Per vendere il vino in Russia ci vogliono le donne nude?
Un video con giovani russe nude scatena polemiche e persino interrogazioni al Consiglio regionale del Friuli. La domanda è: funziona per vendere a Mosca?
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Armando Testa il più grande pubblicitario degli anni ’80 diceva «troppo sesso funziona da vampiro perché succhia l’attenzione del cliente e l’allontana dal prodotto>> cioè il consumatore è così attratto da tette e sederi da non interessarsi affatto al brand. Verissimo! Basta guardare il video realizzato per promuovere il vino friulano in Russia per avere una dimostrazione pratica delle parole di Testa. La prima volta anch’io ho visto solo le 4 ragazze russe nude – poi diventano 8 – che si muovono simulando riti bacchici forse ispirandosi a qualche bassorilievo romano. L’effetto è evocativo, con un preciso richiamo al gothic revival. Non lo trovo volgare ma detesto quando il corpo femminile è usato come una merce per vendere qualcosa. Sono un’ingenua inguaribile? I ricchi russi comprano di più se sollecitati da immagini del genere? Forse. In effetti la Simple, che ha commissionato il video, conosce bene il mercato russo perché è il maggiore importatore di vini italiani in quel Paese.