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Fuorisalone, reportage da un’osservatrice fuoriluogo

Racconto dalla design week a Milano, e da una città che si trasforma in una vetrina costante, continua. Milano e il fuorisalone visto da un occhio fuori tema.

Visto per voi da Bonella Ciacci

Bonella Ciacci al fuorisalone2014

Bonella Ciacci al fuorisalone2014

Fuoriluogo al fuorisalone? Beh, sicuramente è la prima cosa che ho pensato quando mi è stato proposto di andare una giornata in giro tra le ultime novità che il mondo presenta alla design week di Milano. Poi ho ripensato al museo del design che ho visitato a Copenhagen, e a cosa in fondo è il design. Tutto ciò che ci circonda, tutto ciò che utilizziamo, le sedie di casa nostra, il lampadario in ufficio, l’attaccapanni nella sala d’attesa del commercialista. Tutto è design. E con l’occhio del fruitore finale ho affrontato questa avventura.

In occasione della design week sono stata contatta dall’agenzia di comunicazione Prima Pagina di Milano, per passare una giornata a giro per Milano, e farmi colpire, entusiasmare, incuriosire dalle esposizioni del fuorisalone, immortalandole con il nuovo smartphone di ASUS, Zenfone5, in anteprima ad un mese dall’uscita. La prima tappa, con la preziosa guida di Massimo (@dietnam su Twitter) è stata la nuova piazza Gae Aulenti. Finalmente Milano ha lo skyline delle grandi metropoli europee come Parigi e Londra. Affascinante e futuristica, adesso l’Expo2015 inizia a sembrarmi possibile. Un piccolo consiglio a chi di voi ancora non c’è stato: attenzione ai piedi, ve li ritroverete fradici senza accorgevene…la piazza si allaga a sorpresa e diventa uno specchio di acqua e viottoli piastrellati.

Olio extravergine fra scandali, curiosità e celebrità

C’era anche lui, il famigerato Tom Mueller, autore del libro Extraverginità. Il sublime e scandaloso mondo dell’olio d’oliva, alla cena di beneficenza di Eataly

Taste presentazione della cena dei super esperti

Taste presentazione della cena dei super esperti

Visto per voi da Marzia Morganti Tempestini

Una cena che è avvenuta a Firenze organizzata da Oscar Farinetti con il Frantoio Santa Tea per raccogliere fondi per l’ospedale Meyer.

Un personaggio dagli occhi chiari e sereni, i capelli brizzolati e l’accento italo americano. Alla battuta se aveva orchestrato l’uscita del New York Times per fare pubblicità al suo libro che proprio in quei giorni veniva presentato alla Camera dei deputati, ha risposto sorridendo e raccontando come il giorno della presentazione si sia trovato  in una situazione, suo malgrado incresciosa. ‘quando ho visto le vignette volevo morire!! Mai aveva ricevuto tante telefonate di protesta da  produttori sorpresi dall’articolo infangante il nostro olio extravergine.

Carpa con olio extravergine di Oscar Farinetti

Carpa con olio extravergine di Oscar Farinetti

Certo che fino a pochi anni fa, nonostante l’Italia sia il secondo produttore al mondo con circa 480 tonnellate nell’ultima annata, nonostante un calo dell’8%  si parlava di olio solo in autunno durante il periodo della raccolta e frangitura delle olive. Oggi grazie alle molte iniziative per valorizzare l’oro verde italiano se ne parla e si organizzano eventi anche in altri periodi dell’anno e soprattutto in luoghi che un tempo non erano terre da olivi. A Trieste dove è stato organizzato Olio capitale da Camera di Commercio, Confcommercio e Città dell’Olio, ha raccontato Boris Pangerc, insegnante di scuole media, poeta e olivicoltore, Sindaco per dieci anni del Comune di San Dorligo della Valle, quando decisero di aderire con il comune all’Associazione Città dell’Olio piantando 1500 piante di olive, lui e i suoi amici furono presi per visionari e ancora di più quando alcuni anni fa misero in piedi la prima edizione di Olio capitale. Nella settima edizione appena tenutasi gli espositori sono stati trecento e i visitatori provenienti anche dalla vicina Croazia sono stati più di diecimila.

