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A ONLY WINE ANCHE LE DONNE DEL VINO

A CITTÀ DI CASTELLO – ONLY WINE, L’INIZIATIVA CONSACRATA AI GIOVANI E ALLE PICCOLE CANTINE DIVENTA IL PALCOSCENICO DELLE DONNE DL VINO DOMENICA 23 APRILE

 

Only Wine con Donatella Cinelli Colombini e le Donne del Vino

Di Donatella Cinelli Colombini

Only Wine è il salone nazionale dei giovani wine maker e delle piccole cantine che si svolge da 10 anni, ogni aprile, a Città di Castello.
Oltre 5.000 metri quadri di area espositiva a disposizione di 150 cantine che presentano circa 900 etichette diverse. Quasi un festival dedicato al “piccolo ma bello”. Gli espositori hanno 3 requisiti: un titolare nato dopo il 1982, ottimi vini e un’azienda con meno di 15 anni di storia oppure con meno di 7 ettari di vigneto.
Gli operatori e il pubblico di Only Wine sono talent scout a caccia di novità in bottiglia. Il loro entusiasmo li accomuna agli espositori così come la voglia di sperimentare, che costituisce il drive dell’intero evento.

ENOTURISMO 2023 I NUMERI DI UN SUCCESSO

Indagine Nomisma Wine Monitor con le cantine turistiche che in 10 anni raddoppiano o triplicano le esperienze offerte ai turisti grazie anche alle donne

 

Dario Stefano Daniela Santanchè-Vinitaly-presentazione-rapporto- sul-turismo-del-vino

Dario Stefano Daniela Santanchè-Vinitaly-presentazione-rapporto- sul-turismo-del-vino

Di Donatella Cinelli Colombini

La ministra Daniela Santanchè tiene a battesimo, il 3 aprile a Vinitaly, la più grande indagine mai realizzata sul turismo del vino in Italia: 265 cantine e 145 comuni di distretti enologici.
E’ l’immagine di un comparto in piena accelerazione con le imprese del vino che investono in strutture e moltiplicano il numero e la tipologia delle loro proposte.
A Verona, proprio il 3 aprile di 30 anni fa io fondavo il Movimento Turismo del Vino con un’assemblea costitutiva che si protrasse oltre l’orario di chiusura di Vinitaly. Era la prima associazione sull’enoturismo ed oggi Città del Vino, Donne del Vino, La Puglia in Più e il Movimento celebrano l’anniversario mostrando gli spettacolari dati di crescita di questo comparto.
L’indagine a cura di Nomisma – Wine Monitor diretta da Denis Pantini e realizzata da Roberta Gabrielli e Paola Piccioni va a costituire l’Osservatorio sul turismo del vino 2023 ed è la più estesa mai realizzata in Italia.
La Ministra Daniela Santanchè ha sottolineato come  <<Le eccellenze italiane, come il vino, sono un forte traino per il turismo: un settore che può dare grandi possibilità occupazionali ai nostri giovani – ha detto il Ministro del Turismo Daniela Santanchè – Anche per questo dobbiamo investire nella loro formazione e per questo in legge di bilancio abbiamo istituito un fondo di 21 milioni di euro». «Lavorare nel comparto turistico richiede sacrificio – ha proseguito il Ministro – che va ricompensato. Per questo stiamo pensando con il ministro Calderone come sostenere le aziende». E ancora: «L’enoturismo cresce perché è legato a un’esperienza, vuol dire poter camminare nei vigneti: per vedere la vendemmia arriveranno 10 milioni di visitatori. Ma c’è ancora tanto da fare: primo la cartellonistica appropriata, poi potenziare il digitale e destagionalizzare il turismo per stabilizzare anche i lavoratori. La promozione è ancora troppo frammentata, deve essere organizzata: dobbiamo avere la capacità di fare rete>>.

A lei si unisce Dario Stefàno, docente di Economia delle imprese turistiche all’Università Lumsa e di Enoturismo alla Luiss Business School, a cui si deve il riconoscimento normativo sulle cantine turistiche del dicembre 2017: <<Riempie di soddisfazione constatare come l’introduzione di una normativa agile ma puntuale, abbia messo le ali agli investimenti nelle cantine turistiche italiane che, negli ultimi 10 anni, hanno raddoppiato e in certi casi triplicato l’offerta di esperienze prevedendo intrattenimento, pasti, pernottamenti, serate a tema, esperienze legate al vino, allo sport e alla cultura>>.

