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Il Sound Tourism nasce in città ma si adatta alle vigne

Dopo il Central Park di NY anche Padova usa  il suono per trasformare la visita in un’ esperienza coinvolgente. Perché non farlo anche nelle terre del vino

Gattamelata-Padova

Gattamelata-Padova

Per ora l’applicazione del Sound Tourism riguarda solo le città (Siena, New York, Toronto, San Paolo, Padova) ma può funzionare anche in campagna, anzi è in grado di arricchire la visita dei distretti vinicoli di alto pregio con il racconto di esperti e produttori, le musiche,  i suoni della vendemmia e persino il canto degli animali in diverse ore del giorno o nei diversi mesi dell’anno. La visita si carica di emozioni e informazioni fino a diventare un momento irripetibile.

Vista, olfatto e gusto sono alla base del turismo del vino ma perché non usare anche l’udito? La tecnologia al servizio del turismo. Nel 2014 la comunicazione internet su device mobili supererà quella su desktop fissi. Già adesso 4 miliardi di persone possiedono un cellulare e la crescita dell’utilizzo del telefono per accedere a internet, è esponenziale. Nel primo trimestre 2011 in Italia era aumentata del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e c’è un’evidente correlazione fra la diffusione degli smartphone (20 milioni di apparecchi) e l’accesso a internet.

Per scrivere gialli bisogna essere anche gastronomi?

Georges  Simenon,  Andrea Camilleri, più di recente Qiu Xiaolong hanno incentrato i loro polizieschi sulla suspense ma anche sulla buona tavola. E il vino?

Montalbano-Zingaretti

Montalbano-Zingaretti

I primi pranzi celebri sono stati quelli cucinati della Signora Maigret nella serie televisiva dove il commissario francese era impersonato da uno strepitoso Gino Cervi.

Poi è arrivato Montalbano con i piatti siciliani descritti e gustati da un altrettanto strepitoso Luca Zingaretti. Dobbiamo al successo del commissario siciliano se ora la cucina di Scicli e dintorni è molto apprezzata.

L’ultimo in ordine di tempo è il cinese compagno ispettore capo Chen Cao. I libri gialli di cui lui è protagonista sono meno violenti e cruenti di molti altri ma la cucina che ci racconta è piena di pesci mangiati crudi, zuppe a base di sangue di serpente … insomma abbastanza impressionate. Migliaia di piatti, descritti negli ingredienti, nell’aspetto e soprattutto nel sapore. Se esiste un propagandista dell’alta cucina cinese è sicuramente  Qiu Xiaolong. 

L’albero della verità ha anche la bocca

 Alla Fattoria del Colle, agriturismo in Toscana affacciato sulla Val d’Orcia, c’è un Fantabosco  con alberi a tema e quello della verità ha anche la bocca

Bocca-della-vertà-Fattoria-del-Colle

Proprio davanti alla villa cinquecentesca della fattoria del Colle, c’è un sentiero che arriva a un bosco magico dove ci sono alberi molto particolari. L’albero dei suoni con campanelli che suonano tirando le corde, quello della paura con catene, sangue e zucca di Halloween, l’albero delle bugie col naso

Bocca della Verità-albero della vanità

rosso di pinocchio …. C’è poi l’albero della verità con un fiocco da neonato e una croce funebre a indicare le due sole cose accettate da tutti come vere: la nascita e la morte.

Da qualche giorno accanto a quest’ albero c’è la bocca della verità con un leone pronto a mangiare le dita di chi mente.

Volete provare?

Il Fantabosco è un luogo dove gioco e cultura si intrecciano e si ripropongono  anche con messaggi forti. Insomma un posto per bambini ma non solo. Infatti c’è l’albero dei baci con un sedile sotto il vischio e tanti anelli per metterci i lucchetti dell’amore. Si perché la Fattoria del Colle ospita anche dei matrimoni e dei banchetti nunziali. 

Giovani del mondo alla scoperta dell’Italia col Lions

Bella festa di inaugurazione per l’ Italia Camp e il Campo disabili del Lions con giovani di tutto il mondo felici di stare insieme nel vero spirito lionistico

Italia-Camp-Lions

Italia-Camp-Lions

Lucignano, Arezzo, un caldo da sauna, facce congestionate ma sorridenti e l’eccitazione dei momenti importanti nella vita dei giovani.  I Lions del Distretto 108 La Toscana sono intorno alla piscina per applaudire i ragazzi dell’Italia Camp. Vengono da tutto il mondo con le loro bandiere in mano e nelle prossime settimane visiteranno Venezia, l’Isola d’Elba, Roma … guidati da un gruppo di volontari Lions sotto la direzione  di  Fiorenzo Smalzi.  Dopo di loro, accolti da applausi scroscianti, sfilano i partecipanti al Campo disabili. Anche qui tante nazionalità estere e anche qui l’entusiasmo di chi comincia una bella avventura. La visita si limiterà alla Toscana ma Roberto Faggi, che ha preso la direzione del progetto, in corsa nelle ultime settimane, è certo di far vivere loro una vacanza interessante che li rigeneri da un punto di vista fisico e soprattutto psicologico. Insomma che li faccia sentire accolti ma soprattutto amati.