Binge drinking è ormai un problema anche femminile

In USA le grandi bevute – 6 bicchieri di seguito – crescono fra le donne bianche e ispaniche ricche. 1/5 delle studentesse delle superiori fa binge drinking

binge drinking

binge drinking

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Ecco il brutto film del binge drinking al femminile negli USA. La storia comincia al college dove l’81% delle giovani arriva senza aver mai fatto nessuna esperienza con l’alcool ma prima della fine 1/3 si sbronza. Il binge drinking cioè 6 bicchieri di alcolici che vengono tracannati come acqua uno dietro l’altro al solo scopo di stordirsi in fretta, riguarda soprattutto la fascia di età fra i 18 e i 34 anni. Sorprendentemente non si tratta poveracce bensì di donne che mettono in tasca 75.000$ l’anno (Centers for Disease Control e Prevention). La bevuta da stordimento attrae soprattutto le ragazze bianche e le ispaniche, è invece meno diffusa fra le studentesse nere oppure fra chi non frequenta la scuola superiore. Che il college sia una vera “palestra delle sbronze” è un dato generalizzato: il fenomeno interessa infatti il 42% degli studenti e il 35 dei giovani della stessa età che hanno lasciato la scuola.

Io e Platinette storia di una doppia intervista

Donatella Cinelli Colombini ci racconta le sue conversazioni con la giunonica diva gay dei programmi radiotelevisivi Platinette

Platinette.

Platinette.

Visto per voi

Tutto comincia un giovedì pomeriggio a Montalcino nello studio dove viene realizzato un video sul nostro paese prima che il Brunello lo trasformasse in una star internazionale. Ho con me tre amici che, arrivati per farmi visita, sono stati risucchiati nella mia vita movimentata. Nel piccolo studio siamo in otto concentratissimi sulle immagini del video. Quando mi telefonano da Radio Deejay per l’intervista caccio fuori la maggior parte di loro ma sono ancora frastornata e la prima domanda di Platinette mi mette subito in difficoltà <<Donatella Cinelli Colombini nota produttrice di vini pregiati … mi scusi ma come devo chiamarla: marchesa, contessa, altezza?>> vignaiola, rispondo io e Platinette prontissima <<solo vignaiuola?>> io insisto <<Si vignaiola di Montalcino fa molto fino>> <<a, non sapevo>> risponde lei <<credevo che voi dei vino foste tutti di nobili famiglie con augusti natali>> a quel punto mi sento punta nel vivo perché anch’io ho augusti natali e avrei voluto spiegarglieli ma proprio in quel momento le persone rimaste nella stanza si mettono a far rumore coi telefonini e io mi impappino.

Il tour de force di-vino di Donatella

Alois Lageder a Vitis Vinifera, i 40 anni di Luca Brunelli, la degustazione dell’acqua in enoteca e la domenica in Chianti Classico con i Gourmet

Alois Lageder.

Alois Lageder.

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Della serie “non facciamoci mancare niente” o forse sarebbe meglio dire “il troppo stroppia”. Il mio fine settimana di-vino comincia con la visita di Vittoria Cisonno del Movimento del Turismo del vino Puglia alla Fattoria del Colle. Il piacere di rivedere un’amica di vecchia data ma anche un incontro di lavoro. Poi da Vitis Vinifera l’enoteca di Maurizio Castelli e Antonella Piredda che sta trasformando il delizioso borgo di

 Luca Brunelli e Gema Marcucci

Luca Brunelli e Gema Marcucci

Montisi in un cenacolo di cultura enologica. Vado a salutare i miei dinamici amici e ci trovo un produttore di vino neozelandese che ha una casa a Radda <<qui è più bello>> gli dico per