LE DONNE NUOVE PROTAGONISTE DEL VINO 1

I pochi dati esistenti sulle donne e il vino in Italia non formano un ritratto completo ma permettono di affermare con sicurezza che l’apporto femminile è positivo

 

Donne del Vino in Puglia

Donne del Vino in Puglia

di Donatella Cinelli Colombini

Qui di seguito sono raccolti i pochi dati esistenti sulle donne e il vino italiano. Pur mancando degli studi approfonditi e sistematici è possibile affermare con certezza che l’incremento del numero e del ruolo delle donne, nel comparto enologico, abbia un effetto molto positivo. Questo avviene benché nei CDA dei Consorzi alla guida delle denominazioni esse siano rappresentate e in modo nettamente inferiore al 28% delle cantine a conduzione femminile.
Le imprese del vino al femminile costituiscono un’esemplificazione dell’agricoltura futura da promuovere perché, pur partendo da piccole superfici, hanno saputo qualificare i prodotti, internazionalizzarsi, diversificare le attività e rispettare l’ambiente.

 

 

 

DONNE VINO E ECONOMIA IN ITALIA

Nell’analisi del ruolo delle donne nel vino italiano è giusto partire da un argomento preliminare: il costo del divario di genere. Formare diplomate, laureate per poi dare loro mansioni subalterne oppure lasciarle a casa come baby sitter o badanti dei nonni è un errore a caro prezzo, 89 miliardi l’anno, il 6% del PIL.
Gli italiani cominciano a percepirlo come un freno allo sviluppo del Paese (89% secondo il Rapporto Coop 2021) ed a pensare che le donne siano la risorsa da mettere immediatamente in campo per accelerare la ripresa (opinione del 42% delle femmine e del 18% dei maschi).

DONNE E VINO IN UN MONDO UNITO

8 marzo in Toscana con un grande evento di solidarietà che unisce 3 Clubs Lions e un Leo di Firenze, Rs Gioielli, Donne del Vino e Firenze Spettacolo

 

donne e vino in un mondo unito Donatella Cinelli Colombini Donne del Vino toscane e Lions Club Firenze Brunelleschi

donne e vino in un mondo unito Donatella Cinelli Colombini Donne del Vino toscane e Lions Club Firenze Brunelleschi

Il collante che unisce tante volontà e un gran numero di associazioni è il binomio “donne e vino” che nel 2023 prende sfumature solidali e internazionali riassunte nel tema “Donne e vino in un mondo unito”. Un tema scelto dalle Donne del Vino, la più grande associazione mondiale di enologia al femminile, che diventa internazionale grazie a una campagna social che coinvolge 11 Paesi del mondo. Se aprendo Facebook o Instagram vedrete un volto femminile con un calice e un mappamondo date il vostro “mi piace” perché sosterrete un messaggio di pace e di speranza.

 

DONNE DEL VINO E LIONS CLUB FIRENZE BRUNELLESCHI

Sono partite da qui Donatella Cinelli Colombinia capo delle Donne del Vino della Toscana, e Maria Giulia Ricci, Presidente del Lions Club Firenze Brunelleschi, per organizzare la raccolta fondi e l’invio di farmaci ai bambini di Leopoli, appena partito per l’Ucraina con l’Ambasciatore italiano Francesco Zazo e i marchi congiunti delle due associazioni.

PORTOGALLO PAESE DEL SUGHERO

Daniela Mastroberardino guida le Donne del Vino alla scoperta del Portogallo del vino e del sughero, di cui è il leader mondiale. Un Paese antico che rinasce

 

Donne del vino in Portogallo nella foresta da sughero Amorim

Donne del vino in Portogallo nella foresta da sughero Amorim

Di Donatella Cinelli Colombini

 

Il Portogallo del vino delle Donne del Vino. Il viaggio inizia nel peggiore dei modi con la cancellazione del volo per Francoforte in un aeroporto di Firenze dove gli inconvenienti di viaggio sono ormai una normalità. Infatti alla sera, quando finalmente saliamo su un aereo verso Lisbona, il volo è un’ora in ritardo e sfuma anche la prospettiva della cena tipica.

 

 

 

 

 

 

AMORIM E IL SUGHERO

Nonostante questo, il viaggio con le Donne del Vino è un successo. Merito delle organizzatrici Paola Bosani, Francesca Poggio e Cristiana Cirielli e soprattutto di Carlos Veloso dos Santos di Amorim Cork Italia che è il vero regista del programma. E’ lui che ci porta nel bosco di querce da sughero spiegando come la decortica, che avviene ogni 9 anni, sia un’attività del tutto sostenibile e ormai molto tecnologica per l’uso di sensori che guidano le seghe in modo da non far del male agli alberi.

