici a 4 zampe”
COSTO: 34,5€ necessaria la prenotazione a 0577 849421 -3455495154, casato@cinellicolombini.it minimo 6 partecipanti

VINO E MUSICA NEI VIGNETI DEL BRUNELLO CON GLI AMICI A 4 ZAMPE

Il programma dura un paio d’ore e prevede una degustazione itinerante di 4 vini abbinati a 4 brani musicali selezionati appositamente da Igor Vazzaz, musicista e sommelier. Accoglienza anche per i cani con ciotola e croccantini.
Eccezionalmente i 4 vini – Chianti Superiore, Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino e Vin Santo – saranno accompagnati da piccoli abbinamenti con cibi tipici come salsiccia secca, cacio pecorino e dolci senesi.

VACANZE IN FATTORIA IN TOSCANA

Per riposarsi, abbronzarsi ma anche per scoprire capolavori d’arte, fare sport in mezzo a panorami mozzafiato, vedere dove nasce il Brunello e l’olio evo

 

vacanze in Toscana Agriturismo Fattoria del Colle piscina piccola

vacanze in Toscana Agriturismo Fattoria del Colle piscina piccola

Fino a cinquant’anni fa la chiamavano “villeggiatura” ed era un periodo di svago e riposo che durava oltre un mese.
Oggi parliamo di short break di 3 giorni o una settimana perché il nostro stile di vita ci costringe alla fretta anche nei momenti di vacanza.  Ma il bisogno di rigenerarsi è ancora più forte di prima. Per uscire dalla vita di tutti i giorni dal logoramento dello stress ecco una vera fattoria toscana come quella del Colle, rimasta intatta per oltre 4 secoli e circondata da un paesaggio meraviglioso e culture BIO per olio, vino e cereali.

FATTORIA DEL COLLE UN PICCOLO BORGO ANTICO MIRACOLOSAMENTE INTATTO DOVE TRASCORRERE LE VACANZE

Appartamenti e camere con bagno che sembrano la casa dei nonni toscani e uniscono il confort dei divani moderni all’intimità di autentici mobili antichi. Ci sono 3 piscine, ristorante e sala banchetti, zona per il benessere naturale con sauna, bagno turco, vasca per il bagno nel vino, saletta per i massaggi di coppia. E poi 3 parchi attrezzati con illuminazione notturna, 4 percorsi di trekking, un safari fotografico, soprattutto un programma settimanale con almeno una esperienza ogni giorno: lezione di pinci (pasta fresca senese), degustazione di extravergine di diversi cultivar, tiro con l’arco nel bosco, visite guidate con degustazione nelle cantine del Brunello e del Chianti-Doc Orcia.

ANTEPRIME DI TOSCANA 2023 E NEWS ENOTURISTICHE

Anteprime di Toscana 2023 col botto: Assessore Stefania Saccardi illustra i dati record del business enoico 2022 e Roberta Garibaldi i successi enoturistici

 

Anteprima Toscana 2023

Anteprima Toscana 2023

di Donatella Cinelli Colombini

 

LA FOTOGRAFIA DELLA TOSCANA DEL VINO 2022

Toscana: 11 DOCG, 41 DOC, 6 IGT e 58 indicazioni geografiche, in pratica il 95 % del vigneto regionale ha un carattere territoriale. 2,1 milioni di hl e 1,2 miliardi di Euro la Toscana rappresenta rispettivamente l’8% del volume e l’11% del valore nazionale di vini DOP.
Il 2022 è stato quindi un anno magico per i vini toscani di cui l’Assessore all’Agricoltura e Vicepresidente della Toscana Stefania Saccardi va giustamente fiera, come del dato sul vigneto BIO che è ormai il 40% del totale regionale e cresce costantemente.
L’export di vino toscano tocca i 690 milioni di Euro, + 7% sul 2021 nonostante un calo dei volumi del 3%. I principali partners sono USA e Canada che da soli assorbono il 38% del valore. Sorprendente crescita del 31% delle esportazioni in Francia.

WINERY TOURS 2023

Turismo in cantina 2023: sempre più tecnologica nei contatti e sempre più territorialità nelle esperienze che iniziano a segmentarsi per prezzo e target

 

esperienze-in-cantina-toscana-creare-il-proprio-vino-Fattoria-del-Colle

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Arrivano le proposte di turismo in cantina 2023 frutto di uno scenario enoturistico in velocissima evoluzione.

