Frances Mayes dedica il suo nuovo libro a Cortona “A Place in the World: Finding the Meaning of Home” e spera di ripetere il successo di Under the Tuscan Sun
Ho conosciuto Frances Mayes circa vent’anni fa quando Marco Molesini, il proprietario dell’enoteca di Cortona che porta il suo nome e vende vini pregiati in tutto il mondo, la portò al Casato Prime Donne a Montalcino. Lei era già un mito e il suo libro Under the Tuscan Sun era rimasto nelle classifiche dei più venduti in USA per due anni. Un fenomeno letterario di portata mondiale con oltre 25 milioni di copie vendute. Grazie a lei il paese di Cortona diventò una delle mete cult dei ricchi statunitensi e in generale tutta la campagna toscana acquistò un nuovo fascino. La moda di comprare una villa nella mia regione fu letteralmente alimentata dai suoi libri.
FRANCES MAYES PRIMA DONNA 2007 LASCIA LA SUA DEDICA A MONTALCINO
Anche per questo nel 2007 fu assegnato a Frances Mayes il Premio Casato Prime Donne e lei ha dettato una splendida dedica ancora oggi esposta all’ingresso della mia cantina di Montalcino accanto all’opera “Famiglia” di Orlando Orlandini. << Il prossimo passo–forse un momento di svolta.
Sabato 17 settembre a Montalcino la Prima Donna 2022 Elena Testi festeggiata con Aldo Fiordelli e Chiara Beghelli insieme a 3 giovani talenti toscani
Riccardo-Penko-Premio-Casato-Prime-Donne-2022
di Edoardo Biagi
La XXII edizione del Premio Casato Prime Donnesi distingue da quelle precedenti e affianca un incubatore di giovani talenti ai riconoscimenti assegnati a tre giornalisti di altissimo profilo: Elena TestiPrima Donna 2022 – inviata in prima linea in Ucraina – e due ottimi divulgatori del Brunello e del suo territorio: Aldo Fiordelli e Chiara Beghelli.
PREMIO CASATO PRIME DONNE 17 SETTEMBRE 2022 A MONTALCINO
Sin dalla prima edizione del 1999, il Premio dà merito a coloro che valorizzano il Brunello e il territorio di Montalcino con articoli e servizi radiotelevisivi, ma ha come tema principale il riconoscimento di donne in grado di distinguersi per coraggio ed eticità.
Dopo due anni di sosta per pandemia, Sabato 17 Settembre a Montalcino riparte il Premio Casato Prime Donne con una nuova formula e l’ambizione di fare da “motivatore” per giovani capaci di incidere positivamente nelle comunità in cui operano.
Le 4 parole chiave per farcela sono: passione, maestri, determinazione e donne. Dalla “Prima Donna” 2022 una lezione ai giovani e all’universo femminile
Elena-Testi-Prima-Donna-2022
Elena Testi è la giornalista trentenne scelta dalla Giuria del Premio Casato Prime Donne come “Prima Donna” 2022, esempio di coraggio, talento e motivazione per le giovani generazioni e l’universo femminile. Verrà premiata sabato 17 settembre a Montalcino insieme a due giornalisti che si sono particolarmente distinti nella promozione del territorio: Aldo Fiordelli e Chiara Beghelli. La cerimonia segnerà l’inizio dell’incubatore dei giovani talenti toscani che trova in Elena Testi un’autentica testimonial.
DEDICA DI ELENA TESTI A MONTALCINO
<<Umani nella sofferenza che non è nostra. Coraggiosi nella paura del domani. Diffidenti di fronte al Sempre e al Mai.
Siamo ciò che l’esistenza chiede: sbaglio e banalità. Sogni e realtà.
Alla vita che non è nostra, ma bene comune di tutti i popoli>>.
La frase di Elena Testi riassume i sentimenti dell’attuale momento storico sottolineando il diritto alla vita. Rimarrà a Montalcino insieme alle 20 dediche delle Prime Donne vincitrici delle precedenti edizioni. Accanto ad essa due pannelli dipinti da Letizia Machetti nel 2019. Una montalcinese che racconta la città del Brunello con gli occhi sognanti di chi la guarda da lontano.