2022 arriva Lorenzo e mamma Francesca ci lascia

Con l’augurio di buon anno nuovo vi mando il racconto del mio 2022. Un anno caldo e con tanti cambiamenti: belli, come Lorenzo e brutti la guerra

2022-viaggio di nozze ritardato a Dubai per Violante e Enrico

2022-viaggio di nozze ritardato a Dubai per Violante e Enrico

di Donatella Cinelli Colombini

Il 2022 è stato un anno vissuto affannosamente, affrontando ogni giorno i problemi della mancanza di personale, la mancanza di piogge e il caldo, il covid, i rincari di bollette e materie prime ….. mentre la televisione ci portava in casa le scene di una guerra di ferocia medioevale in Europa. Il 2022 si chiude con la scomparsa di mia mamma Francesca Colombini il 30 dicembre dopo essere rimasta inferma per mesi. Una pioniera di Brunello e della nuova agricoltura che ha dato molto a Montalcino e all’Italia del vino.

IL 2022 NELLE VIGNE DI BRUNELLO

Nelle vigne arriva Ruggero Mazzilli, decano degli agronomi BIO in Toscana. Cominciamo a modificare il sistema di allevamento delle viti da cordone speronato a Guyot con un rinnovamento che si completerà in tre anni. Grazie al letame, i sovesci e le lavorazioni, che hanno reso soffice il terreno, le viti riescono a sopravvivere senza una goccia di pioggia per sei mesi. I temporali arrivano ad agosto e salvano la vendemmia. L’uva è pochissima anche se di qualità stellare. I danni maggiori sono nel vigneto appena piantato dove metà delle giovani viti muoiono nonostante le innaffiature e le zappature. Peccato perché è il primo piantato a mano dopo tanti anni.

Il Natale buono di Lions e Donne del Vino

Le migliori bottiglie delle Donne del Vino della Toscana e la generosità dei Lions del Club Firenze Brunelleschi per i bambini ucraini più sfortunati

 

Natale-buono-del-Lions-club-Firenze-Brunelleschi-e-Donne-del-vino-toscane

Natale-buono-del-Lions-club-Firenze-Brunelleschi-e-Donne-del-vino-toscane

di Donatella Cinelli Colombini

A Leopoli in Ucraina c’è un ex seminario che accoglie bambini e mamme con disabilità e bambini in fase terminale. Non possono fuggire dall’Ucraina e spesso non possono scendere nei rifugi. Il centro è gestito da Padre Ygor Boiko, rettore del seminario e Suor Giustina Olha Holubert, genetista e psicologa, presidente dell’hospice pediatrico.

 

I BAMBINI UCRAINI PIU’ SFORTUNATI PERCHE’ DISABILI OPPURE MALATI DI CANCRO

Questi bambini sono i più sfortunati e ora si trovano ad affrontare, oltre alle sofferenze, anche il freddo dell’inverno. Non chiedono soldi ma coperte e indumenti invernali. I collegamenti fra l’Italia e Leopoli sono tenuti da Matilde Leonardi, docente di Neuropsichiatria in Università Cattolica ed esperta dell’Oms su disabilità e neurologia. Proprio in questa veste fa parte della task force dell’Oms in Ucraina. La Professoressa Leonardi è stata a Leopoli a maggio, ha conosciuto Suor Giustina, Padre Igor ed ha visto la difficilissima situazione dei bambini da loro assistiti. La richiesta di aiuto arriva da lei.

IL PIANO ENIT PER L’ENOGASTRONOMIA IN 10 PUNTI

Roberta Garibaldi prima di lasciare l’incarico di Amministratore Delegato ENIT ha tracciato la road map del turismo del vino italiano 

 

Unwto Global Conference on Wine Tourism- Alba-Roberta-Garibaldi-AD-di ENIT

Unwto Global Conference on Wine Tourism- Alba-Roberta-Garibaldi-AD-di ENIT

di Donatella Cinelli Colombini

Un appuntamento importante con 8 Ministri e 500 delegati (fra cui 3 Donne del Vino), per la prima volta in Italia, su cui la Garibaldi ha puntato moltissimo. Dall’ Unwto Global Conference on Wine Tourism, di Alba, dell’autunno scorso, esce il piano per l’Enogastronomia che, ci auguriamo, rimarrà come un’eredità importante nelle mani del nuovo Ministro del Turismo Daniela Santanchè e del nuovo AD di Enit Ivana Jelinic. Lo fanno sperare anche le dichiarazioni del neo Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che vede nel turismo e nel turismo del vino un punto di forza dell’agroalimentare.