 

NOVITA’ DEL TURISMO DEL VINO 2023 CAMBIANO I TURISTI E LE ESPERIENZE

Niente è come prima del covid, neanche i turisti. Nelle cantine italiane arrivano almeno 4 tipi di visitatori: i turisti del vino classici, cioè i veri appassionati del nettare di Bacco, il gruppo maggioritario, che cerca svago in una natura incontaminata, gli altospendenti, soprattutto esteri, che chiedono momenti esclusivi e infine i talebani del “dei vini senza mani”, ultra-famosi o con altre caratteristiche estreme.

 

 

 

 

 

 

Altro elemento nuovo è il sorpasso delle esperienze sul vino: la cantina che riesce a promuovere bene una proposta enoturistica davvero eccezionale vince sul prestigio del vino, anzi lo potenzia in modo enorme. Per questo il numero, la dimensione e la spettacolarizzazione delle nuove cantine turistiche cresce tantissimo con effetti hollywoodiani e spesso lontani dalla cultura del luogo.

Tuttavia, vince ancora il piccolo, vero e diverso per cui, anche se sembra un paradosso, le cantine “vecchio stile” hanno più appeal che in passato.

A LEZIONE DI MARKETING DALL’UNIVERSITA’ DELL’OREGON

Come dei giovani studenti di marketing dell’Oregon possono svecchiare il marketing e la comunicazione di una cantina super tradizionalista toscana

 

Università-dell'Oregon-lezione-di-marketing

Università-dell’Oregon-lezione-di-marketing

Di Donatella Cinelli Colombini

Tutto era iniziato all’inizio di maggio, con la richiesta di una visita guidata con degustazione alle mie due cantine del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle nella Doc Orcia. Si trattava di ricevere gli studenti dell’Università dell’Oregon come avevo fatto prima del Covid ma questa volta i giovani sarebbero stati divisi in gruppi e ciascuno di essi doveva creare un progetto di marketing su uno specifico vino.

 

VISITA DEGLI STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ DELL’OREGON ALLE CANTINE

Finalmente il 30 giugno gli studenti arrivano. Sono educati e attenti e non guardano continuamente il telefonino come fanno i nostri.

Vigne di Brunello nell’estate più calda della storia

Le vigne di Sangiovese hanno sopportato stoicamente il caldo e la sete, alleviata dalle piogge di luglio. E’ prevista una vendemmia anticipata e scarsa

 

sangiovese-invaiatura-6-agosto-2022-vigneti-Fattoria-del-Colle-Toscana

sangiovese-invaiatura-6-agosto-2022-vigneti-Fattoria-del-Colle-Toscana

di Donatella Cinelli Colombini

Il termometro è stato inventato da Galileo Galilei nel 1607 e poco per volta, l’uomo ha misurato e registrato le temperature. Dei dati certi esistono dall’inizio dell’Ottocento e mai c’era stato un anno più caldo del 2022. Quello che stiamo vivendo ha battuto tutti i records. Anche se confrontato con gli ultimi caldissimi, trent’anni il 2022 mostra un grado in più e la metà delle piogge rispetto alla media.
Il 6 agosto è stata la punta, l’Italia è un altoforno: la temperatura massima di Firenze è 37°C quella de Il Cairo 33°C. In realtà le centraline dei vigneti del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle nella Doc Orcia segnano 38°C.
Le vigne stanno sorprendentemente bene, specialmente alla Fattoria del Colle dove, negli ultimi due mesi sono caduti 70 mm di pioggia mentre a Montalcino le precipitazioni sono iniziate a luglio per un totale di 45mm. Detto così sembra un valore quasi normale ma è la siccità dei mesi precedenti che non è normale e ha fatto abbassare il Po fino a renderlo traversabile a piedi, dall’Emilia Romagna alla Lombardia, come fosse un torrente.