La situazione è capovolta ma assomiglia a quella della moglie di Giulio Cerare, Pompea quando l’amate di lei, Clodio si introdusse nella loro casa durante le celebrazioni in onore della dea Bona. Nel processo di divorzio Cesare non fece menzione del fatto e alla richiesta di una motivazione rispose che sua moglie non doveva essere nemmeno toccata dal sospetto.
Cioè non bastava che fosse onesta ma doveva anche apparire onesta.
LA SOSTENIBILITA’ NEL VINO E’ PIU’ REALE CHE COMUNICATA
Per quanto riguarda la sostenibilità nel vino succede l’inverso. Come ha giustamente titolato WineNews << Sostenibilità nel vino in Italia: in molti la fanno, in meno la comunicano bene>>.
La cantina Casato Prime Donne di Montalcino nel 10% delle migliori attrazioni del mondo scelte dai viaggiatori attraverso le loro recensioni su TripAdvisor
Travellers’Choice Award TripAdvisor 2022 al Casato Prime Donne di Montalcino
Il 3 luglio 2022 la cantina di Brunello Casato Prime Donne ha ricevuto l’annuncio di essere la vincitrice del Travellers’ Choice Award per la categoria esperienze nel settore vigne e cantine. Il riconoscimento è stato assegnato grazie alla valutazione dei viaggiatori che l’hanno visitata recensendola molto positivamente su TripAdvisor.
TRIPADVISOR MAGGIOR PORTALE DI RECENSIONI TURISTICHE AL MONDO, ORIENTA MILIONI DI VIAGGIATORI OGNI MESE
I Travelers’ Choice Awards nascono nel 2002 e vengono assegnati ogni anno in base a criteri oggettivi, i vincitori sono infatti scelti dai viaggiatori di tutto il mondo in base alla loro soddisfazione.
La regina italiana dei sondaggi Alessandra Paola Ghisleri è una donna brillante, simpatica, piena di energia. L’attesa di incontrarla era forte e la partecipazione alla cerimonia e alla festa del Premio Casato Prime Donne sono state più grandi di sempre.
ALESSANDRA PAOLA GHISLERI PRIMA DONNA 2019
I temi erano particolarmente di attualità visto il momento politico italiano. << Le donne pensano principalmente che i valori della democrazia poggiano sui principi di uguaglianza prima che sulla libertà>>. Questo ci ha detto Alessandra Paola Ghisleri “Prima Donna” 2019 festeggiata a Montalcino dove è avvenuta la sua premiazione insieme a quella di Marco Rossetti e Francesca Topi di RAI “Geo” Riccardo Lagorio del mensile “Dove” Eleonora Cozzella de “La Repubblica” e il fotografo Alberto Flammia.
<<Il messaggio dell’universo femminile alla politica è forte e chiaro: fateci entrare in gioco>> dice Donatella Cinelli Colombini presidente del Premio “Casato Prime Donne” e titolare della prima cantina con un organico interamente rosa.
Poco prima della premiazione è avvenuta anche la scelta del vincitore della sezione fotografica del Casato Prime Donne fra i cinque finalisti designati dalla giuria. 50 persone, prevalentemente residenti nel territorio, hanno votato senza conoscere l’autore delle immagini né il luogo in cui sono pubblicate. Una scelta che riguarda dunque solo l’interpretazione artistica dei meravigliosi distretti agricoli in cui nascono i vini Brunello e Orcia. Il vincitore 2019 è Alberto Flammia che è salito sul palcoscenico visibilmente emozionato nel ricordo di suo fratello che gli ha fatto scoprire la Valdorcia.
ELISABETTA ROGAI E LA SUA ENOARTE
Emozionata anche la pittrice Elisabetta Rogai autrice dell’opera “DiVINitá” che accompagna la dedica di Alessandra Paola Ghisleri. Un dipinto fatto con il vino che sarà esposto tra le botti del Casato Prime Donne.
Elisabetta Rogai è una degli artisti contemporanei toscani di maggior successo e la sua opera “DiVINitá” accompagnerà la dedica di Alessandra Paola Ghisleri “Prima Donna 2019”
Una tela dipinta con il vino che raffigura Donatella Cinelli Colombini che mostra un grappolo d’uva. Questo è il dipinto di Elisabetta Rogai che rimarrà per sempre nella cantina montalcinese Casato Prime Donne insieme alla dedica della sondaggista Alessandra Paola Ghisleria cui è stato assegnato il premio Casato Prime Donne 2019.