Voglia di Palio: Joseph Huber un maltese contradaiolo

Vi presento il baritono maltese Joseph Huber: viene a Siena quando la Contrada dell’Aquila corre il Palio ed ha sfilato nel corteo storico in piazza del Campo

Joseph-Vivien-Huber

Joseph-Vivien-Huber

La sua passione per il Palio è così forte e sincera che ha chiamato L’Aquila la sua casa di Malta ha fatto battezzare col battesimo contradaiolo suo figlio André Paul (direttore d’orchestra e compositore) ed è appena arrivato a Siena con sua moglie Vivien per assistere alla carriera del 2 luglio.

Tutto inizia nel 1964 quando il giovane Joseph viene a Siena per perfezionare il suo italiano all’Università per gli Stranieri.  La civiltà antica e nobile delle Contrade lo affascina ma il colpo di fulmine arriva tre anni dopo quando il Capitano della Contrada dell’Aquila Ghidoli porta a Malta la “comparsa” cioè  i contradaioli con costumi, tamburi e bandiere.  Joseph Hubert  si accorge che una parte dei tamburi sono della contrada del Montone, si avvicina a un paggio  e gli chiede il motivo di questa strana mescolanza . I senesi rimangono sbalorditi di trovarsi davanti una persona così esperta e nasce un’amicizia che continua ancora oggi. Joseph ha visto vincere la sua Contrada nel  1971 con il cavallo Panezio e il fantino Ercolino e ha fatto il giro della vittoria con i suoi amici festanti. 

Terre di Siena green e il turismo diventa ambientalista

Una torre merlata con dentro un fiorellino di verbena sarà il simbolo del turismo “buono” nel senese 

SanQuiricoD'Orcia-Bucci-Berni-Agnorelli-Rappuoli

SanQuiricoD'Orcia-Bucci-Berni-Agnorelli-Rappuoli

Siena carbon free è un progetto di sviluppo sostenibile – premiato a Seul dall’ONU – che punta a mantenere in equilibrio le emissioni di CO2 dell’attività umana con l’anidride carbonica assorbita dalle piante.  La sua declinazione “Terre di Siena ” green tende a coinvolgere il turismo e l’agricoltura in questo grandioso progetto.

Difficile ma non impossibile.

Per raggiunge questo obiettivo i 3 assessori provinciali coinvolti (Berni, Scarpelli e Betti) hanno organizzato un gran numero di riunioni per coinvolgere le imprese e i cittadini nello sforzo di diventare la prima provincia italiana a emissioni zero. Rimane da abbattere l’ultimo 10% e quindi l’obiettivo appare raggiungibile. Ho partecipato al convegno di Palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia.

Il Master di Parma va a lezione di enoturismo da Donatella

Dall’Università di Parma alla Fattoria del Colle per una lezione di Donatella Cinelli Colombini su come trasformare una fattoria in una destination turistica

10 studenti e 3 docenti fra cui Guido Stecchi e Marzia Morganti, per una lezione composta da due ore in aula , pranzo tipico, visita

MasterParma-FattoriaDel Colle

MasterParma-FattoriaDel Colle

didattica alle cantine e alla villa cinquecentesca. Questo il programma messo a punto da Donatella Cinelli Colombini per dimostrare come si passa dalla teoria alla pratica del turismo del vino.

Visto per voi da Marzia Morganti Tempestini docente del Master che ci presenta gli studenti e i corsi dell’Università di Parma

Sono giovani, belli, pieni di entusiasmo ed hanno voglia di imparare. Sono i miei allievi del Master di I livello “Cultura, Organizzazione e Marketing dell’enogastronomia territoriale” dell’Università di Parma, pronti a sbarcare in Toscana per scoprire il profumo e i sapori della nostra regione. E non potevano partire che da una visita alla Fattoria del Colle di Trequanda  con un incontro con la Signora del Brunello Donatella Cinelli Colombini che proprio in questi giorni festeggia vent’anni di una delle sue creature ‘Cantine Aperte’.

