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In bocca al lupo Stefano

Stefano Campatelli lascia la direzione del Consorzio del Brunello dopo 23 anni di successi e problemi Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini[caption id="attachment_13960" align="alignleft" width="225" caption="Stefano-Campatelli-Direttore-Consorzio-Brunello-di-Montalcino-Kit-per-Msterclass-Brunello-Vinitaly-2012"][/caption]Senza dubbio è stato un protagonista. Lavoratore instancabile, sempre in contatto con tutti gli opinion makers del vino del mondo, Stefano Campatelli ha guidato il Brunello negli anni in cui si è trasformato da una gemma locale in una star mondiale del vino. Ho lavorato con lui tre anni e, nonostante la grande diversità del mio metodo di lavoro dal suo, ho apprezzato le sue capacità, la sua umanità  e la montagna di lavoro che produce....

Castello di Querceto in festa nel cuore del Chianti Classico

Nozze d’oro di Antonietta e Alessandro Francois con un temporale dispettoso che ha spostato la festa dal parco alle sale del Castello di Querceto

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Alessandro Francois

Alessandro Francois con Fiore e Pellucci

E’ difficile trovare una coppia più affiata di loro nella vita e nel lavoro. Antonietta e Alessandro Francois, sposi da 50 anni, festeggiano il loro amore come fosse il primo giorno. Il Castello di Querceto ci appare sotto un diluvio che costringe a un completo cambiamento nei programmi della festa. Peccato! Anche sotto la pioggia, il parco con i laghetti, i cedri centenari e le luci ci appare come un luogo da favola. Per fortuna le sale del Castello di Querceto sono un autentico museo e il tocco aggraziato di Antonietta le ha rese accoglienti e confortevoli. Che cornice fantastica per questi sposi tutti d’oro e che vini strepitosi il “Sole di Alessandro” IGT ci colpisce con la sua sontuosa potenza e rivaleggia per eleganza con il Picchio Chianti Classico Riserva servito in bottiglie magnum. Il famoso enologo Vittorio Fiore e il giornalista assaggiatore Emanuele Pellucci li gustano beati. Tanti vecchi amici a questa festa: la pittrice Elisabetta Rogai, il sindaco cacciatore Alberto Bencistà, il Principe Girolamo Guicciardini Strozzi, Paolo Saturnini past president delle Città del vino, la maestra distillatrice Priscilla Occhipinti ….

Il Barrino di Montisi sfida il venerdì 13 con le bollicine

Gran Galà delle Bollicine a Montisi con 200 ospiti e 210 bottiglie di Champagne e Spumante insieme alla Cavalleria rusticana e ai fuochi d’artificio

Gianluca Monaci e Violante Gardini

Gianluca Monaci e Violante Gardini

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Gianluca Monaci del Barrino – l’Ombelico del mondo – cuore della Toscana più innamorata delle bollicine sfida il venerdì 13 e organizza, proprio quel giorno, il suo Gran Galà di fine estate con una cena all’aperto per 200 ospiti.
6 ottimi vini con una successione illustrata da Giulio Menegatti, un super esperto che parla veneto ma conosce la Francia del vino più dei francesi:
Spumante Ferrari Maximum Brut
Aimery Crèmant de Limoux Rosé
Filippe Gilbert cuvée La dame Blanche
Champagne Rallier Brut Rosé
Champagne Rallier Brut Grande Reserve
Champagne Rallier Brut Blanc de Blanc

Piero Sbarluzzi o Sandra Ferroni realismo o fantasia?

Due mostre a Pienza  di Sbarluzzi e Ferroni vi  mostreranno uno dei luoghi più belli della Toscana arricchito di nuove visioni e di nuove emozioni 

Piero Sbarluzzi Pienza Palazzo Pubblico

Piero Sbarluzzi Pienza Palazzo Pubblico

Pienza, la città ideale del Rinascimento progettata da Bernardo Rossellino per il Papa mecenate Pio II. Un contenitore perfetto per le opere di Piero Sbarluzzi con la loro monumentalità classica. I due cavalieri sotto il loggiato del Palazzo Comunale fanno l’effetto del Marco Aurelio al Campidoglio. Ovviamente in scala minore e senza la genialità di Michelangelo, ma c’è la stessa ricerca di armonia, lo stesso respiro ampio la stessa misura solenne e soprattutto la stessa visione dell’uomo. Sbarluzzi grande artista, uomo profondamente religioso e profondamente toscano. Le altre sue opere, sparse per le piazze di Pienza e nelle sale espositive, mostrano un livello qualitativo altissimo e un’umiltà che commuove. E’ forse questa la vera grandezza?
Ed è grandezza ospitare nel proprio atelier, come ha fatto lui, le opere di un’altra artista: Sandra Ferroni una ceramista diventata pittrice che racconta la realtà attraverso il colore e il sogno.

