Vino, studi, news, gossip

I 10 LUOGHI DEL VINO PIÙ SORPRENDENTI DEL MONDO

VIGNE E CANTINE IMPROBABILI CHE ATTRAGGONO VISITATORI PER LA LORO POSIZIONE ECCEZIONALE OPPURE PER LA PROPOSTA DI ESPERIENZE INSOLITE COME LA VISITA SUL CAMMELLO

i-luoghi-del-vino-più-insoliti-sottomarino winery

i-luoghi-del-vino-più-insoliti-sottomarino winery

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

L’elenco delle vigne e delle cantine più sorprendenti del mondo varia a seconda del punto di vista di chi le seleziona. Ci sono i super esperti di vino che cercano i vigneti estremi, mentre chi si occupa di turismo è colpito dalle esperienze fuori dagli schemi come un distributore di benzina con cantina annessa …. Alla fine la mia personale selezione è un mix di suggestioni diverse e propone esperienze intriganti

CANTNE NEI DISTRIBUTORI DI BENZINA E NEI SOTTOMARINI, VISITA AI VIGNETI COL CAMMELLO

1) Tank Garage Winery a Calistoga (Napa Valley)USA
E’ una stazione di servizio con veri erogatori di benzina stile anni 30, dietro c’è la sala da degustazione.

CANTINE ITALIANE : CHI VENDE E CHI COMPRA

CAMBIA LA GEOGRAFIA E LA FILOSOFIA DI CHI PRODCE VINO CON LA PROSSIMA VENDITA DI NOMI ECCELLENTI COME MARCO FELLUGA, VILLA BUCCI, CASTELLO DI NEIVE E CAPOFARO

Ampelio Bucci e Donatella Cinelli Colombini

Ampelio Bucci e Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Trebicchieri del Gambero Rosso ha provato a disegnare il nuovo quadro del vino italiano a seguito delle nuove acquisizioni che stanno trasformando la geografia ma anche la filosofia di chi produce vino in Italia. Io citerò solo alcune notizie lasciando ai cacciatori di gossip il piacere di trovare molto di più nell’articolo da cui sono partita.

SONO VENETI I BUYERS DELLE CANTINE

In grande evidenza i TOP Players cioè i Tommasi, produttori di Amarone che in 25 anni hanno comprato Poggio al Tufo in Maremma, Masseria Surani in Puglia, Caseo in Oltrepò Pavese, Casisano a Montalcino, Paternoster in Basilicata e poi a Orvieto e sull’Etna a cui si aggiungono le collaborazioni con la Tenuta La Massa in Chianti Classico, Nicolis in Valpolicella e fra breve tempo Marco Felluga-Russiz Superiore nel Collio.

APERITIVO DI VINO

DONNE E OVER 60 I TARGET PIU’ IN CRESCITA. L’APERITIVO E’ UN RITO SOCIALE CHE PIACE A 22 MILIONI DI ITALIANI ED E’ CRESCIUTO DEL 112% NEGLI ULTIMI 15 ANNI

Aperitivi in Italia + 112%

Aperitivi in Italia + 112%

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

L’aperitivo piace molto, in Italia, cresce da quindici anni, in modo costante, segnando un + 112% di persone che lo praticano. Un rito sociale che piace a 22 milioni di italiani e che si svolge sia in casa che fuori dalle mura domestiche. E’ forse proprio questa seconda modalità di consumo quella che riscuote maggiore successo perché più festaiola e adatta a spezzare la giornata fra l’impegno lavorativo e il ritorno a casa.
L’Osservatorio UIV -Unione Italiana Vini- ha elaborato gli ultimi dati ISTAT, sui consumi di alcolici in Italia, ottenendo un grafico sugli aperitivi che rivela qualcosa di inaspettato. I maggiori amanti non sono i giovani bensì gli italiani nella fascia fra 35 e 54 anni. Questo target cresce gradualmente fino al numero attuale di 8.835.000. I giovani sotto i 35 anni e gli over 65 hanno raggiunto entrambi la ragguardevole cifra di sei milioni di amanti dell’aperitivo. Tuttavia mentre la componente di età inferiore ha numeri pressoché stabili quello più attempato è raddoppiato fra il 2008 e il 2023.