E’ qui la festa? Da Toscana Lovers per le serate d’estate

Toscana Lovers (Siena) la boutique del miglior artigianato toscano di tendenza vi presenta due novità adatte a chi ama eleganza e leggerezza

ToscanaLovers-Siena

ToscanaLovers-Siena

Qualcosa per le serate fuori casa: i raffinatissimi scialli in puro lino di Cecchi e Cecchi e le collane colorate di Anna Mazzone trasformano ogni abito, anche quelli più comuni, in una mise raffinata per le feste d’estate

Cecchi e Cecchi è nella produzione laniera toscana del made in Italy di lusso, da 50 anni. Usa materiali pregiati come cachemire, lana, seta e lino lavorandoli con cura artigianale e innovazione tecnologica nei telai e nei processi di striatura e garzatura vegetali. Da questo matrimonio fra innovazione e tradizione, nascono scialli estivi in puro lino adatti alle feste d’estate.  Si tratta di tessuti leggerissimi, simili a garze trasparenti, molto fresche dunque, ma anche estremamente di moda.Vanno usati intorno alle spalle oppure ad arricchire il collo. I colori richiamano la natura e possono abbinarsi con altri complementi di abbigliamento come collane o bracciali colorati, combinando il carattere elegante e austero dello scialle alla stravaganza colorata dei bijou.

Dove nasce il tappo che non ha odore di tappo

Marzia Morganti Tempestini racconta  la Diam Bouchage dove nascono i tappi ad alta tecnologia e il ristorante stellato di Caceres con 70.000 bottiglie in cantina

Marzia Morganti

Marzia Morganti

Insieme a un gruppo di giornalisti sono stata invitata dell’azienda Diam Bouchage, il colosso mondiale dei tappi in sughero tecnico. La visita alle sugherete e allo stabilimento a San Vicente di Alcantara in Spagna è stata interessantissima. In uno scenario quasi surreale dopo ettari e ettari di campagna e di boschi con rari casolari, appare in lontananza, come una cattedrale nel deserto, la Diam Bouchage. Ti colpisce già prima di arrivare ma è la tecnologia che mette in campo a sbalordire davvero.

Un processo messo a punto negli ultimi 10 anni permette di estrarre dal sughero 140 molecole compreso il Tricloroanisolo, il famigerato TCA, che causa l’odore di segatura nel vino. Da qui nasce una nuova generazione di tappi assolutamente esenti da odori.   I produttori di vino possono tirare un sospiro di sollievo: non dovranno più sostituire le bottiglie col sapore di tappo, ma soprattutto si risparmieranno le brutte figure con clienti e ristoratori.

Brunello al mare, ma perché no!

Gozo, Malta,  atmosfera magica, la terrazza sul mare di Porto Vecchio, un giovane chef con grandi ambizioni e nei bicchieri i miei vini Doc Orcia e Brunello

ChrisCassar-DonatellaCinelliColombini-CarloGardini

ChrisCassar-DonatellaCinelliColombini-CarloGardini

E’ il debutto ufficiale dei miei vini nell’isola di Ulisse e Calypso, un luogo antico e bellissimo. Qui io e mio marito Carlo abbiamo una casa e ci sentiamo a casa. I nuovi importatori AttardAbraham’s Suppliers  hanno iniziato a distribuire i miei vini a settembre e sono entusiasti.  Chris Cassar, il proprietario del ristorante è ormai un amico. Quindi mi sento  in famiglia e tutto inizia nel migliore dei modi.

La serata è per 60 persone e si svolge nella terrazza sul mare di Porto Vecchio: ci sono danesi  con una barca ormeggiata poco lontano, un ex magistrato inglese, un super esperto di vino che ha una casa qui, un australiano che ha una vigna nella terra dei canguri … il menù comprende 22 leccornie e quindi la cena si presenta sontuosa.

Le cantine in rosa e vino di genere

Fra le donne manager del vino, quelle con cantina, sono le più numerose e guidano il 30% delle aziende enologiche italiane

FattoriaDelColle-DonneDelVinoToscana

FattoriaDelColle-DonneDelVinoToscana

In oltre la metà dei casi la scelta di produrre vino deriva dall’esigenza di continuare la tradizione familiare e l’impresa degli avi. Scelta che in molti casi non coincide con il primo progetto professionale delle nostre produttrici, infatti molte di loro hanno studi e esperienze lavorative di tutt’altro genere alle spalle.