<<Una terra, un ventre di donna … la meraviglia del creato.
Cosa si può desiderare di più?
… essere Donna
Dedico questo premio a tutte le donne affinché imparino ad essere sinceramente egoiste nel dimostrare quanto valgono>>
ELISABETTA ROGAI PITTRICE TOSCANA SI RACCONTA
“Ho rappresentato tante volte l’arte toscana negli USA, in Cina, Giappone e Grecia, in tutto il mondo, in occasione di celebrazioni che esaltano l’Italia come ho
Elisabetta-Rogai-Casato-Prime-Donne-Montalcino
dipinto Astrid con il Chianti Classico, nel 2006, diventata l’etichetta della bottiglia del vino ufficiale del semestre della Presidenza dell’Unione Europea” come ha raccontato l’Artista a Donatella Cinelli Colombini nel loro primo incontro.
Per l’Artista Elisabetta Rogai una serie infinita di mostre in Italia e nel mondo.È nominata “Artista dell’anno” della sudamericana Friends of Arts Foundation.Ha eseguito il ritratto di Oriana Fallaci per il Consiglio Regionale della Toscana.È l’unica artista donna che ha eseguito un affresco alla Scuola di Guerra Aerea di Firenze, davanti all’affresco di Pietro Annigoni e accanto alla Sala Colacicchi, si tratta dell’affresco celebrativo per i 70 anni dell’Istituto di Scienze Militari Aereonautiche ex Scuola di Guerra Aerea ed una “sintesi”, olio su tela, donata dal Capo di Stato Maggiore Aeronautico al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per gli 85 anni del Corpo, il “Corriere della Sera” ha scelto un suo dipinto per la prima pagina del giorno inaugurale di Vinitaly 2015. Sempre nel 2015 – anno dell’Expo, ha dipinto il Drappellone del Palio di Siena, il Palio dell’Assunta, vivendo un’emozione intensa “
ELISABETTA ROGAI E L’ENOARTE
La pittrice fiorentina Elisabetta Rogai “comunica il vino” infatti porta l’arte e il vino toscano nel mondo in un modo davvero singolare ma è innegabile che con la sua EnoArte è riuscita ad incentivare l’intersezione tra la strada dell’arte e quella dell’enologia. Infatti la Rogai dipinge con la tecnica Enoarte, usando esclusivamente vino rosso al posto del colore, una tecnica unica che apre un nuovo rapporto con la materia e la natura.
Sara Gama, capitana della squadra italiana ai mondiali di calcio femminile e esempio di una nuova femminilità aperta sul mondo, anticonformista e vincente
L’ho conosciuta nel settembre scorso quando è venuta per ricevere il Premio Casato Prime Donne 2018 e da quel momento ho iniziato a seguire le sue imprese sportive. Ha vinto il campionato italiano con la Juventus e, fra lo sbalordimento generale, l’incontro fra la sua squadra e la Fiorentina ha riempito lo stadio. Mai vista tanta gente per il calcio femminile!
#RAGAZZEMONDIALI
Poi i mondialia Parigi ed eccola al centro della foto che presenta la squadra nazionale e contiene la scritta “ Siamo quello che sognavamo #RAGAZZEMONDIALI”. Come dire viviamo il sogno che diventa realtà. Sara Gama mostra un viso serio diverso dal sorriso che la caratterizza di solito e forse rispecchia quanto è stato duro concretizzare il suo sogno.
Figlia di padre congolese e madre italiana, laureata in lingue. Ha un passato a Parigi come giocatrice del Paris Saint Jermain e un probabile futuro fra i manager del suo club e della federazione, perché la ragazza oltre che forza fisica e visione di gioco, ha anche un’intelligenza non comune e una notevole dialettica. E’ smart nella vita come nel campo di gioco.