LA XYLELLA DEI VIGNETI E’ IN ITALIA

A MARZO ARRIVA L’ALLARME PER IL PRIMO RITROVAMENTO NEL COMUNE DI TIGGIANO IN PUGLIA SU ALCUNE PIANTE DI MANDORLO, LA XILELLA DELLE VIGNE E’ IN ITALIA

Xilella della vite arrivata in Puglia

Xilella della vite arrivata in Puglia

DI Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Era arrivata in Europa nella primavera dell’anno scorso quando fu diagnosticata in alcune piante in Portogallo ma ora è arrivata in Italia nella regione che sembra attrarre questo terribile batterio, la Puglia. E’ li che la versione Xylella fastidiosa pauca ha ucciso sterminate estensioni di oliveti secolari. Quella tipologia di batterio attacca anche agrumi, mentre la variante che colpisce la vite ha il nome Xylella fastidiosa e colpisce anche mandorlo, acero, ciliegio, erba medica e molte altre piante.

LA XYLELLA DELLA VITE E’ ARRIVATA IN PUGLIA

Capite bene che è difficilissimo fermarla, visto che si riproduce in un gran numero di piante ospiti, anche selvatiche. Inoltre, non esiste una cura capace di salvare le piante contaminate. Determina la malattia di Pierce, un disseccamento improvviso delle foglie e le piante infette sopravvivono al massimo due anni.

VINO NOBILE ECLISSI E RINASCITA

IL MALE OSCURO DEL VINO NOBILE CHE DA QUARANT’ANNI SEMBRA STENDERE UN’OMBRA SU QUESTA DENOMINAZIONE: CAUSE E RIMEDI NELLE PAROLE DI AVIGNONESI, BOSCARELLI E POLIZIANO

 

Vino-Nobile-di-Montepulciano

Vino-Nobile-di-Montepulciano

Donatella Cinelli Colombini #winedestination

 

Ancora una volta è un articolo di WineSearcher a suggerirmi l’argomento.
Tuttavia il problema mi è ben noto. Io come tutti i membri dei board dei consorzi toscani ricevo i report compilati da Avito, il network che riunisce tutte le denominazioni toscane, e il grafico del Vino Nobile di Montepulciano mostra un andamento discendente dei volumi “rivendicati” cioè prodotti come Vino Nobile. Tendenza che si è arrestata solo nel 2021 grazie alle azioni audaci e, per fortuna efficaci, messe in campo del Presidente del Consorzio Andrea Rossi. Rossi è stato un ottimo sindaco di Montepulciano ed è un ottimo presidente del Consorzio anche se questa carica è talmente stressante da farlo stare davvero male.

IL VINO BUONO RENDE FELICI

CONFERMA DELLA MUSICA E DELLE BELLE LOCATION COME AMPLIFICATORI DEL PIACERE DEL VINO. CONFERMATO ANCHE IL RUOLO DELLE ASPETTATIVE SULLA VALUTAZIONE DELLE BOTTIGLIE

bere vini buoni rende più felici

bere vini buoni rende più felici

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha pubblicato sul prestigiosissimo “Journal of the Science of Food and Agriculture” gli esiti di uno studio che in sintesi dice “bere vino di alta qualità rende più felici”. Immagino le facce dei miei amici produttori che potrebbero commentare << è la scoperta dell’acqua calda! >> sarebbe una notizia bomba la cosa opposta cioè se fosse il vino cattivo a rendere felici. Infatti, come dice il proverbio “il buon vino fa buon sangue”.

La sperimentazione è stata condotta durante l’internet Festival di Pisa 2022 su 50 consumatori che hanno indossato sensori capaci di fornire l’elettrocardiogramma (ECG) e misurare le emozioni suscitate da diversi tipi di vino e di location. Sono stati assaggiati cinque vini, due dei quali “difettosi” e tre di alta qualità. La componente emozionale era suscitata da musica jazz dal vivo.
I ricercatori CNR L. Billeci, C Sanmartin, A Tonacci hanno notato che tutti i vini producono reazioni emotive in chi li beve ma ci sono elementi che differenziano gli effetti emozionali del vino in base alla sua qualità.

ETNA E VINI BIANCHI

L’EVOLUZIONE DEL VIGNETO ETNEO DA NERELLO MASCALESE A CARRICANTE CON UNA CONCENTRAZIONE DI VITIGNI A BACCA BIANCA NEL VERSANTE EST DEL VULCANO DOVE PIOVE DI PIU’