La cantina Antinori e la Cisk birra galante di Malta

Due storie che si intrecciano a Malta, quella della birra Cisk e la cantina Meridiana avamposto di Antinori nel Mediterraneo. Visto per voi da Ignazio Anglani

Meridiana Malta La facciata vista da dietro

Meridiana Malta La facciata vista da dietro

La birra Cisk ha letteralmente accompagnato il viaggio mio di Violante, Claudia e Mirco a Malta!
E’ la birra nazionale ed è ovunque… non esiste bar, ristornate, pub, bettola, lido, ambulante che non abbia la Cisk! La Cisk è riprodotta sulle cose più varie: gazebi, ombrelloni, tavolini, casse, lattine, bottiglie, vetrate, gioielli, quod … insomma ci si sente circondati dalla Cisk! E’ una birra semplice adatta al caldo, la gamma è declinata tutta sullo stile  Lager, nello stesso stabilimento vengono prodotte anche birre in altri stili come Stout o Ale.
La birreria è stata fondata nel 1928 da Giuseppe Scicluna, che fu anche il primo proprietario di una banca privata a Malta. Cisk è il suo soprannome e vuol dire “assegno”, ma indica anche una persona molto galante.
E’stata poi venduta ad una società controllata dalla famiglia Farrugia (attenti a questo particolare) che tutt’ora la possiede.

Racconto semiserio di una eccellente cenetta malto-pugliese

Le tradizioni della cucina pugliese  unite all’alta qualità del pesce di Malta e Ignazio ai fornelli per una cena di pesce che non dimenticheremo

Visto per voi da Violante Gardini Cinellicolombini Jr

cena pugliese-maltese

cena pugliese-maltese

I personaggi di questa storia sono il mio ragazzo Ignazio Anglani, Mirco e Claudia, gli amici toscani che hanno condiviso con noi il viaggio a Malta.

La maggior parte del merito della cena è di Ignazio. Nonostante ci sia la voce che “Ignazio non ama il pesce” devo dire che ha cucinato in modo superbo e non si è risparmiato dal mangiare i frutti del suo lavoro.

Ci sono molti aspetti simpatici i questa cenetta che vi devo raccontare, il primo è lo stupore di Ignazio e Mirco, per il prezzo del pesce a Malta!

Hanno comprato: 800gr di orate, 20 scampi, 20 gamberi, 2 tranci di tonno, 2 calamari molto grandi il tutto per 26 € ! Le aragoste costavano 16 € al kg, ma non le hanno comprate perché “non ce la siamo sentita di cucinare un animale vivo!”

Insomma se amate mangiare il pesce andate a Malta perché potrete levarvi la voglia senza vuotare il conto corrente.

Come Violante si è finalmente innamorata di Gozo

Violante alla festa di San Giuseppe a Qala

Violante alla festa di San Giuseppe a Qala

Dopo tante titubanze io,Violante Claudia e Mirco andiamo a Malta e a Gozo e scopriamo un posto che ci piace tantissimo. Visto per voi da Ignazio Anglani

Donatella Cinelli Colombini parla sempre in modo entusiasta di Malta, ma le precedenti esperienze di Violante erano state brutte …. nonostante questo noi partiamo con le migliori intenzioni!
Le buone intenzioni c’erano ma un’ora di ritardo del mio volo, i primi momenti di guida a sinistra, lo sbaglio della strada che ci porta in viuzze secondarie con massi sulla carreggiata, in fine perdere il traghetto da Malta a Gozo alle 2 di notte avrebbero potuto rovinare la nostra vacanza … ed invece no!!!

Gozo Claudia e Ignazio

Gozo Claudia e Ignazio alla festa di Qala

Al porto siamo arrivati tardi anche perché i cartelli segnalavano Gozo e non il porto di Cirkewwa che per noi era diventata Chiwawa infatti abbiamo intonato il motivetto per metà del tempo! L’attesa del traghetto invece si è trasformata nella scoperta di una bella caletta non lontana dal porto. Finalmente a Gozo ci siamo diretti verso Qala (deriva da cala ma si legge ala) nella bellissima casa della famiglia di Violante e subito a letto…erano le 4!
Buongiorno pigroni sono le 11.30!!!! Abbiamo dormito nonostante dalle 9.00 sono iniziati i fuochi d’artificio per la festa di San Giuseppe nel villaggio di Qala e Claudia si sia nascosta sotto il letto per la paura pensando ad una guerra.

