Toscana Tag

IL NATALE DELLE DONNE DEL VINO TOSCANE

UNA FESTA DEGLI AUGURI ALL’INSEGNA DELLA CULTURA AL FEMMINILE PER LE DONNE DEL VINO DELLA TOSCANA ALLA MOSTRA NELLA BANCA D’ITALIA E POI ALL’OSTERIA CIBREO

 

 

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Un programma nato quasi per caso e poi divenuto sempre più ricco fino a trasformarsi in un appuntamento capace di aprire la mente e sorprendere, concluso alla Trattoria Cibreo che ha messo in tavola un antipasto con budino di yogurt e curcuma, sformatino di ricotta alle erbe, patè del Cibrèo, i nostri sott’oli, prosciutto crudo di Sauris, vitello tonnato, baccalà mantecato e poi i primi piatti. Il tutto accompagnato dai rossi giovani delle Donne del Vino.

NOVITA’ ALLA FATTORIA DEL COLLE

Camera dei Vignaioli, restauro della piscina panoramica, cielo stellato per le cene di nozze … tante piccole cose per aggiungere fascino alla Fattoria del Colle

 

Piscina panoramica dopo il restauro, Fattoria del Colle

Piscina panoramica dopo il restauro, Fattoria del Colle

Di Donatella Cinelli Colombini

Per la verità la Fattoria del Colle di Trequanda, nella campagna della Toscana più bella, piace perché non cambia, perché chi torna dopo vent’anni ritrova i suoi ricordi. Tuttavia gli aggiornamenti sono indispensabili per mantenere in vita un piccolo borgo con quattrocento anni di storia. Ed ecco le novità 2023.

 

CAMERA DEI VIGNAIOLI

La camera dei Vignaioli si trova a piano terra nell’edificio anticamente chiamato Podere Ginestreto e costruito oltre duecento anni fa. Esternamente ha due grandi archi in mattoni sulla stradina che traversa la Fattoria del Colle ed ora è usata per sedere all’aperto. Presumibilmente nel passato era una stalla oppure un magazzino per carri, aratri e altri attrezzi agricoli. Più recentemente è stata usata come mensa per i vignaioli che coltivano le cose più preziose della fattoria: le viti di Sangiovese. Per questo si chiama camera dei Vignaioli. E’ arredata con un divanetto, un cassettone e un armadio, oggetti antichi e autentici che danno un sapore di vissuto a questa camera restaurata nel 2023 e dotata di aria condizionata e WiFi. Come è ben noto, la Toscana tutela gli edifici e i paesaggi storici. Per questo il restauro della camera dei vignaioli è stato un vero rompicapo e solo dopo molti tentativi è arrivato il progetto definitivo. Uno degli archi è stato ridotto (l’altro era già stato tamponato in passato) usando dei mattoni antichi e questo ha permesso di creare un ingresso per la camera e il bagno. Il risultato sembra trendy con la cabina doccia divisa dal bagno, ma, in realtà, deriva dalla necessità di rispettare i volumi esistenti.

OFFERTA: UNA CELEBRAZIONE DELL’ANNATA 2016

Specialmente per gli amici del Club di Donatella un’opportunità da non perdere. Acquistare in una volta due dei vini premium del Casato Prime Donne, della stessa annata, e giudicata a 5 stelle

 

Offerta-di-maggio-Casato-Prime-Donne-Donatella-Cinelli-Colombini

Offerta-di-maggio-Casato-Prime-Donne-Donatella-Cinelli-Colombini

L’annata 2016 è <<la migliore annata di una intera generazione>>. A dirlo è Bruce Sanderson, senior editor di Wine Spectator, prestigiosa rivista americana del settore. Secondo Bruce i Brunello del 2016 sono i vini più interessanti dagli anni Novanta.