Etna Graci antico baglio

Etna Graci antico baglio

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Nel 2016 andai a visitare le cantine dell’Etna insieme all’ Académie Internationale du Vin  associazione composta da personaggi di grandi cantine super star come Opus One o Château Haut-Brion e da produttori superstar come Maria José Lopez de Heredia di Viña Tondonia al mio amico Angelo Gaja. Si tratta di esperti che guardano tutto con la lente di ingrandimento e pesano ogni parola che ascoltano. Nel gruppo c’erano anche Claude e Lydia Bourguignon, forse i consulenti agronomi più famosi del mondo, che per molti anni hanno lavorato per Romanée Conti.
Furono loro a farci riflettere sulle differenze di clima dei versanti etnei e sulla loro conseguente diversa vocazione viticola. Infatti <<nei grandi territori dell’uva rossa è possibile produrre ottimi bianchi ma dove il terroir ha vocazione per le viti a bacca bianca è quasi impossibile produrre grandi rossi>>. Partendo da questo concetto, secondo i Bourguignon, bisognava ripensare la vigna sull’Etna.

FUFLUNS WINE TOURS DI FILIPPO MAGNANI COMPIE 25 ANNI

FUFLUNS WINE TRAVEL CONCIERGE, FONDATA NEL 1999 DA FILIPPO MAGNANI, È LA PRIMA AGENZIA IN ITALIA AD AVER SVILUPPATO ITINERARI LEGATI ALL’ENOTURISMO

Filippo Magnani festeggia i 25 anni di Fufluns

Filippo Magnani festeggia i 25 anni di Fufluns

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

Il 25° anniversario è l’occasione per ripercorrere la storia di un’agenzia che sviluppa legami fra appassionati e professionisti stranieri con i produttori, i vini ed i territori italiani. Propone esperienze di viaggio personalizzate, uniche e memorabili, all’insegna del grande vino, del cibo e di un lifestyle apprezzato in tutto il mondo. Fufluns, che prende nome dal dio etrusco del vino, è un’agenzia di viaggi boutique specializzata in esperienze enogastronomiche di altissimo livello, anche in luoghi inaccessibili, studiate su misura dei viaggiatori e rigorosamente autentiche in tutta Italia. Ogni tour non è semplicemente un viaggio, ma un ricordo da custodire.
Questa è lo stile di Filippo Magnani che, per celebrare il 25° anno di Fufluns, ha arricchito il suo portafoglio con nuovi itinerari inediti ed ha inaugurato una newsletter trimestrale, in inglese “A Journey Through Italian Wines”, ricca di approfondimenti sulle destinazioni vinicole italiane.
Per i 25 anni sono in programma tour esclusivi con esperienze memorabili, riservati ai clienti abituali e wine clubs, accompagnati personalmente da Filippo Magnani. Inoltre, Fufluns parteciperà all’asta benefica, durante The Golden Vines Awards il prossimo Ottobre a Madrid, per finanziare la Fondazione Gérard Basset. Verrà offerta la “Vip Experience: alla scoperta dei vini iconici di Bolgheri” durante la quale, Filippo Magnani accompagnerà personalmente sei appassionati donatori, in visita alle tenute storiche del territorio.

ESPIANTO VIGNETI FAVOREVOLI E CONTRARI

CALANO I CONSUMI DI VINO E BISOGNA RIDURRE LA PRODUZIONE: A BORDEAUX SPIANTANO I VIGNETI MA IN ITALIA FRESCOBALDI DICE “NON FINANZIATE GLI ESPIANTI IN COLLINA”

Lamberto-Frescobaldi_presidente-Uiv

Lamberto Frescobaldi presidente-Uiv contrario a spiantare vigneti in collina

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Il Ministro Francesco Lollobrigida conferma che esiste un piano europeo per l’espianto di 100mila ettari di vigneti di cui 750mila francesi. Esiste anche una proposta italiana presentata dal Copa Cogeca, l’organizzazione europea delle associazioni di agricoltori e delle cooperative agricole, ma tutti si aspettano tempi lunghi per valutare e armonizzare le esigenze dei singoli stati per poi proporre un piano di finanziamento alla riduzione delle superfici vitate. Nell’ipotesi più ottimistica le delibere UE sono attese per la fine dell’anno.

ESPIANTI A TEMPO SPERANDO CHE I CONSUMI TORNINO A SALIRE

L’idea è quella degli “espianti a tempo” che consiste nello spiantare i vigneti, destinando la terra ad altre coltivazioni. Dopo un periodo minimo di 3 anni e massimo di 8 l’agricoltore può decidere di ripiantare la vigna. A fianco di questa misura, l’eccesso di produzione rispetto ai consumi, potrebbe essere regolato attraverso lo stoccaggio e la riduzione delle rese.