 

I vitigni femmina e vini maschi di Daniele Cernilli

E’ un gioco ma fino a un certo punto: la vite, la vigna, l’uva, la barbatella sono sostantivi femminili ma il vino è maschio come gran parte delle denominazioni

 

di Donatella Cinelli Colombini

Vigneto Prosecco

Vigneto Glera-per-il-Prosecco

Oggi il 55% dei consumatori abituali di vino italiani sono donne. Il gentil sesso è maggioritario fra chi prenota visite in cantina …. ma il vino ha un connotato maschile perché, per 8.000 anni è stato prodotto e bevuto da uomini.
Daniele Cernilli- Doctor Wine con l’ironia colta che lo contraddistingue parte da qui per un ragionamento semiserio ma molto intrigante <<La grammatica a volte fa brutti scherzi. Siamo abituati a pensare al vino come a qualcosa al maschile, “il” Barolo, “il” Brunello, “il” Taurasi, ma esistono vitigni e vini declinati al femminile e chissà che questo non coincida con le loro caratteristiche…>>

 

VITIGNI FEMMINA E VINI MASCHI UN INTRICO DI GENERE CHE FORSE SVELA QUALCOSA

L’esame “di genere” delle denominazioni, per me, parte dalla Doc Orcia decisamente femmina perché <<il vino più bello del mondo>> nasce su colline dai profili sinuosi. Si tratta dei panorami più sexy e più simili a un corpo di donna che la Toscana e forse l’Italia possiede.

Il vino è ancora il locomotore del turismo enogastronomico

Roberta Garibaldi Amministratore Delegato di ENIT e il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2022 << Resiliente, attraente e sempre più bio>>

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Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano redatto da Roberta Garibaldi

di Donatella Cinelli Colombini

Roberta Garibaldi Professore all’Università di Bergamo, e massimo esperto italiano di enogastronomia è anche, dall’ottobre scorso, alla guida di ENIT Agenzia Nazionale del Turismo. Questo fa sperare in un cambio di strategia nella promozione della destinazione Italia con un maggior peso dell’attrattore agroalimentare. Il restyling del sito Italia.it con più immagini, più esperienzialità, più destinazioni enogastronomiche è un primo passo molto importante in questa direzione.

Il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano redatto da Roberta Garibaldi, è uno strumento prezioso di osservazione e fornisce ogni anno le novità e le evoluzioni dell’offerta. Leggerlo è utile per enti e imprese che vogliono usare l’enogastronomia anche per produrre reddito turistico <<puntando su sostenibilità, innovazione ed esperienzialità>>.
Ecco i 10 trend del Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2022. Si tratta solo di qualche appunto ma vi suggerisco di andare a leggerlo tutto sul sito di Roberta Garibaldi

Il sommelier post covid e i concorsi

Curare gli abbinamenti e generare profitti, i 2 must dei nuovi Sommelier alle prese con la ristorazione italiana in crisi e guardando ad un podio mondiale

 

Paolo-Basso-campione-del-mondo-sommelier-al-Casato-Prime-Donne

Paolo-Basso-campione-del-mondo-sommelier-al-Casato-Prime-Donne

di Donatella Cinelli Colombini

Negli ultimi 20 anni, i Sommelier, hanno avuto una crescita esponenziale. In Italia, il titolo è aperto anche a non professionisti e questo ha chiuso loro le porte dei concorsi mondiali ma ha diffuso la cultura del vino nel nostro Paese. Avvocati, medici, ingegneri espongono con orgoglio il loro certificato AIS, FISAR, FIS, ONAV … accanto al diploma di laurea.
I corsi si sono diffusi in ogni parte d’Italia e moltissimi ristoranti, enoteche, cantine hanno almeno un sommelier nel loro organico. Eppure nel periodo Covid i Sommelier sono stati fra i professionisti più colpiti. Il lockdown e successivamente le aperture a singhiozzo, causate dalle ondate infettive, hanno fatto strage degli addetti al vino nonostante le bottiglie costituiscano dal 30 al 50% delle entrate dei ristoranti.
I sommelier sono apparsi come “costi da tagliare” invece che <<un elemento che gestisce un prodotto che può generare profitto>> come scrive Paolo Basso, uno dei più celebri sommelier del mondo, oltre che docente al Glion Institute of Higher Education. Grave errore <<gli chef spesso non si rendono conto che un piatto può essere annientato semplicemente perché è abbinato al vino sbagliato>>.