Questa annata di Brunello è stata anche detta l’annata delle meraviglie, di veri e propri capolavori destinati a fare la storia della denominazione, un motivo in più per accaparrarsi e custodire più bottiglie possibili di questa annata, per goderne oggi come fra 20 anni.

 

3 bottiglie Brunello Prime Donne 2016

3 bottiglie Brunello Riserva 2016

2 pompette vacuum per potersi godere la bottiglia anche qualche giorno dopo

 

OFFERTA: LEONE ROSSO 2019 DOC ORCIA 5 STELLE

Per gli amici del Club di Donatella un’opportunità unica. Personalizzare tre delle dodici bottiglie di Leone Rosso Orcia DOC acquistate per poterle donare ad amici con un’etichetta speciale

 

Donatella-e-Violante-Cinelli-Colombini-presentano-il-Leone-Rosso-DOC-Orcia-2019

Donatella-e-Violante-Cinelli-Colombini-presentano-il-Leone-Rosso-DOC-Orcia-2019

Vi presentiamo l’annata 2019, classificata 5 stelle, di questo vino Doc Orcia che proviene da una piccola ed esclusiva produzione nata nei vigneti, vinificata e maturata in botte alla Fattoria del Colle, in Toscana. Nasce sulle colline alte 400 metri sul mare vicino a Montalcino, Montepulciano e Cortona.

Il Leone Rosso Doc Orcia è un vino molto versatile che può accompagnare l’intero pasto. E’ particolarmente adatto anche per accompagnare salumi e formaggi giovani. Si adatta bene a cibi intensi e anche piccanti.

In esclusiva per voi 3 bottiglie con 3 etichette da personalizzare per celebrare un caro amico oppure una ricorrenza. Per esempio se Francesco vi invita al suo compleanno, voi potete portare una bottiglia con l’etichetta ad-hoc.

12 bottiglie di Leone Rosso Orcia DOC 2019

3 etichette personalizzabili

3 shopper con logo

 

IL SANGIOVESE CON IL MERLOT PER UN BLEND DI ELEGANZA E MORBIDEZZA

Questo vino contiene uve di Sangiovese e Merlot per un risultato di eleganza tipicamente toscana e morbidezza setosa. Molto apprezzato per la sua bevibilità dai wine lover e dai wine critics di Wine Spectator, James Suckling e Wine Enthusiast che, negli ultimi anni, hanno dato ottimi giudizi di 90/100 e anche più alti.

 

Alcol nel vino: quanto è aumentato

A Bordeaux il grado alcolico è salito di più. Quasi stabile la Borgogna mentre in California, Piemonte e Toscana la crescita dell’inizio del Duemila si è fermata

 

Screaming Eagle-CULT-wine-californiano

Screaming Eagle-CULT-wine-californiano-come-è-cambiato-il-grado-alcolico-del-vino

Di Donatella Cinelli Colombini

Liv-Ex, il portale inglese che fornisce le quotazioni e vende i vini della fascia più alta del mercato, ha un portafoglio di dati senza eguali sulle eccellenze enoiche di tutto il mondo. Si tratta dei brand o delle cantine che tracciano la rotta per l’intero universo enoico. Essi permettono di fotografare quello che è avvenuto negli ultimi 30 anni e forse persino di prevedere cosa avverrà in futuro, visto che il campione esaminato è quello dei capofila in Bordeaux, Borgogna, Toscana, Piemonte e California.

 

QUANTO, DOVE E QUANDO IL GRADO ALCOLICO DEI VINI E’ AUMENTATO

Liv.Ex ha catalogato 35.000 bottiglie anche sulla base della gradazione e gli esiti sono stati commentati da WineNews.
Sull’innalzamento del grado alcolico ci sono conferme ma anche grosse sorprese. Infatti la scelta di portainnesti più fittonanti, la gestione della chioma delle viti, la quantità d’uva prodotta da ogni pianta, la coltivazione del suolo … così come i tempi di raccolta, possono aiutare a trovare un nuovo equilibrio nei vigneti e moderare la crescita dell’alcol nel vino.
Ma c’è chi c’è riuscito e chi no!