GABRIELE GORELLI, ANDREA LONARDI, PIETRO RUSSO

COSA ACCOMUNA E COSA DISTINGUE I TRE MASTER OF WINE ITALIANI ARRIVATI AL PRESTIGIOSO TITOLO DAL 2021 QUANDO L’ITALIA ERA RIMASTA LA SOLA GRANDE DEL VINO SENZA MW?

GABRIELE GORELLI, ANDREA LONARDI, PIETRO RUSSO E STIVIE KIM

GABRIELE GORELLI, ANDREA LONARDI, PIETRO RUSSO E STEVIE KIM

Di Donatella Cinelli Colombini #wine destination

 

E’ bello vedere che il club del vino più esclusivo e autorevole, quello dei Master of Wine, è diventato più sorridente verso l’Italia. Fino al 2021, infatti, fra i 30 Paesi rappresentati nell’Istituto londinese, c’erano tutte le grandi nazioni produttrici o consumatrici di vino ma non l’Italia. <<Un ambiente – quello dell’Istituto MW – quasi ostile>> verso l’Italia lo descriveva Gabriele Gorelli in un’intervista a Trebicchieri del Gambero rosso. In effetti all’estero è radicata la convinzione che gli assaggiatori italiani conoscano solo la produzione nazionale e manchino di un approccio ad ampio orizzonte sulla produzione e sul mercato.
Forse è vero ma in un’epoca di contrato al globalismo e all’omologazione, a me sembra fondamentale avere le idee chiare sulla propria identità.

GABRIELE GORELLI, ANDREA LONARDI, PIETRO RUSSO I 3 MASTER OF WINE ITALIANI

Ad ogni modo è bello avere tre Master of Wine Italiani e vorrei vedere cosa unisce e cosa distingue queste tre persone eccezionali.

SOLO PER IL CLUB: BRUNELLO 2018 BIO “LATE VINTAGE RELEASE”

 

La proposta include 6 bottiglie di Brunello di Montalcino 2018 uscita ritardata ciascuna numerata e incartata da ricevere direttamente a casa vostra al costo di € 297,00

DONATELLA CINELLI COLOMBINI VI PRESENTA UNA PICCOLA SERIE DI BRUNELLO DI MONTALCINO 2018 DEL CASATO PRIME DONNE CON GRANDE QUALITÀ E POTENZIALE DI INVECCHIAMENTO

Nel 2018 una piccola quantità di uva e poi di vino è stata tenuta gelosamente separata dal resto in 4 tonneau di rovere francese da 5-7hl e infine anche in una botte da 15 hl, fino ad essere imbottigliata da sola.
L’affinamento in bottiglia ha reso ancora più evidente la qualità superiore al resto del Brunello 2018 “annata” .
Per questo Donatella Cinelli Colombini e sua figlia Violante hanno deciso di mettere l’accento sull’eccezionalità di questo Super Brunello nato come un “esperimento” e diventato un piccolo gioiello di sole 3000 bottiglie per appassionati in cerca di esclusività da bere.

COME SI VEDE LA DIFFERENZA DAL BRUNELLO 2018 ANNATA?

Per distinguerlo sull’etichetta è stata inserita una striscia dorata sulla base. Le bottiglie saranno numerate, incartate una per una e commercializzate soprattutto in casse di legno. L’aumento di prezzo è minimo e serve solo a marcare la differenza.

NASCE IL CLUB DEGLI WINE HOSPITALITY MANAGER

OLTRE 500 ISCRITTI IN POCHI GIORNI, PARTE COL BOTTO IL CLUB DEI RESPONSABILI DELL’ACCOGLIENZA TURISTICA IN CANTINA PROMOSSO DA WINE MERIDIAN E WINE SUITE -DIVINEA

Montalcino Casato Prime Donne wine hospitality nasce il club per i managers dell'accoglienza in cantina

Montalcino Casato Prime Donne wine hospitality nasce il club per i managers dell’accoglienza in cantina

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Inizia con una riunione durante Hospitality, il B2B di Riva del Garda, all’inizio di febbraio 2024 quando è stato proposto il “manifesto” dei wine hospitality managers e già alla fine del mese il club “Wine Hospitality” contava 500 iscritti.
Mira a offrire informazioni aggiornate sulle novità e i trend, corsi di formazione, creare uno spazio di condivisione, networking fra i manager delle cantine turistiche, organizzare eventi e servizi che agevolino la crescita dell’enoturismo e trovare le soluzioni ai suoi problemi. Quest’ultima sembra la sfida più audace ma forse quella decisiva perché “l’unione fa la forza” e far parlare con una voce sola 500 professionisti dell’enoturismo significa avere una voce di tuono.
Con questi presupposti nasce il primo progetto Wine Tourism HUB e la prima serie di dati che riguardano un campione di 1600 cantine italiane.
I punti presi in esame riguardano la loro comunicazione: analisi dei loro siti web, invio di mail e telefonate.