Come spesso avviene il livello di scolarizzazione delle donne è alto o medio alto. Fra le manager del vino  il 50% sono laureate e il 30% diplomate.  Nel 2009 Andrea Rea della SDA Bocconi, realizzò uno studio sulle Donne del Vino italiano che è tutt’ora la fonte più autorevole e documentata sulle produttrici di vino italiane.

Il Professor Rea le cataloga con i nomi delle griffe della moda. Un sistema inusuale ma molto efficace per definire i loro profilli.

Francesco Giuntini è come dire Chianti Rufina

Sulle colline vicino a Firenze nasce un Chianti elegante e straordinariamente longevo, il Chianti Rufina che ha in Francesco Giuntini il suo poeta

E’ l’uomo più gentile  e piacevole che io conosca. Non immaginatevi un damerino anche se è alto, magro, scapolo  e vive in

Francesco Giuntini e Fedora

Francesco Giuntini e Fedora

mezzo a opere d’arte di grande pregio. Francesco ama le battute e scherza volentieri anche su di sé. Conosce la genealogia di tutta l’aristocrazia fiorentina tradimenti compresi. Adora i cani ed ha sempre un maremmano che scorrazza nel parco della sua bellissima villa di Selvapiana. Insomma  andare a trovalo è una gioia anche perché il suo vino è fantastico e Fedora, la sua governante, è una cuoca impareggiabile.

La sua Fattoria di Selvapiana ha un fascino straordinario, quasi sospeso nel tempo, perché tutto è autentico e antico.

Quasi tutto …. la cantina è nuova e costruita secondo i criteri della più avanzata enologia dal figlio Federico.

Fabrizio Bindocci Presidente del Consorzio del Brunello

Montalcinese puro sangue profondo conoscitore dei vini e del territorio di  Montalcino sarà lui a guidare i produttori del Brunello[caption id="attachment_8113" align="alignleft" width="150" caption="Fabrizio Bindocci"][/caption]Tenace, lavoratore infaticabile, uomo di grande equilibrio; questo il profilo di Fabrizio Bindocci. Il suo nome ha ottenuto il  consenso unanime del consiglio e questo va a tutto vantaggio del territorio. Restano con deleghe immutate i 3 vicepresidenti. A me Bindocci ha chiesto un impegno supplementare, al suo finaco, nel settore del marketing dei vini e dell'area di produzione.Mi auguro che le iniziative da me fatte negli ultimi due anni - Benvenuto Brunello, gli eventi all'estero realizzati e quelli progettati...

Leo Club Valli senesi chiude l’anno col botto

Serata strepitosa alla Pieve di Poggio alle Mura a Montalcino per il passaggio della campana fra Francesco Giorni e Giulia Di Stefano

Leo Club Valli senesi e Diletta Duranti

Leo Club Valli senesi e Diletta Duranti

Circondati dallo scenario suggestivo dei vigneti di Brunello e delle Pieve di Poggio alle Mura costruita nel XIII secolo sulle colline boscose di Montalcino, i giovani e esuberanti soci del Leo Club Valli senesi hanno festeggiato la fine dell’annata lionistica e il passaggio della campana fra Francesco Giorni e Giulia Di Stefano.

Una festa in piena regola per 35 persone: vestiti eleganti, menù raffinato, cerimoniale impeccabile e tanta allegria.

In pochi mesi il Leo club è passato da venti a 7 membri a causa dei limiti di età che costringono i soci a lasciare alla fine dell’anno del trentesimo compleanno. Da qui un’emorragia massiccia di soci a cui i due dinamici presidenti – Francesco e Giulia – hanno cercato di reagire con l’ingresso di due nuovi membri e invitando molti amici alla serata del passaggio della campana.

Vuoi sapere come nasce un telegiornale?

Castiglion del Bosco,  dove Massimo Ferragamo ha creato uno dei  resort  più belli esclusivi del mondo, ospita la conviviale del Lions Montalcino La Fortezza 

CamillaPaccagnini-FrancescaBartolomei

CamillaPaccagnini-FrancescaBartolomei

Due nuovi soci: Fabrizio Bindocci e Richard Cookis e due relatrici d’eccezione: Francesca Bartolomei regista del TG1 e Camilla Paccagnini Redattore capo dei servizi parlamentari RAI per il Lions Club Montalcino la Fortezza. La serata è iniziata con la visita all’affresco di Pietro Lorenzetti (1345) e al castello di Castiglion del Bosco, sorto nel 1208 ed ora trasformato in resort con glolf, spa, residenze di lusso e persino orto medioevale, da Massimo Ferragamo.  Visita che aiuta a capire il passato, il presente e forse anche il futuro di Montalcino.