Parigi-mondiali-calcio-femminile
SARA GAMA FONTE DI ISPIRAZIONE PER LE GIOVANI GENERAZIONI
Un esempio di integrazione riuscita: nel 2018, in occasione della giornata internazionale della Donna, Sara Gama è stata scelta da Mattel, unica italiana, fra le 17 personalità femminili internazionali <<che hanno saputo diventare fonte di ispirazione per le generazioni di ragazze del futuro>> per lo stesso motivo esiste una bambola Barbie a sua immagine.
SARA GAMA CAPITANA DELLA NAZIONALE DI CALCIO FEMMINILE
Nel nostro incontro le ho chiesto <<come mai voi donne siete riuscite a selezionarvi per i mondiali e i maschi no?>> ma lei si smarca subito con il suo dolce accento triestino <<non mi piace fare paragoni, la situazione è molto diversa, ma andare ai mondiali sarà un’avventura bellissima>>.
Sara Gama capitana della nazionale di calcio femminile, i giornalisti Gioacchino Bonsignore, Cristina Conforti e Andrea Gabbrielli vincono il Casato Prime Donne
Sara Gama – Premio Casato Prime Donne – Prima Donna 2018
Nomi rappresentativi del nuovo universo femminile e del giornalismo più qualificato saranno premiati a Montalcino il 16 settembre nel teatro degli Astrusi dove verrà presentato anche il libro sulle 20 edizioni del Premio Casato Prime Donnedal 1999 al 2018. L’opera è arricchita da contributi su donne e economia, società, agricoltura, gastronomia, cinema, giornalismo televisivo, Brunello e Montalcino scritti dalla giuria del Premio Casato Prime Donne composta da Donatella Cinelli Colombini-Presidente, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione oltre che dalla fondatrice del premio Francesca Colombini Cinelli, dal Sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e dal Presidente del Consorzio Patrizio Cencioni.
che andrà ai mondiali del prossimo anno. Classe 1989, laureata in lingue, Sara è figlia di mamma triestina e padre congolese. Nel 2018, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è stata inserita da Mattel, unica italiana, tra le 17 personalità femminili internazionali <<che hanno saputo diventare fonte di ispirazione per le generazioni di ragazze del futuro>> per lo stesso motivo esiste una bambola Barbie a sua immagine.
Scegliendo Sara Gama la giuria del Premio Casato Prime Donne ha fatto nuovamente una scelta anticipatoria e coraggiosa che mette in evidenza il contributo di valori messo in campo dalle donne <<Sara rappresenta la risposta femminile ai cori xenofobi degli stadi di calcio maschile e agli episodi di violenza e razzismo che hanno avuto per oggetto atleti italiani di colore>> ha detto Donatella Cinelli Colombini.
Si chiama Global Gender Gap ed è la differenza fra uomini e donne che in Italia è davvero forte, più forte di quanto venga percepita. Secondo il World Economic Forum l’umanità impiegherà 100 anni per superare le disparità di stile di vita fra i sessi e 217 a dare le stesse possibilità economiche a maschi e femmine.
Se questa è la media all’Italia serviranno tre secoli.
Fra 144 Paesi del mondo l’Italia è all’82° posto dopo Burundi, Bolivia, Mozambico, Kazakhstan, Mongolia, Uruguay, Uganda, Perù …
Leggo queste brutte notizie in un articolo di Linda Laura Sabbadini l’esperta di
Enzo Vizzari, Linda Laura Sabbadini, Fiammetta Fadda, Marzia Morganti Premio Casato Prime Donne
statistica che per prima rivelò la dimensione delle molestie sessuali in Italia (6.700.000 casi) con un’indagine ISTAT del 2006 che scioccò l’intera nazione abituata a valutare il problema sulla base delle denunce a Carabinieri e Polizia. Esse sono invece sono il 7% del totale.
Linda è stata oggetto di una sorta di epurazione all’interno dell’ISTAT ed ha ancora una voce pubblica, in difesa delle donne, solo grazie allo spazio datole dai giornali. L’ho conosciuta nel 2013 quando le fu conferito il premio Casato Prime Donne e posso dire che è un tecnico competente e corretto. Per questo le notizie sul divario di genere di cui ha scritto su La Stampa mi preoccupano e dovrebbero preoccupare anche voi.