LA VITA E’ UNA COMBINAZIONE DI PASTA E MAGIA

PASTA CHE PASSIONE! UN MINILIBRO DI CARLO OTTAVIANO PER SCOPRIRE CURIOSITA’, NOTIZIE E FAKE NEWS SULLA PASTA IN UNA STORIA DI QUASI MILLE ANNI

pinci_al_sugo_di_nana_Fattoria_del_colle-

pinci_al_sugo_di_nana_Fattoria_del_colle-

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

 

“La vita è una combinazione di pasta e magia” con queste parole di Federico Fellini inizia l’opuscolo di Carlo Ottaviano “Parole di pasta” edizione fuori commercio riservata agli amici. A me è arrivato per Natale e questo è un ringraziamento tardivo per un dono graditissimo.

 

ORIGINE DELLA PASTA NON IN CINA MA PROBABILMENTE IN AFRICA SETTENTRIONALE

Un librino tanto piccolo quanto prezioso perché fa scoprire cose che quasi nessuno conosce e che sono invece intriganti e affascinanti. Ma dall’ex direttore del Gambero Rosso, non ci aspettavamo di meno!

IL TELEFONINO E’ UN NEMICO DEL VINO?

IL RAPPORTO DELLA GENERZIONE Z – SEMPRE CONNESSA – CON IL DIGITALE E LO SMARTPHONE POTREBBE  ALLONTANARLA DAL VINO? E COME CONTRASTARE  IL DISINTERESSE DEI GIOVANI?

perchè le nuove generazioni si allontanano da vino. Il telefonino è un dissuasore o un alleato?

perchè le nuove generazioni si allontanano da vino. Il telefonino è un dissuasore o un alleato?

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

 

 

La cosa certa è che la generazione Z, nata a cavallo del nuovo millennio, ha un rapporto simbiotico con il digitale. Praticamente ci vive dentro.
Sul fronte dei consumi di bevande si assiste a un rilancio dei super alcolici e dei low alcool dal sapore dolce, insieme ai cocktail e ai mix a base di cannabis.
Il vino viene percepito come qualcosa di difficile, manipolato con aggiunte poco naturali e poco salutari. Forse è anche tutta la scenografia che c’è intorno al vino che appare distante a chi vive social. In altre parole, la necessità di imparare attraverso i corsi da Sommelier, la fatica di ricordarsi vitigni, denominazioni, marchi …. Potrebbe essere dissuasiva per chi non ha una mente formata sulle date storiche, i principali autori della letteratura, il pensiero dei filosofi…. Cioè per quelli che ritengono inutile la cultura perché sanno trovare qualunque cosa in Google. Inoltre mi chiedo se consumatori di questo tipo siano influenzati da punteggi e opinioni di critici oppure siano affascinati da modalità di consumo rituali come quello che comprende, carta dei vini, sommelier e bicchieri balloon?

IL TERROIR E LA DEGUSTAZIONE DEL VINO SONO UN MITO?

LA CONTESTAZIONE DEL CONCETTO DI TERROIR DA PARTE DI MAGGIE HARRISON E LE COMMISSIONI DI DEGUSTAZIONE ITALIANE CHE VANNO IN TILT CON I VINI NATURALI

Cancello nero agosto 2011 impianto del vigneto

Cancello nero agosto 2011 impianto del vigneto. esiste il terroir?

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

 

Ricordo l’inizio della lezione di Denis Dubourdieu, all’Università di Bordeaux nel lontano 1999 <<ricordatevi che la qualità del vino è una linea retta con la perfezione al centro, più andate verso i lati e meno il vino è buono>>. Rimasi stupefatta, perché venendo da studi umanistici sapevo come un concetto del genere appartenesse a una cultura idealistica basata sul “bello ideale” che era stata sbaragliata, proprio in Francia, dagli Impressionisti un secolo e mezzo prima e dalle avanguardie musicali all’inizio del Novecento.

IL PASSAGGIO DALLA CULTURA IDEALISTICA AL POST MODERN NEL VINO

Oggi la ricerca della perfezione apollinea non interessa più ma è l’espressività, la capacità di trasmettere messaggi e suscitare emozione che conta. Questo vale per ogni espressione della civiltà umana: il cinema, l’architettura, la moda …. E il vino.