E’ il Vinitaly di Renzi
Per la prima volta un Presidente del Consiglio a Vinitaly e Renzi suona la carica << vi do un obiettivo: il 50% di export in più nei prossimi 6 anni>>
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Matteo ci piaci! Ecco il messaggio del mondo del vino italiano al Presidente Renzi arrivato a Verona per l’ultimo giorno del Vinitaly e letteralmente assediato dalla folla desiderosa di salutarlo e incoraggiarlo ad andare avanti. Nell’auditorium della Fiera, riservato ai
giornalisti e a pochi ospiti, parla a braccio di quello che vuol fare << porterò il mondo del vino italiano con me in Cina a giugno … il settore vino è un esempio per tutta l’Italia …. Ho tagliato i salari dei dirigenti pubblici mettendo un tetto massimo che è il doppio del mio stipendio, non so come siete abituati voi ma a me sembra di aver comunque offerto delle buone retribuzioni ….. finchè dire a qualcuno “vai a zappare” sarà un’offesa, i giovani non desidereranno di andare a lavorare in campagna; bisogna fare come con gli chef che sono diventati di moda mentre, quando ero ragazzo io, nessuno voleva fare il cuoco …. chi ha idee e progetti deve scriverli entro il 30 aprile a #campolibero e il Ministro delle risorse Agricole Martina li userà per il suo piano di 18 punti >> Poi ha strapazzato i giornalisti che gli facevano domande fuori tema ma ha riconosciuto quelli di Firenze <<Pellegrini della Nazione porta i miei saluti al nuovo direttore … >>.
Il Ministro Maurizio Martina è rimasto in piedi in un angolo del palcoscenico, per tutto il tempo della conferenza stampa, come fosse uno dello staff. Si vede che ancora non è abitato ad essere Ministro e che il Matteo nazionale lo affascina di brutto.
Insomma un finale col botto per questo Vinitaly versione estiva. Nonostante il Sindaco Tosi sia arrivato in fiera pallido e imbronciato per la puntata di Report, dove è stato attaccato sia sul piano politico che su quello umano. Di tutt’altro umore Oscar Farinetti, euforico per la prossima apertura di Eataly a Verona, nella ex fabbrica di ghiaccio di fronte alla fiera.
Ultimo giorno di Vinitaly con tre chicche speciali: l’assaggio di un pinot bianco e un moscato rosa di Franz Hass che ci hanno fatto sognare, le Braci di Negroamaro di Severino Garofano e la riserva Vittorio Moretti di Bellavista nello stand tutto colorato che richiama
le nuove etichette tutte colorate.
Finale anzi Finitaly con le Donne del vino che, dopo il convegno, hanno concluso la fiera con la cena di gala alla Gran Guardia davanti all’ Arena. Strepitose specialità gastronomiche e vini da tutta Italia per l’applauso finale allo staff di Veronafiere con Mantovani, Bruno e Kim sfiniti ma felici. Anche le Donne del vino erano euforiche con indosso i meravigliosi gioielli di Gerardo Sacco l’orafo calabrese che adorna di corallo, perle, bassorilievi e filigrane le donne più belle e ricche del mondo. Ognuna di noi vignaiuole si è sentita star per una sera.
Addio Vinitaly 2014 rimarrai memorabile