Alessandro Zanasi al Lions Club Montalcino La Fortezza

Alessandro Zanasi al Lions Club Montalcino La Fortezza

scherzo ma lui mi prende sul serio <<sicuramente qui è tutto autentico>>. Rimango basita perché non mi aspettavo una simile reazione vista la fama internazionale del Chianti Classico mentre Montisi è sconosciuto a tutti. Arriva Lageder e io mi sbraccio nei ringraziamenti <<la sua presenza qui ci riempie di gioia>>. Gli regalo i nostri minuscoli ricettari e via in macchina al compleanno di Luca Brunelli. 40 anni sono un traguardo da festeggiare per uno che vive a tutta velocità: ha creato un’azienda che produce Brunello è stato presidente nazionale di Agia e ora Presiede la Cia della Toscana, insomma è giovanissimo ma ricopre incarichi importanti e gode della stima generale. Una persona dal coraggio e dal talento contagiosi che però ci lascia più di un’ora ad aspettarlo in piscina.

I ciambellini di Pasqua, tradizione a cavallo tra Siena e Arezzo

A Trequanda, terra di confine tra due province, la tradizione di Pasqua vuole si mangi il ciambellino, dolce tipico tanto senese che aretino. Venite a provarlo!

Visto (e assaggiato) per voi da Bonella Ciacci

Fattoria del Colle agriturismo Trequanda

Fattoria del Colle agriturismo Trequanda

Condivido con il paese dove lavoro, Trequanda, dove a soli 3km si trova la Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini, una doppia natura, in quanto sono nata nella provincia senese, e mi ritrovo sposata aretina. Infatti Trequanda, originariamente feudo della famiglia Cacciaconti, dipendeva da Arezzo, ma passò poi nel 1309 al Comune di Siena. Una “terra di mezzo”, una terra di confine, la cui ubicazione è però strategica, anche oggi. E’ infatti uno dei molti motivi validi per trascorrere le vicine vacanze di Pasqua all’agriturismo della Fattoria del Colle, dalla quale si raggiungono velocemente molti dei luoghi di interesse di entrambe le province, come Pienza e Montepulciano nel senese, oppure Cortona e Lucignano nell’aretino, oltre che il programma di attività colmo di possibilità che propone.

Un altro motivo per trascorrere la Pasqua con noi è una ricetta, che riunisce magicamente le due province, spesso state nemiche e di cui tuttora si conserva un certo campanilismo. E’ la ricetta del ciambellino che la tradizione vuole si mangi la mattina di Pasqua, con il caffellatte, oppure dopo il pranzo pasquale, grossolanamente spezzato con le mani, come si usava un tempo, e inzuppato nel VinSanto.

Per i giorni di Pasqua, alla Fattoria del Colle, è possibile godere di un programma ricco di molte attività, come visite guidate dove si racconta di come la storia della fattoria e della famiglia sia intrecciata con la storia del luogo, piccole interessanti lezioni di cucina e anche delle degustazioni di vino, dove magari potrete prendere uno degli ingredienti essenziali al rispetto della tradizione pasquale locale, il VinSanto del Chianti DOC.

E’ il Vinitaly di Renzi

Per la prima volta un Presidente del Consiglio a Vinitaly e Renzi suona la carica << vi do un obiettivo: il 50% di export in più nei prossimi 6 anni>>

Vinitaly Renzi e Zaia

Vinitaly Renzi e Zaia

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Matteo ci piaci! Ecco il messaggio del mondo del vino italiano al Presidente Renzi arrivato a Verona per l’ultimo giorno del Vinitaly e letteralmente assediato dalla folla desiderosa di salutarlo e incoraggiarlo ad andare avanti. Nell’auditorium della Fiera, riservato ai