Alessia Bernardeschi crea una cornice da selfie per gli amanti del Brunello nella prima cantina italiana con uno staff femminile e la intitola Donna che guarda
Arte che rinnova e arricchisce di significati il paesaggio di Montalcinoe si propone come un motivo in più per andare a visitarlo. Accanto alla cornice la dedica della vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2017 Federica Bertoccini
Ancora una volta l’istallazione nel percorso delle “Prime Donne” mette alla prova una giovane artista in universi creativi nuovi. Ancora una volta il risultato è qualcosa di inedito e contestualizzato al territorio di Montalcino. L’istallazione artistica 2017 (acciaio 130 x 95 cm ) si intitola “Donna che guarda”, nome quanto mai appropriato per la prima cantina italiana con un organico tutto femminile, ed è stata creata da Alessia Bernardeschi nella forma di una cornice che si compone e si scompone giocando con chi vuol farsi un
selfie davanti alle vigne di Brunello. Un rapporto attivo con il pubblico che diventa quindi coautore dell’opera e una nobilitazione, in forma artistica, degli scatti fotografici che vanno più di moda.
La cerimonia del Premio Casato Prime Donne avverrà domenica 17 settembre 2017 alle 10,30 nel Teatro degli Astrusi a Montalcino e avrà come vincitori la biologa molecolare Federica Bertocchini, scopritrice del bruco mangia plastica e i giornalisti Pietro di Lazzaro, Stefano Pancera e Vannina Patanè, oltre al fotografo scelto dalla giuria popolare fra i finalisti Andrea Rontini, Johanna Ekmark, Alberto Ragnoli e Guido Cozzi.
Premio Casato Prime Donne 2017 sui tagli alla ricerca e le migliori valorizzazioni di Montalcino e dei suoi vini: di Lazzaro, Pancera e Patanè
Premio Casato Prime Donne
Negli anni il Premio Casato Prime Donne ha scelto vincitrici emblematiche di grandi argomenti e del contributo femminile a una società che cambia: il contrasto al terrorismo di matrice religiosa, l’accoglienza dei profughi, i cervelli in fuga che decidono di tornare, la violenza sulle donne e quest’anno la mancanza di investimenti sulla ricerca scientifica che blocca anche scoperte capaci di risolvere gravi malattie o problemi globali come l’inquinamento causato dalla plastica.
La giuria presieduta da Donatella Cinelli Colombini e composta da Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione ha scelto una vincitrice 2017 che è un esempio degli effetti dei tagli alla ricerca: Federica Bertocchini , la scopritrice del bruco mangia plasticache, dal 21 aprile, è disoccupata.
Premio Casato Prime Donne
VINCITORI 2017: PIETRO DI LAZZARO, STEFANO PANCERA, VANNINA PATANE’
Nelle sezioni giornalistiche del Premio, che ha lo scopo di valorizzare i migliori contributi alla divulgazione di Montalcino e del Brunello i vincitori sono due giornalisti televisivi e una giornalista di turismo.
Vince il Premio sul tema “Io e Montalcino” Pietro di Lazzaro per il servizio televisivo dedicato al 50° anniversario del Consorzio del Brunello trasmessi dal TG3 RAI. Un racconto breve ma incisivo e a tratti provocatorio, di un anniversario che celebra la folgorante ascesa del vino Brunello da eccellenza per pochi estimatori a star dell’enologia internazionale.
Premio Casato Prime Donne 2017 alla scopritrice del baco mangia plastica Federica Bertocchini e ai giornalisti Pietro di Lazzaro, Stefano Pancera e Vannina Patanè
Federica Bertocchini Vincitrice Premio Casato Prime Donne 2017
Federica Bertocchini 49 anni biologa molecolare di Piombino ha scoperto il bruco che mangia la plastica. Una scoperta capace di risolvere grossi problemi ambientali, soprattutto in mare dove c’è un’sola galleggiante di rifiuti grande come il Texas. Nonostante la scoperta, a causa della mancanza d’investimenti nella ricerca Federica, da qualche mese, è disoccupata.
A Federica Bertocchini e al mondo scientifico, generoso e attento all’ambiente che lei rappresenta va il Premio Casato Prime Donne2017 per decisione unanime della giuria presieduta da Donatella Cinelli Colombini e composta da Rosy Bindi, Anselma
Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione.