A Montalcino vino bianco dei romani e la fisarmonica di Tesi

Riccardo Tesi –Banditaliana- per capire come il folklore toscano può incontrare il Jazz e la canzone d’autore di De Andrè, Vanoni, Fossati e farci emozionare 

Riccardo Tesi Premio Civiltà contadina 2013

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Sapevate che il vino dei romani era solo bianco? Sapevate che l’organetto diatonico è l’antenato della fisarmonica? Questo ho imparato a Montalcino una tiepida serata d’estate.
Il “Centro studi delle campagne e del lavoro contadino” chiude l’agosto montalcinese con un appuntamento culturale che sorprende e interessa ogni anno di più. Il seminario di una settimana, che unisce le forze degli atenei di Bologna, Firenze, Siena e della Tuscia ed è stato dedicato quest’anno alla narrazione delle campagne. Che titolo meraviglioso!
Il premio di “Storia agraria” 2013 è andato a Gianfranco Pasquali che, fra le altre cose, ha studiato il vino. <<Fino al XII secolo il vino importante era solo bianco, come in epoca romana. L’uva veniva prima torchiata e poi fatta fermentare>> ci ha spiegato l’insigne storico <<I contadini invece vinificavano le uve rosse con le loro bucce in modo da ottenere prima il vino e poi il “vinello” facendo rifermentare le vinacce con l’acqua. Sono nel XIII-XIV secolo si diffuse la vinificazione in rosso grazie alla scoperta del processo che permetteva di ottenere rossi più gradevoli>>. Secondo me avevano capito come togliere almeno una parte dei graspi prima della vinificazione e quindi ottenevano vini meno tannici e aggressivi.

Enzo Ferrari pranzava prima di firmare un contratto e oggi?

Al Club del Fornello di Prato Roberta Schira spiega “Il nuovo bon ton a tavola e l’arte di conoscere gli altri” partendo da Enzo Ferrari

Fornelle con Roberta Schira 20 giugno 2013

Fornelle di Prato con Roberta Schira

Visto per voi da Marzia Morganti Tempestini
<Non iniziate mai una relazione con un partner senza averci mangiato almeno una volta> diceva Enzo Ferrari che prima di assumere un manager o un ingegnere se lo portava al ristorante. Le persone, il loro carattere, il loro modo di relazionarsi con l’altro si riconoscono a tavola. E’ questo uno dei tanti passaggi dell’ultimo libro della giornalista e scrittrice Roberta Schira, intitolato “Il nuovo bon ton a tavola e l’arte di conoscere gli altri” (Salani editore, 13,50€). Roberta, dopo un lungo viaggio da Crema a Prato, sotto il sole cocente di questa estate appena sbocciata, è arrivata al Club del Fornello di Prato, nella splendida cornice della Fattoria La Serra, per presentare il suo ultimo libro.
La Schira studiava per fare la psicanalista e invece è divenuta una delle firme del “Corriere della Sera” ha inoltre dato alle stampe tredici libri fra ricettari e narrativa, sempre con uno sfondo gourmet. Il suo best seller è il libretto “Cucinoterapia” dove svela come curare, accudire, amare se stessi e gli altri con il cibo.

Nella campagna dei Super Vip; ecco il nostro nuovo vicino

Ai piedi di Montalcino Castiglion del Bosco resort da sogno dei Ferragamo e Borgo Finocchieto del nuovo Ambasciatore Usa John Phillips

Borgo Finocchieto

Borgo Finocchieto Buonconvento

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini 

Quando si dice avere dei vicini Vip credo non si possa pensare a qualcosa di più. A due passi dalla mia cantina del Brunello  Casato Prime Donne,  sulle colline che da Montalcino vanno verso Buonconvento ci sono due dei resort più belli ed esclusivi del mondo: Castiglion del Bosco dove Massimo Ferragamo ha ospiti del calibro di Paul Mc Cartney il mitico Beatle. Poco distante c’è il Borgo Finocchieto di proprietà di John Phillips nuovo Ambasciatore statunitense in Italia. Il borgo risale al 1318 ed è composto da numerosi edifici in mattoni. Stava crollando quando Phillips e sua moglie Linda Douglas cominciarono i restauri ed oggi, pur mantenendo un carattere antico e intatto, contiene delle residenze da jet set: mobili d’antiquariato e un confort da 5 stelle con tanto di spa e palestra.

La panzanella di Prato

Il Festival del pane a Prato con 50.000 visitatori e la panzanella – piatto toscano estivo- preparata con la bozza pratese fatta con lievito madre[caption id="attachment_13015" align="alignleft" width="300" caption="panzanella"][/caption]Visto per voi Di Marzia Morganti Tempestini Il Festival del pane che si è tenuto a Prato l’8 e 9 giugno ci ha fatto riscoprire l’importanza del pane sulla nostra tavola. Incontrare e vedere all’opera una squadra di fornai è stata un’esperienza entusiasmante. Ognuno di loro ha preparato la bozza pratese, il tipico pane prodotto con farina acqua e lievito madre, tagliato con la classica forma a ‘bozza’, seguendo la tradizione di famiglia...