 

Borgogna

Borgogna-pochissime-variazioni-nel-grado-alcolico-dei-vini

I VINI DI BORDEAUX REGISTRANO I MAGGIORI AUMENTI DI GRADAZIONE E QUELLI DI BORGOGNA I MINIMI

Per quanto riguarda i rossi di Bordeaux è visibile una crescita delle gradazioni alcoliche da una media di 12,8 degli anni Novanta ai 13,4 nel primo decennio del Duemila, fino ai 13,7 gradi del periodo 2010-2020. A conti fatti a Bordeaux la crescita in trent’anni è di circa un grado e mezzo d’alcol. E’ la più alta di tutte.
Ha fatto molto meglio la Borgogna, dove nello stesso arco di 30 anni, la percentuale d’alcol non è salita. Era poco sopra i 13°Vol alla fine del Novecento e all’inizio del terzo millennio è leggermente scesa.

 

IN PIEMONTE E TOSCANA L’ALCOL CRESCE SOLO DI MEZZO GRADO

Il Piemonte è partito da 13,9 poi è salito a 14,3% d’alcol nel primo decennio del Duemila e fortunatamente si è poi stabilizzato.

ENOTURISMO COVID SENZA VISITE IN CANTINA

Alleanza fra imprese e istituzioni per rilanciare l’enoturismo, mentre le visite alle cantine offriranno solo assaggi all’aperto e  trekking nei vigneti

 

Antinori-cantina-del Chianti Classico-bariccaia

Antinori Cantina del Chianti Classico – Bariccaia

di Donatella Cinelli Colombini

SERVE UN’ALLEANZA FRA IMPRESE E ISTITUZIONI PER RILANCIARE L’ENOTURISMO

Sostituire velocemente il turismo straniero diretto ai territori del vino con visitatori italiani richiede uno sforzo congiunto di istituzioni e imprese.
Rimettere in funzione l’attrattore turistico costituito dal vino significa far ripartire una grossa fetta dei flussi diretti alle zone interne dell’Italia. Un’operazione complessa che richiede l’impegno delle cantine nel riorganizzare la propria offerta; ma insieme ha bisogno delle istituzioni perché attivino azioni di comunicazione di notevoli dimensioni e facciano un miglior utilizzo di network già esistenti.
Potrebbe essere strategica la comunicazione attraverso la radio televisione pubblica: Decanter Radio2, Eat Parade TG2, LineaVerde RAI1 …. Per proporre i territori del vino come destinazioni turistiche alternative, meno affollate e più salutari perché capaci di offrire scenari naturali e sport all’aria aperta.

Capezzana-cantina

Capezzana Cantina

Altrettanto importante sarebbe la riorganizzazione della proposta enogastronomica all’interno del portale Italia.it di ENIT, dove l’offerta enogastronomica è davvero misera. Servirebbe che esso si collegasse a database capaci di offrire proposte di viaggio attrattive come quelle presenti nei siti turistici di alcune Amministrazioni regionali, del Movimento Turismo del vino e delle sue associazioni regionali come quella toscana.
Da non sottovalutare la possibilità di accordi con i grandi portali del turismo come Expedia, TripAdvisor, Booking, ….. e anche con i sistemi di navigazione e georeferenziazione, affinchè l’offerta enogastronomica sia più visibile e abbia un’accessibilità più immediata.