Vediamo dunque la strategia disegnata da Roberta Garibaldi nella speranza che trovi buona accoglienza da parte delle nuove autorità nazionali. Per la prima volta, in questo documento, si supera il regionalismo sancito dal referendum del 1993 che aboliva il ministero del turismo e si pensa a un progetto unitario capace di competere con i competitor esteri.

 

Le Donne del Vino di tutto il mondo firmano un patto 

SIMEI Milano 17 novembre un “Partnership Agreement” fra le 11 associazioni di enologia femminile del mondo fa cresce progetti comuni e professionalità individuali

 

Donatella-Cinelli-Colombini-Convention-mondiale-delle-Donne-del-Vino

Donatella-Cinelli-Colombini-Convention-mondiale-delle-Donne-del-Vino

Di Donatella Cinelli Colombini

In un mondo sempre più diviso le donne dimostrano come sia possibile collaborare facendo leva su ciò che unisce: la voglia di migliorarsi professionalmente, sconfiggere la diseguaglianza di genere e promuovere la cultura del vino. Da questi obiettivi discende un patto di cinque punti che impegna le 11 associazione del vino al femminile a favorire viaggi e esperienze formative delle altre, trasforma la festa delle donne del vino italiana in un evento mondiale, organizza degustazioni scambievoli e trasferimento di informazioni al fine di incrementare i rapporti fra le socie dei vari Paesi e la conoscenza dei mercati.

I riflettori sulle Donne del Vino

Vale la pena riflettere sulle ragioni del momento particolarmente favorevole al gentil sesso nel vino. Un protagonismo sempre più forte e mediatico

 

Bologna Donne del Vino progetto D-vino

Bologna Donne del Vino progetto D-vino

Di Donatella Cinelli Colombini

 

La discriminazione di genere costa agli italiani 89 miliardi l’anno e forse i nostri connazionali si sono stufati di buttare via questi soldi. In gran parte, questo costo deriva dall’investimento nella formazione scolastica e universitaria di donne che poi vanno a fare lavori semplici e poco retribuiti per accudire figli e genitori.

 

RAGIONI E FORME DEL NUOVO PROTAGONISMO FEMMINILE NEL VINO

Nel mondo, il settore del vino è forse quello dove il gender pay gap è minore. Negli USA ogni Dollaro guadagnato da un uomo nella wine industry corrisponde a 96 centesimi per una donna, ma nel resto delle retribuzioni questa forbice è di 10 centesimi, quindi nettamente più ampia.

In Italia il 53% della forza lavoro agricola è femminile. Le donne dirigono il 28% delle aziende con vigneto.

DONNE DEL VINO E MILANO WINE WEEK 2022 CON BRUNELLO

Prima il press tour nel bicchiere a Palazzo Serbelloni, poi l’inaugurazione della Milano Wine Week a Palazzo Bovara e sempre gustando il Brunello Prime Donne

 

Donne-del-Vino-al-Comitato-Grandi-Cru-MonteNapoleoneDistrict

Donne-del-Vino-al-Comitato-Grandi-Cru-MonteNapoleoneDistrict

di Donatella Cinelli Colombini

Inizio venerdì 7 ottobre a Palazzo Serbelloni con un evento esclusivo all’interno del wine tasting organizzato dal Comitato Grandi Cru d’Italia presieduto da Valentina Argiolas.

 

VENDEMMIA IN VIA MONTENAPOLENONE E COMITATO GRANDI CRU

Lorenzo Ruggeri del Gambero Rosso ha selezionato alcuni giornalisti per introdurre loro “La vendemmia” nel Monte Napoleone District  giunta quest’anno alla 13° edizione. E’ stata creata per loro una sorta di Press Tour.  Una presentazione alla stampa davvero singolare e prestigiosa in cui abbiamo servito il nostro Brunello di Montalcino 2016 Prime Donne.