La filiera corta contro la galline a 4 zampe

 A Siena per parlare di filiera corta e di alimenti freschi “sostenibili” ma anche capaci di contrastare la pirateria alimentare e educare i bambini

Filiera Corta a Siena

Mensa nell'orto convegno Filiera Corta

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Filiera corta, della serie più sano, più fresco, più stagionale, più utile all’economia locale ….. questo il tema del convegno organizzato a Siena dall’Amministrazione Provinciale. Quasi un addio prima della soppressione delle provincie annunciata per la fine dell’anno. Siamo all’Accademia dei Fisiocritici, uno dei luoghi più belli e meno conosciuti di Siena. Collezioni di fossili, funghi che riportano nell’Ottocento … persino lo scheletro di una balena. Nel sotterraneo, il labirinto scavato nel medioevo contiene il planetario e il percorso didattico sulle stelle.

Terredora e Montefredane: vini, incontri e avventure in Irpinia

Fusilli fatti a mano, Taurasi inebriante, tanti amici,  antichi paesi, troppo cemento e pochi  segnali stradali. Cronaca del viaggio avventuroso al Wine Fredane 

Wine Fredane 2013 notte Castello dei Caracciolo

Wine Fredane 2013 notte Castello dei Caracciolo

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Io e mio marito Carlo Gardini arriviamo in Irpinia nel primo pomeriggio. La prima tappa è da Daniela Mastroberardino a Terredora. La presenza del fratello Lucio, da poco scomparso, è quasi tangibile fra i grandi tini in acciaio e nella bariccaia dove le  Seguin Moreau sono allineate a doppia fila. Il sorriso di Daniela è il simbolo del suo coraggio, ora gira il mondo da sola e non ha mollato un giorno neanche con il Movimento turismo del vino  di cui è presidente. C’è davvero da ammirarla.

Daniela Mastroberardino Terradora tinaia

Daniela Mastroberardino Terradora tinaia

Percorso fra i vigneti che salgono su colline ripide e molto alte, dove il cemento armato del dopo terremoto ha fatto benefici economici e danni paesaggistici decisamente grandi. Colpisce la mancanza di segnalazioni stradali e le strade molto strette e piene di curve a gomito. Incrementare il turismo e soprattutto il turismo del vino in queste condizioni mi sembra davvero difficile

Montefredane, sede del Wine Fredane – laboratorio Doc, ci accoglie  con un diluvio che per fortuna finisce in un’ora. La conferenza è in una ex chiesa restaurata con cura. Ci sono gli strepitosi studenti del corso in Wine business dell’Università di Salerno con in testa Marco Trasente che è la vera anima del festival. Due di loro mi regalano il vino “Galeotto” prodotto dai detenuti del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi. Bravi ragazzi oltre capacità professionali avete anche un gran cuore.

Siena vuol davvero perdere anche l’Enoteca Italiana?

Dopo aver perso la Mostra mercato che è diventata Vinitaly e l’Accademia della vite e del vino, farà la stessa fine anche l’Enoteca Italiana?

Enoteca  Italiana

Enoteca Italiana Siena riprese TV

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La Siena del vino perde uno dopo l’altro i suoi gioielli: nel 1933 aveva creato una Mostra Mercato Nazionale dei Vini Tipici che richiamava oltre 100.000 persone all’anno e l’ha vista emigrare a Verona e trasformarsi nell’attuale Vinitaly. Una quindicina d’anni fa anche l’Accademia della Vite e del Vino, i più prestigioso sodalizio di accademici e professionisti del mondo del vino, è emigrato a Verona nell’indifferenza delle istituzioni locali. Ricordo che il mio ufficio, al Comune di Siena, era arredato con il tavolo e le sedie dell’Accademia che erano troppo grandi per la nuova sede.
Ora la stessa indifferenza colpisce l’Enoteca Italiana. Eppure fuori di Siena l’atteggiamento è tutt’altro: Domenico Zonin, nelle sue prime dichiarazioni dopo la rielezione a Presidente dell’ UIV– Unione Italiana Vini- ha ribadito il ruolo dell’Enoteca nella promozione del vino italiano nel mondo. Piero Antinori (Istituto Grandi Marchi) e l’altro grande aggregato di brand enologici – l’Italia del Vino – presieduto da Ettore Nicoletto, hanno stretto un accordo per realizzare un progetto da 4,5 milioni di Euro in Cina di cui Enoteca sarà fra gli attuatori.