Donne del Vino Vinitaly 2014

Donne del Vino Vinitaly 2014

giornalisti e a pochi ospiti, parla a braccio di quello che vuol fare << porterò il mondo del vino italiano con me in Cina a giugno … il settore vino è un esempio per tutta l’Italia …. Ho tagliato i salari dei dirigenti pubblici mettendo un tetto massimo che è il doppio del mio stipendio, non so come siete abituati voi ma a me sembra di aver comunque offerto delle buone retribuzioni ….. finchè dire a qualcuno “vai a zappare” sarà un’offesa, i giovani non desidereranno di andare a lavorare in campagna; bisogna fare come con gli chef che sono diventati di moda mentre, quando ero ragazzo io, nessuno voleva fare il cuoco …. chi ha idee e progetti deve scriverli entro il 30 aprile a #campolibero e il Ministro delle risorse Agricole Martina li userà per il suo piano di 18 punti >> Poi ha strapazzato i giornalisti che gli facevano domande fuori tema ma ha riconosciuto quelli di Firenze <<Pellegrini della Nazione porta i miei saluti al nuovo direttore … >>.

The Queen of Wine Jancis Robinson

La regina per antonomasia “The Queen” è Sua Maestà Elisabetta II, ma la regina del vino è sicuramente Jancis Robinson

Jancis Robinson

Jancis Robinson

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
E’ proprio lei, infatti, che sceglie le bottiglie per Buckingham Palace. Jancis Robinson ha acquistato una fama mondiale quando, nel 1980, divenne il primo Master of Wine donna che non proveniva dal business del vino e oggi molti la considerano ‘the most respected wine critic and journalist in the world’ la persona che strappa le raccomandazioni ed è impermeabile ad ogni influenza. Per la sua competenza, autorevolezza ma anche per la sua onestà Decanter la mette al 10° posto nella lista dei personaggi del vino più potenti del mondo. Il suo www.jancisrobinson.com ha abbonati in 100 Paesi  ed ha vinto il Wine Writers’ Award 2010 come miglior portale di vino del mondo. La Robinson ha 206.000 follower in Twitter. Ha scritto 20 libri fra cui due opere monumentali: World Atlas of Wine insieme a Hugh Johnson e l’Oxford Companion to Wine. Ma non basta ha anche una rubrica fissa nel “ Financial Times”.
Non aggiungo altro! Avete capito che Jancis Robinson è l’unica donna in grado di far sentire la sua voce sopra quella degli uomini che dominano il mondo del vino.

La civiltà delle Contrade del Palio e il canto del Maggio

Due serate e due argomenti affascinanti per tre Lions Club nella stessa settimana: il Palio di Siena e i maggiaioli della Val d’Orcia

Franco Generini

Franco Generini

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Il Lions Club Firenze Brunelleschi dedica una serata a Siena e alle sue nobili tradizioni. Una full immersion che ha toccato persino il menù dove comparivano i pinci con il sugo di cinta senese e il panforte. Al termine della cena il Professor Giuliano Catoni – docente di archivistica e profondo conoscitore della storia locale- ha spiegato come i senesi abbiano una fama centenaria di eccentricità: la

Jacopo Rosati fa firmare il libro presenze a Giuliano Catoni

Jacopo Rosati fa firmare il libro presenze a Giuliano Catoni

“pazzia dei senesi” citata da Giovanni Boccaccio e la “gente vana” di cui scrive Dante … Insomma dal medioevo i nostri antenati  ( gli antenati miei e di mio marito Carlo Gardini presidente del Lions Club) sono noti per la rissosità e il legame di appartenenza. Chi nasceva in un “monte” o in una delle 42 Contrade medioevali oppure in una delle 17 Contrade di oggi mantiene quel legame per la vita se non vuole essere considerato un “rivenduto”. Per questo i confini assumono un’enorme importanza e, fino al 1721, quando l’editto di Violante di Baviera li fissò definitivamente, erano fonte di continue litigi. Dunque  il Palio “alla tonda”, quello che si corre due volte l’anno (nasce nel 1656 sostituendo quello “alla lunga”), è solo la parte più spettacolare e famosa di qualcosa di profondo e antico, qualcosa che vive tutto l’anno e costituisce una vera e propria civiltà.