 

La Puglia da amare

Due giorni in Puglia per presentare il mio ultimo libro sull’enoturismo, scritto con Dario Stefàno, nella regione delle vacanze più festaiole e golose

 

Otranto, Presentazione, Viaggio nell'Italia del vino, Alessandra Quarta, Donatella Cinelli Colombini, Dario Stefano, Federico Quaranta,

Otranto, Presentazione, Viaggio nell’Italia del vino, Alessandra Quarta, Donatella Cinelli Colombini, Dario Stefàno, Federico Quaranta

di Donatella Cinelli Colombini

Andare in Puglia nella settimana di ferragosto, con un caldo spaventoso, equivale a una dichiarazione d’amore verso questa terra e gli amici che la abitano.
Quando io e mio marito Carlo siamo arrivati all’aeroporto di Brindisi, il gran numero di auto nel parcheggio rent a car, sembrava una conferma del calo turistico di cui parlano i giornali ma il gigantesco ingorgo in cui ci siamo trovati, sulla via del ritorno e il pienone nella zona imbarchi dell’aeroporto dice l’esatto contrario. Se c’è un calo sembra più nella qualità che nei numeri.

 

IN PUGLIA CON LE DONNE DEL VINO

Il motivo del viaggio è la prima presentazione del manuale sull’enoturismo “Viaggio nell’Italia del vino” scritto da me insieme a Dario Stefàno, Associazione Città del Vino e Nomisma Wine Monitor. È anche l’occasione per visitare le Donne del Vino pugliesi, un bel gruppo unito e attivissimo, guidato da Marianna Cardone.

IL VINO BIANCO E LA FEBBRE DA FIENO

Soffri di febbre da fieno? Forse è meglio bere vini bianchi e non rossi. Il vino rosso accresce l’intensità dei sintomi della reazione allergica del 14%

 

Donatella-CinelliColombini-e-il-marito-Carlo-Gardii-Ribera-del-Duero- terra di-vini-rossi-e-di-pollini-che-scatenano-la-febbre-da-fieno

Donatella-CinelliColombini-e-il-marito-Carlo-Gardii-Ribera-del-Duero- terra di-vini-rossi-e-di-pollini-che-scatenano-la-febbre-da-fieno

di Donatella Cinelli Colombini

C’è una notizia brutta e una bella.
La notizia brutta è che consumando bevande alcoliche le probabilità di soffrire di febbre da fieno aumentano di 1,78 volte, inoltre l’assunzione di alcol accresce l’intensità dei sintomi del 14%.

 

PERCHE’ IL VINO ROSSO AUMENTA I SINTOMI ALLERGICI

Il fenomeno avviene perché le istamine sono presenti nell’alcol – come lo sono anche in alimenti come formaggio e carne affumicata – quindi consumare un bicchiere di vino o birra può portare a un eccesso di istamina, soprattutto quando l’organismo la sta già producendo per combattere la reazione allergica al polline.
La scoperta è del Center for Alcohol della Danimarca che nel 2008 ha analizzato 5.800 persone nessuna delle quali soffriva precedentemente di febbre da fieno.

I PUNTI DI FORZA DEL TURISMO DEL VINO ITALIANO

Quanto spendono e come vengono accolti i visitatori delle cantine. Molta intraprendenza e investimenti ma pochi servizi pubblici nelle cantine turistiche italiane

 

Punti-di-forza-dell'enoturismo-italiano-Donatella-Cinelli-Colombini-Viaggio-nell'Italia-del-Vino

Punti-di-forza-dell’enoturismo-italiano-Donatella-Cinelli-Colombini-Viaggio-nell’Italia-del-Vino

di Donatella Cinelli Colombini

Continua la presentazione dei dati emersi dall’indagine condotta da Denis Pantini e Roberta Gabrielli Nomisma-Wine Monitor e contenuta nel libro “Viaggio nell’Italia del vino Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend” scritto a sei mani dal Senatore Dario Stefàno primo a legiferare sulle cantine turistiche, da Angelo Radica e Paolo Corbini dell’Associazioni Città del vino, e da me in qualità di Presidente delle Donne del Vino.

 

SCONTRINO MEDIO DEL PUNTO VENDITA IN CANTINA

Lo scontrino medio dell’enoturista è compreso nella fascia 50-100€ (43%) e solo il 18% dei visitatori spende più di 100€. Nord Ovest dove prevalgono gli acquisti fra 50 e 100€ con una quota del 21% più alta. La spesa media più bassa è al Sud e nelle isole dove tuttavia gli altospendenti sono il 23% cioè più che in ogni altra zona italiana. Tenendo presente questa circostanza risulta sorprendente come le esperienze “premium” a prezzo più alto, che costituiscono la vera novità post Covid, siano maggiormente presenti tra le offerte del Centro e del Sud Italia (42%) invece che nel Nord Ovest (24%).