 

Sommelier e enoturismo un matrimonio d’amore

Il Presidente dei Sommelier AIS Maietta ha dedicato al turismo la giornata nazionale 2019 della Cultura del vino e dell’olio aprendo nuovi orizzonti professionali 

Di Donatella Cinelli Colombini

Giornata-dei-Sommeier-al-Castello-di-Brolio

Giornata-dei-Sommeier-al-Castello-di-Brolio

Io ho partecipato alla giornata dei Sommelier in Toscana, al Castello di Brolio, rinunciando all’invito in Sicilia del mio amico Camillo Privitera e all’inaugurazione delle nuove sale di Vini e Capricci a Gozo-Malta. La data era la stessa e i Sommelier toscani mi avevano “prenotata” per primi.
L’argomento era ghiotto per me: sommelier e turismo.
Il momento per fare il punto sul turismo del vino e sulle sue prospettive, davanti a un centinaio di “narratori del vino” ai delegati provinciali AIS e ai responsabili della Regione Toscana.

TURISMO DEL VINO FRA OPPORTUNITA’ E SALVAGUARDIA

Francesco-Ricasoli-Castello-di-Brolio-giornata-dei-Sommelier-2019

Francesco-Ricasoli-Castello-di-Brolio-giornata-dei-Sommelier-2019

Il turismo del vino nasce in Italia il 9 maggio 1993, una domenica in cui 100 cantine della Toscana decisero di aprire le porte, tutte insieme, ai visitatori. Oggi è un comparto con un business di 2,5-3,5 miliardi di Euro che comprende vendita di bottiglie, visite, degustazioni, pasti, pernottamenti, winery tours …. A queste attività si aggiunge un indotto enorme e diversificato: dal benzinaio, all’arredo dei punti vendita, alla lavanderia e al fioraio, al notaio, ai matrimoni…. La Toscana è tuttora in posizione leader ma, non è il caso di dormire sugli allori, perché il successo turistico va riconquistato anno per anno, mese per mese. Il turista è un amante infedele, sempre alla ricerca di nuove destinazioni e quindi bisogna sempre proporre qualcosa di nuovo, interessante ma vero. Si vero perché la falsificazione è la vera malattia causata dal successo turismo che porta le destination alla massificazione e poi al

declino. L’antidoto è la professionalizzazione degli addetti e la regolazione dei flussi, puntando più sulla qualità che sulla quantità. Ecco che i Sommelier possono avere un ruolo chiave per innalzare il livello dell’offerta e quindi anche il target dei visitatori. Due settori sono particolarmente adatti a loro. Il primo è quello delle dei winery tour che conducono i piccoli gruppi di wine lovers, soprattutto nordamericani, nei territori del vino. Il secondo, forse persino ancora più bisognoso di personale, è costituito da manager e addetti all’incoming in cantina per gestire visite e degustazioni guidate, creare esperienze e animazioni legate al vino.

Campagna: rilassante solo per i turisti

La quiete della campagna è un privilegio concesso solo a chi è in vacanza mentre residenti e imprese devono correre più che in città e nei distretti industriali

Testimonianza di Donatella Cinelli Colombini, signora di campagna in Toscana

C’era una volta la quiete della campagna. E c’è ancora per i turisti, ma per chi abita o lavora nei distretti turistici la vita è tutt’altro che rilassante. C’è tutto, ma lo devi cercare o costruire; inoltre il livello è molto diseguale: ci sono eccellenze e abissi. In città tecnici e forniture hanno uno standard medio/buono: in campagna trovi il falegname quasi artista, il capomastro che capisce le necessità delle costruzioni antiche meglio di un ingegnere ma …. Non riesci a far funzionare il WiFi. .
A questo si aggiungono le lentezze burocratiche perché ogni richiesta è la prima del suo tipo e richiede moltissimo tempo agli uffici pubblici che devono capire come

svilupparla. Quando arrivi in fondo ti senti un eroe, ma intanto hai perso tempo e soldi per scavare un pozzo perché non hai l’acqua potabile, messo l’antenna sul tetto perché i fili del telefono funzionano solo se non piove, creato l’impianto di disinquinamento delle acque di scarico perché non c’è la fogna, sistemato la strada comunale perché altrimenti distruggeresti la macchina … Poi ci sono le distanze: devi prendere l’auto per fare qualunque cosa visto che il servizio pubblico c’è solo per i bambini che vanno a scuola.
Insomma la quiete di cui godono i turisti in campagna e che sembra durare da secoli, è invece una conquista recente costruita pezzo per pezzo in modo artigianale e spesso, faticosissimo.