Insieme a lei, nelle sezioni giornalistiche e fotografiche, riservate a chi ha meglio divulgato Montalcino e i suoi vini, vincono Pietro di Lazzaro per il servizio televisivo dedicato al 50° anniversario del Consorzio del Brunello del TG3 RAI, Stefano Pancera per il pezzo intitolato Il futuro del vino italiano nelle mani dei giovani trasmesso da Mattino 5 Mediaset e Vannina Patanè per l’articolo Montalcino acqua e vino pubblicato in “In Viaggio” di Aprile 2017. Ad essi si aggiungerà l’autore della migliore foto dei territori dei vini Brunello e Orcia che verrà scelto nel mese di agosto fra 5 finalisti da una giuria popolare attraverso il voto online.
Fantasy o realistica, evocativa o descrittiva …. Sarai tu a scegliere la foto 2017 dei territori del Brunello e dell’Orcia fra 5 immagini capolavoro
Andrea Rabissi – Discreta Presenza Premio Casato Prime Donne 2016
Clicca qui e apri la casella di voto con le 5 immagini finaliste del Premio Casato Prime Donne fra cui scegliere la foto 2017 vincitrice. La votazione resterà aperta dal 7 agosto al 4 settembre e potrai esprimere una sola preferenza.
Forza, fai la tua scelta! E’ divertente e la tua opinione ci interessa.
Le 5 immagini finaliste riguardano i territori in cui vengono prodotti i vini Brunello e Orcia, 13 comuni: Montalcino, Pienza, Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Trequanda, parti di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
Premio Casato Prime Donne Luna a Torrenieri Andrea Rontini
Un territorio, in gran parte iscritto nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e universalmente famoso per la sua bellezza e storicità. Si tratta di un banco di prova particolarmente difficile perché tutti i più grandi fotografi di paesaggio hanno puntato i loro obbiettivi sulle morbide colline, i volti etruschi dei vignaioli, i cipressi di San Quirico, la Cappella di Vitaleta, le cantine, i giardino de la Foce …. Fino a farne l’icona della Toscana più bella e più vera. In altre parole l’effetto cartolina, il “déjà vu” sono minacce capaci di condizionare chi scatta e chi guarda.
Protagonista del successo mondiale della moda italiana, mecenate della cultura con il Festival dei Due Mondi e grande esempio di umanità. Ricordo Carla Fendi
Ci sono persone che in poche ore trasformano quelli che incontrano. Carla Fendi lo ha fatto con me. L’ho conosciuta nel settembre 2011 a Montalcino quando le fu conferito il Premio Casato Prime Donne per essere stata, insieme alle sue sorelle, fra i protagonisti del successo della moda italiana nel mondoe successivamente per l’impegno economico e personale nel Festival dei Due Mondi di Spoleto e nel restauro dello storico teatro Caio Melisso.
Colpiva la sua semplicità e umanità. Il giorno dopo la cerimonia andammo insieme a pranzo da Pino Brusone, anche lui con un passato importante nel fashion anche se in un brand concorrente. In quell’atmosfera campagnola Carla era allegra e rilassata. Mi parlò della famiglia del marito Candido, originario di Piancastagnaio, che l’aveva affiancata per tutta la vita nella maison Fendi ma precedentemente era farmacista nella sua terra natale non nascondendo persino un po’ d’invidia <<uno è farmacista e ha una vita ricca, piena di
Carla Fendi Premio Casato Prime Donne
soddisfazioni perché è a contatto con la gente del suo paese e aiuta chi è malato>>.
Dopo la morte di Candido il mio epistolario con Carla è cresciuto proprio per onorare la memoria di lui. Io aderivo alle sue azioni di charity e la incoraggiavo nei restauri delle chiese di Piancastagnaio. Lei mi rispondeva << Le tue belle e sentite parole e la tua generosità così profonda mi hanno veramente commossa>>. Da anni mi invitava al Festival dei Due Mondi il cui spettacolare cartellone di concerti, convegni, mostre e balletti non ha eguali in Italia per qualità e quantità. Solo un mecenate della sua statura morale poteva coinvolgere personalità della cultura internazionale e intrecciare artisti completamente diversi in progetti comuni.
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