 

Donatella mette in pratica il nuovo turismo del vino

Donatella Cinelli Colombini, di nuovo innovatrice, propone esperienze col vino “su misura” per soddisfare i diversi tipi di turisti del vino post covid

 

I TURISTI DEL VINO NON SONO TUTTI UGUALI E NON HANNO TUTTI GLI STESSI DESIDERI

Donatella Cinelli Colombini che, ha inventato la giornata Cantine Aperte e insegna wine hospitality nei master, sa anche che i turisti del vino sono un piccolo esercito composto da persone con profili e attese diverse: ci sono quelli solo incuriositi, i veri appassionati e i Brunello lovers, ci sono gli incontentabili desiderosi di esclusività straordinarie, ma c’è anche ci vuole trascorrere il suo tempo libero imparando in modo giocoso. I turisti del vino sono cambiati rispetto al 2019, quando nessuno conosceva il Covid, e soprattutto desiderano cose diverse. Oggi, chi arriva nei territori del vino, è un cacciatore di emozioni che vuole immergersi in una campagna senza pesticidi, coltivata da chi è appassionato, tradizionalista ma anche disposto a condividere.

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Turismo-del-vino-2022- Casato-Prime-Donne-Montalcino

<< A questa moltitudine diversificata la stragrande maggioranza delle cantine italiane propone un solo tipo di esperienza: visita fra tini e botti con spiegazione dei processi produttivi e degustazione>> dice Donatella <<Questo è sbagliato>>.

 

DALLA TEORIA ALLA PRATICA: 4 ESPERIENZE PER I TURISTI DEL BRUNELLO

Ecco che la Cinelli Colombini passa dalla teoria alla pratica e invece di limitarsi a scrivere manuali sull’accoglienza enoturistica, ha deciso di dare l’esempio progettando 8 esperienze per i visitatori nelle sue cantine del Casato Prime Donne nel Brunello e della Fattoria del Colle nel Chianti e nella Doc Orcia. Molte delle degustazioni sono accompagnate da piccoli assaggi di “cacio” pecorino, olio extravergine di fattoria e pane toscano sciapo, cioè senza sale.
4 proposte per chi arriva a Montalcino spinto da curiosità diverse: alcuni sanno poco o niente di vino e conoscono il Brunello quasi solo per sentito dire. In questo caso c’è un’esperienza più semplice e a prezzo più basso. Poi ci sono due proposte per i wine lovers sempre alla ricerca di nuove emozioni e nuove conoscenze sul Brunello: la prima più incentrata sull’assaggio -dalla botte fino alle grandi annate- la seconda più inconsueta è stata studiata dal Sommelier musicista Igor Vazzaz, un assaggio itinerante associato alla musica. Infine c’è qualcosa di davvero unico a cui Donatella ha deciso di partecipare personalmente. Prevede l’assaggio del suo Brunello più esclusivo in edizione limitata, accompagnato da formaggi vincitori di premi internazionali.

 

Leone Rosso 2019 Doc Orcia

Leone Rosso 2019 Doc Orcia 5 stelle con Sangiovese e Merlot in una piccola ed esclusiva produzione nata nei vigneti, vinificata e maturata alla Fattoria del Colle

 

Leone-Rosso-Doc-Orcia-2019-Fattoria-del-Colle-Donatella-Cinelli Colombini

Leone-Rosso-Doc-Orcia-2019-Fattoria-del-Colle-Donatella-Cinelli Colombini

Il vino Leone Rosso Doc Orcia è dedicato agli antenati di Donatella Cinelli Colombini che costruirono la Fattoria del Colle nel 1592 e avevano un leone rampante nel loro stemma. Le uve per il Leone Rosso Doc Orcia nascono proprio nei vigneti della fattoria.

 

UN LEONE ROSSO SIMBOLO DEGLI ANTENATI CHE FONDARONO LA FATTORIA NEL 1592

Si tratta della famiglia Socini o Sozzini composta da giuristi e filosofi. Due di loro – Lelio (1525-1562) e Fausto (1539-1604)- sono passati alla storia per aver ricoperto un ruolo di rilievo fra i liberi pensatori europei che dettero vita al protestantesimo.
Fu proprio la loro opposizione alla Chiesa che portò la famiglia alla rovina e la Fattoria del Colle ad essere confiscata. La proprietà fu riacquistata dal bisnonno di Donatella, l’Ingegner Livio Socini intorno al 1919 che la comprò, quasi per caso, da un fallimento. Quando la visitò egli si accorse che nella cappella e nella villa del Colle c’erano i suoi stemmi identici e capì che il destino aveva rimesso nelle sue mani, dopo 400 anni, la fattoria fondata dal suo antenato Claudio Socini.

Vendemmia-2019-Fattoria-del-Colle-Toscana

Vendemmia-2019-Fattoria-del-Colle-Toscana

Un filo misterioso con il passato che anche Donatella Cinelli Colombini ha sentito quando suo padre Fausto le donò la Fattoria del Colle nel 1998.