Alfredo e Helle Tesio una Toscana da gustare

Non mancate! Sabato 20 ottobre alle 15.30 in piazza Garibaldi a Trequanda per la presentazione del libro Toscana di Alfredo e Helle Tesio

Toscana-di-Alfredo-e-Helle-Tesio

Toscana-di-Alfredo-e-Helle-Tesio

La Toscana vista da vicino, anzi dall’interno. Piccole storie che formano un affresco vero, vivace, umanissimo destinato ai lettori scandinavi. Le raccontano Alfredo Tesio e sua moglie Helle Poulsen giornalisti e scrittori di politica e gastronomia con alle spalle 16 libri sull’Italia. Hanno una casa a Trequanda nel cuore più intatto della Toscana antica e da qui parte il loro racconto di storie, persone, luoghi e soprattutto sapori. Il 20 ottobre, nella piazza di Trequanda Alfredo e Helle Tesio presenteranno il loro libro, all’interno della Festa dell’Olio, mostrando quello che all’estero apprezzano dell’Italia. Non mancate!
Qui di seguito la descrizione della Fattoria del Colle tratta dal libro Toscana di Alfredo e Helle Tesio.

Alfredo-e-Helle-Tesio-a-Trequanda

Alfredo-e-Helle-Tesio-a-Trequanda

….La storia qui potrebbe cominciare come in una fiaba del grande favolista danese Andersen. “ c’era un volta una fanciulla, che voleva diventare una principessa” .
La fanciulla si chiamava Donatella.
La sua mamma Francesca era già famosa in tutto il mondo, come una delle prime donne che produceva un grande vino.

Chianti, Toscana, Sangiovese, Barolo, Rosso

Queste le 5 parole più associate al vino italiano in USA. Colpisce la forza della Toscana e del Chianti

NY-Wine-Experience-vino-italiano-in USA-non solo Chianti

NY-Wine-Experience-vino-italiano-in USA-non solo Chianti

Di Donatella Cinelli Colombini, agriturismo, Fattoria del Colle
Le notizie arrivano dall’indagine “Wine Opinions Vinitaly Survey” e sono state ottimamente commentate da Wine Meridian. In ordine decrescente c’è un primo gruppo di parole che comprende Chianti, Toscana, Sangiovese, Barolo, Rosso e Dry seguito da una seconda lista con termini qualificativi che indicano soprattutto le sensazioni suscitate dal vino Earthy (terroso), Prosecco, Food, Fruity (fruttato), Robust (robusto), Diversity (diversità).
Una prima riflessione sulla parola Chianti che dimostra come lo sforzo di comunicare Classico, selezione, superiore …. Abbia dato frutti solo fra gli addetti ai lavori

Houston-seminario-Brunello-USA-non-solo-Brunello-e Toscana

Houston-seminario-Brunello-USA-non-solo-Brunello-e Toscana

mentre il grande pubblico faccia una gran confusione … quasi come quando si dice Bordeaux mettendo in un unico paniere i Premier Cru e i vin de pays, Margaux e les Graves.
Che ci sia una forbice ampia fra la percezione dei conoscitori e quella del grande pubblico risulta evidente dal confronto fra questa lista e la classifica delle denominazioni più presenti nella stampa internazionale mostrata dalla Regione Toscana all’inaugurazione delle Anteprime 2017. Il Brunello svettava primo davanti a Chianti e Chianti Classico. Invece nell’indagine “Wine Opinion Vinitaly Survery” il prestigioso vino di Montalcino è relegato in posizione molto periferica.