La fondazione dei miracoli

Qualcuno di voi nei giorni passati ha sentito parlare della Miracle Machine? Beh, mi dispiace deludere i creduloni. Non esiste, ma esiste chi prova a fare i miracoli.

Visto per voi da Bonella Ciacci

A quanto ci è dato sapere, è esistito un unico uomo a saper fare veri miracoli, e trasformare l’acqua in vino. Quindi no, mi dispiace, ma la Miracle Machine pubblicizzata in tutto il web, facendo il giro del mondo, che prometteva di trasformare acqua e pochi altri ingredienti in vino in soli tre giorni, non esiste.

Ma grazie a chi ha fatto girare questa bufala enologica, ho scoperto una fondazione che i miracoli ci prova davvero a farli, anche se al contrario.
Si chiama Wine to Water, e da dieci anni raccoglie fondi tramite eventi dove è coinvolto il mondo del vino, con degustazioni di vino, vendita di una loro produzione di vini di vario tipo e donazioni. Il concetto è quello di trasformare il vino in acqua, e non l’opposto.

L’alcol in rete, il confine tra il bene e il male

Internet è un megacontenitore dove si può viaggiare tra tutti gli estremi, anche nell’uso dell’alcol. Ecco un esempio di come la rete può diventare una trappola.

Visto (e sentito) per voi da Bonella Ciacci

Le neknomination

Le neknomination

La moda è partita dall’Australia e si è diffusa in brevissimo tempo negli Stati Uniti, in Inghilterra e nel resto di Europa. Si chiamano “NekNomination” ed il meccanismo è semplice quanto letale: farsi un video mentre si tracanna una bottiglia di un qualche alcolico (birra, vino, o peggio ancora bottiglie con mix micidiali di superalcolici), fino all’ultima goccia, postarlo sui vari social network, e poi nominare altri 3 amici che in 24 ore devono fare la stessa cosa, pena la pubblica derisione online. Da qui il nome del pericoloso giochino, ovvero Nek (dal collo della bottiglia) e Nomination (perché vanno nominati altri amici per proseguire la catena).

Una catena di Sant’Antonio che all’estero ha fatto molte vittime, e anche in Italia alcuni ragazzi hanno rischiato molto, finendo in coma etilico.
Per fortuna, come si sono moltiplicate online (principalmente su facebook) le pagine che incitavano a continuare questa moda assassina e stupida, altrettanto sono cresciute le pagine che la condannavano e chiedevano che venisse fermata.

Le truffe del vino: dai domini web ai Barolo falsi

Un futuro di pirateria informatica per chianti.wine e bordeaux.vin. Intanto c’è chi falsifica il Monfortino di Giacomo Conterno

Monfortino

Barolo Monfortino Conterno

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Esiste il rischio che i domini web “premium” come wine oppure vin vengano venduti all’asta. ICANN -Internet Corporation for Assigned Names and Numbers – che assegna i domini internet a tutto il mondo, ha sede a Los Angeles ed è privata, vorrebbe liberalizzarli mettendoli in vendita al miglior offerente. Potrebbe dunque succedere che www.chianti.wine corrisponda a una ditta di abbigliamento, oppure www.brunello.wine serva per proporre auto d’epoca. Insomma potrebbe ingenerarsi una confusione e uno sfruttamento improprio dei nomi di vini celebri. Una prospettiva di “pirateria informatica” che ha spinto Paolo De Castro (Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo) a scrivere a ICANN e poi al Presidente dell’Assemblea Ue, Martin Schulz. Insieme intendono dare battaglia. Secondo De Castro potrebbe succedere che << nomi a dominio contenenti celebri indicazioni geografiche (ad esempio chianti.wine, bordeaux.vin, rioja.wine) vengano utilizzati da imprese che nulla hanno a che vedere con i vini di qualita’ delle denominazioni indicate>> insomma si prospetta un futuro sempre più complicato per le cantine.