 

LEONE ROSSO DOC ORCIA 2019

Quella del 2019 è una vendemmia memorabile. Classificata 5 stelle per la perfetta qualità dell’uva: grappoli piccoli, acini piccoli, maturi e sani. Una impressionante quantità di sostanze nobili che, dalle bucce dell’uva, sono andate nel mosto colorandolo in poche ore e che poi sono state estratte attraverso una macerazione più lunga del solito.

 

DOC ORCIA IL VINO PIU’ BELLO DEL MONDO

La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 nelle colline che si trovano in mezzo ai territori del Brunello e del Vino Nobile. Un’area bellissima della Toscana meridionale, per gran parte iscritta, dal 2004, nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco proprio per il paesaggio agricolo preservato nei secoli.
Per questo la Doc Orcia viene definita “vino più bello del mondo”.
Così come la vicinanza due grandissime DOCG – Nobile e Brunello – ha spinto i produttori Orcia a crescere qualitativamente molto in fretta e crearsi un’identità distintiva nei confronti dei milioni di turisti ed escursionisti, soprattutto esteri, che arrivano in zona attratti dalla bellezza dei luoghi e la bontà dei vini.

 

I BICCHIERI DA BRUNELLO SBAGLIATI E GIUSTI

I bicchieri da vino sicuramente sbagliati sono incisi, colorati o senza stelo. Quelli giusti sono calici in cristallo ma sulla loro forma le opinioni divergono

 

di Donatella Cinelli Colombini

Ci sono degli elementi certi: il bicchiere da vino non deve essere colorato o avere dei disegni sulla coppa. Trovo sbagliata l’abitudine a incidere stemmi, loghi o scritte celebrative su quella parte del bicchiere sia perché impedisce il corretto apprezzamento del vino, sia perché rende imbarazzante l’uso in tavola di quei calici da parte dei clienti che li hanno ricevuti in dono.

 

I BICCHIERI DA VINO SICURAMENTE SBAGLIATI

Quindi sconsiglio, agli organizzatori di eventi o alle cantine, di puntare su questo genere di oggetti per scopi promozionali a meno che non ci sia una strategia precisa. Per esempio il consorzio Doc Orcia ha finanziato dei bicchieri da vino distribuendoli nei ristoranti e nei wine bar del suo territorio di produzione.

Bicchiere-da-vino-una-tipologia-oppure tate

Bicchiere-da-vino-una-tipologia-oppure tate

Su ogni calice c’è la scritta <<sei nel territorio dell’Orcia, il vino più bello del mondo, bevilo>>. Un esplicito invito a completare la propria esperienza turistica con l’assaggio dei rossi nati nello stesso luogo.
Altro elemento sicuramente sbagliato è l’incisione. I bicchieri di cristallo finemente intagliati sono belli da vedere ma intralciano l’apprezzamento del vino. Purtroppo le cristalliere sono piene di preziosi bicchieri del genere. Anch’io ho ancora quelli che mi furono regalati per il matrimonio e che non ho mai usato. Nessuno li mette in tavola e quindi non si rompono e ingombreranno in eterno gli armadi di casa. C’è da sperare che vengano inventate creme, cocktail o altri sistemi adatti per loro.

 

I CARATTERI FONDAMENTALI DEL BICCHIERE DA VINO

Il cristallo da vino deve essere un calice bianco trasparente, liscio, sottile e abbastanza elastico. I cristalli di 40 anni fa erano talmente rigidi da diventare rasoi quando si rompevano durante l’asciugatura, cosa che succedeva spesso. Anche mio marito ha i segni di un bicchiere e dei punti per ricucire il taglio sulla mano sinistra. A quel tempo il numero dei bicchieri che si rompevano, nello stelo oppure sui bordi della coppa, era altissimo. Solo più recentemente le cristallerie hanno inventato degli impasti capaci di combinare elasticità e brillantezza dei materiali. Inoltre la forma delle coppe si è modificata. Era tondeggiante oppure somigliava al bicchiere da Cognac con i bordi superiori in fuori. Oggi la stragrande maggioranza dei calici ha la silhouette di un grande boccio di tulipano con i lati dritti o leggermente curvi che fanno scivolare dolcemente il vino in bocca invitando a bere a piccoli sorsi.