Le origini del vino. La Toscana sempre in prima fila. 1° Parte

Dagli Etruschi a Wine Spectator, la Toscana insegna a fare il vino e detta le regole della qualità

di Sara Mazzeschi

Andrea Pisano Noè e le origini del vino

Andrea Pisano Noè e le origini del vino

La storia del vino si intreccia con quella della civiltà umana fin dagli albori, non a caso Sapere e Sapore, Cultura e Coltura, Vita e Vite hanno la stessa radice etimologica. Alcune leggende, spesso legate al Cristianesimo, vogliono l’uva come frutto proibito al posto dell’anonima mela ed un passo della Genesi racconta di come Noè, passato il Diluvio Universale, avesse piantato una vite e bevuto il succo fino ad ubriacarsi. Bibbia a parte, in Toscana e più precisamente vicino ad Arezzo, sono stati ritrovati fossili di Vitis Vinefera di oltre 2 milioni di anni fa.

A testimonianza che il vino di eccellenza proviene sempre dalle stesse zone, a Montepulciano esiste un documento del 789 dC che sancisce il lascito di una vigna alla Chiesa e a Tenuta Capezzana, nella zona del Carmignano, è conservato un contratto di affitto della fattoria, con vigneti ed ulivi, datato 804 dC.

Vota la foto più bella della Val d’Orcia, le cinque finaliste sono on line!

'Genti e Terre dei vini Brunello e Orcia’ è il tema del concorso. Il Premio Casato Prime Donne dedica come di consueto una sezione alla fotografia e allo scatto più bello della Val d’Orcia, una campagna meravigliosa che l’Unesco ha iscritto nel Patrimonio dell’Umanità nel 2004.Le 5 foto finaliste sono state scelte dalla giuria del Premio composta da Donatella Cinelli Colombini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione. Da oggi fino al 4 settembre sarà possibile accedere alla casella di voto per decretare il vincitore del concorso. E’ sufficiente accedere al pannello cliccando qui sotto,...

Brunello di Montalcino: storie, ettari e tanti tanti euro

Una stella rossa tra premi Nobel, scandali e miliardari. Il Brunello di Montalcino è molto più di un vino, è l’anima di una terra con una specialissima forza di gravità

di Sara Mazzeschi

I love brunello di Montalcino

I love brunello di Montalcino

Forza di gravità. Il Brunello ne ha una tutta sua ma cos’è che attrae così tanto le persone? E’ da anni sulla cresta dell’onda, chiunque beva vino, dunque non necessariamente un appassionato, lo conosce e ne ha letto su riviste, siti web e anche su qualche muro ma nonostante ciò l’interesse non cala, al contrario.  Il fatto è che il Brunello non è solo un grande vino, è l’essenza stessa di Montalcino, entrambi legati da sempre al territorio e chi lo vive creano  –penso- una speciale attenzione per il prodotto finale, per la gente e per l’origine di tutto.

Streetfood greco, vino e musica per Calici di Stelle alla Fattoria del Colle

Il 10 Agosto, notte ricca e divertente con musica, Streetfood greco e golosità dell’Osteria delle Crete e della Fattoria del Colle,  vini Doc Orcia e del Brunello

Calici di Stelle, Fattoria del Colle

Calici di Stelle, Fattoria del Colle

L’evento fu ideato da Donatella Cinelli Colombini nel 1997, la figlia Violante Gardini, recentemente riconfermata alla carica di Presidente Toscana del Movimento Turismo del Vino, lo ripropone ogni anno rinnovato e con un tocco di originalità

Grazie alla collaborazione di quest’anno con l’associazione Streetfood la Fattoria del Colle ospiterà il produttore di cibo di strada Erion della Taverna Greca di Arezzo sarà alla Fattoria già dalla mattina proponendo per tutta la giornata i piatti tipici della cucina greca come le Pita Gyros e il Souvlaki . Chi vorrà potrà anche prenotare un pranzo greco.