
Dove nasce il tappo che non ha odore di tappo
Marzia Morganti Tempestini racconta la Diam Bouchage dove nascono i tappi ad alta tecnologia e il ristorante stellato di Caceres con 70.000 bottiglie in cantina
Insieme a un gruppo di giornalisti sono stata invitata dell’azienda Diam Bouchage, il colosso mondiale dei tappi in sughero tecnico. La visita alle sugherete e allo stabilimento a San Vicente di Alcantara in Spagna è stata interessantissima. In uno scenario quasi surreale dopo ettari e ettari di campagna e di boschi con rari casolari, appare in lontananza, come una cattedrale nel deserto, la Diam Bouchage. Ti colpisce già prima di arrivare ma è la tecnologia che mette in campo a sbalordire davvero.
Un processo messo a punto negli ultimi 10 anni permette di estrarre dal sughero 140 molecole compreso il Tricloroanisolo, il famigerato TCA, che causa l’odore di segatura nel vino. Da qui nasce una nuova generazione di tappi assolutamente esenti da odori. I produttori di vino possono tirare un sospiro di sollievo: non dovranno più sostituire le bottiglie col sapore di tappo, ma soprattutto si risparmieranno le brutte figure con clienti e ristoratori.
Oggi la produzione di tappi supera 1 miliardo di pezzi l’anno ma è destinata a crescere. Insomma un successone!
Fra i vini toscani c’è il Sassicaia e tre etichette di Brunello Col d’Orcia e tre Rosso di Montalcino sempre Col d’Orcia, inoltre bottiglie del Paradiso di Manfredi e Villa Poggio Salvi. I prezzi non proprio abbordabili riportati i carta sono 310 € per Col d’Orcia 1989 double magnum, Vintage 1997 60€ e Poggio al Vento riserva 1995, 110€, più contenuti i prezzi del Rosso di Montalcino proposto dai 40 ai 60€.
Visto per voi Marzia Morganti