Luigi Socini Guelfi il ricordo di un grande senese

Questo pomeriggio la Nobil Contrada del Bruco ha ricordato Luigi Socini Guelfi e gli episodi che lo videro protagonista a Siena durante l’ultima guerra mondiale

Socini Guelfi commemorato nella Contrada del Bruco

Socini Guelfi commemorato nella Contrada del Bruco

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Il Rettore della Contrada del Bruco, Fabio Pacciani, ha voluto commemorare Luigi Socini Guelfi in un momento particolare per la città di Siena <<un momento di grandi difficoltà economiche e di conflittualità strisciante>> un momento in cui <<gli uomini e le donne di valore possono fare la differenza>>. Da qui l’idea di proporre Luigi Socini Guelfi come esempio. Nato nel 1906, Socini Guelfi era diventato podestà di Siena nel 1938 a soli 32 anni. Trovò sul suo tavolo una legge che trasferiva a Roma il Monte dei Paschi ma, lavorando di diplomazia, riuscì a conservare la senesità della banca. Fu poi protagonista in uno dei momenti più terribili, il passaggio del fronte, quando riuscì a far dichiarare Siena città ospedaliera , salvandola dai bombardamenti tedeschi e alleati.

I Gourmets tifano per Siena Capitale della cultura europea

Siena sarà anche una capitale golosa se riuscirà a diventare la capitale europea della cultura nel 2019
Visto per voi da Alessandro Bonelli

Union Europeénne des Gourmets Siena Rist.Guido

Union Europeénne des Gourmets Siena Rist.Guido

Giovedì 13 Marzo, presso il ristorante Guido, l’Union Europeenne des Gourmets di Siena si è riunita per la Conviviale dedicata a Siena Capitale della Cultura Europea 2019. L’argomento è stato illustrato dal Dottor Angelo Romagnoli, membro del Comitato che promuove la candidatura di Siena.
Argomento di indubbio interesse che ha molto coinvolto il dibattito tra i soci e gli ospiti presenti . Il Dottor Romagnoli ha spiegato che Siena si contende il titolo con altre cinque città italiane. La qualità dei progetti contenuti nel book che il Comitato presenterà a fine Luglio, sarà determinante per la sperata designazione.
La serata ha avuto anche interessanti contenuti eno-gastronomici, come sempre nelle conviviali dell’ Union Europeenne des Gourmets.
Ospiti della serata erano anche i rappresentanti dell’azienda “Barone Ricasoli” che hanno presentato i loro vini sapientemente abbinati alle pietanze che Franco Landi, proprietario del Ristorante Guido, ha servito in tavola.
Rosè Albia 2012, con gli antipasti: tortino di zucca gialla con mostarda di Cremona e involtino di verza al baccalà mantecato e crema di patate.

E’ appena uscito ma fa già tremare i Grands Vins de France

E’ il libro “Vino business”  di Isabelle Saporta che denuncia la connection di affari, omertà che si nasconde dietro i grandi chateau bordolesi

Isabelle Saporta

Isabelle Saporta

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Ascoltando la giovane e bella autrice del libro Vino business ( Albin Michel 19€) mentre lo presenta da la sensazione di sentire la continuazione del film “Mondo Vino” tanto è forte l’attacco a quello che viene definito <<il sistema Bordolese>>  e la consapevolezza di esporsi a azioni <<assai violente perché questi sistemi sono ben protetti>>.  Azioni che sono puntualmente arrivate dopo 9 giorni dall’uscita del libro quando Hubert de Boüard, ha denunciato per diffamazione Isabelle Saporta.  Si tratta del proprietario di Château Angélus a St Emilion, Première Grand Cru Classé, cioè di un personaggio di grande influenza, che nel libro è citato 60 volte.

Ma forse non finirà li perché Isabelle Saporta dice che i più fedeli e aggressivi difensori del sistema sono <<i grandi esperti di vino, i giornalisti che forse sarebbe più giusto chiamare cortigiani>>. Tuttavia non sembra spaventata, anzi! Del resto non è nuova a simili imprese, in passato ha scritto Le Livre noir de l’agriculture, comment on assassine nos paysans, notre santé et l’environnement.