L’alcol in rete, il confine tra il bene e il male

Le neknomination

L’alcol in rete, il confine tra il bene e il male

Internet è un megacontenitore dove si può viaggiare tra tutti gli estremi, anche nell’uso dell’alcol. Ecco un esempio di come la rete può diventare una trappola.

Visto (e sentito) per voi da Bonella Ciacci

Le neknomination

Le neknomination

La moda è partita dall’Australia e si è diffusa in brevissimo tempo negli Stati Uniti, in Inghilterra e nel resto di Europa. Si chiamano “NekNomination” ed il meccanismo è semplice quanto letale: farsi un video mentre si tracanna una bottiglia di un qualche alcolico (birra, vino, o peggio ancora bottiglie con mix micidiali di superalcolici), fino all’ultima goccia, postarlo sui vari social network, e poi nominare altri 3 amici che in 24 ore devono fare la stessa cosa, pena la pubblica derisione online. Da qui il nome del pericoloso giochino, ovvero Nek (dal collo della bottiglia) e Nomination (perché vanno nominati altri amici per proseguire la catena).

Una catena di Sant’Antonio che all’estero ha fatto molte vittime, e anche in Italia alcuni ragazzi hanno rischiato molto, finendo in coma etilico.
Per fortuna, come si sono moltiplicate online (principalmente su facebook) le pagine che incitavano a continuare questa moda assassina e stupida, altrettanto sono cresciute le pagine che la condannavano e chiedevano che venisse fermata.

In Italia, l’esempio più bello di tentativo di virare le NekNomination in qualcosa di innocuo, sano e divertente è quello del Trio Medusa di Radio Deejay, che

Il video della NekNomination di Nek

Il video della NekNomination di Nek

ha lanciato un nuovo significato di Nek Nomination: ha invitato i colleghi speaker radiofonici a intonare un pezzo a scelta tra le canzoni del cantante italiano Nek, con risultati esilaranti. Lo stesso Nek (al secolo Filippo Neviani) si è “auto cantato” e ha nominato altri cantanti colleghi.

Ogni speaker, prima di lanciarsi in improbabili prove canore, ha sottolineato da cosa è nata la singolare “contro-catena” e perché promuoverla. Il grande successo, grazie all’enorme visibilità del trio romano formato da Giorgio, Gabriele e Furio, ha fatto sì che si diffondesse sui social, sui blog, e sui giornali online, un messaggio forte, contro quello che è l’abuso di alcol e i rischi che comporta.

trio_medusa

trio_medusa

La rete è sempre più sinonimo di social network, ed è un canale che può veicolare ogni tipo di informazione o comunicazione, e sta a noi utenti boicottare i messaggi nocivi, incentivando ed esaltando quelli positivi. Per chi come me lavora all’interno di una cantina come quella di Donatella Cinelli Colombini, che ha sempre dato molta importanza alla comunicazione, e quindi diffondendo implicitamente anche l’informazione su un modo di bere sano, responsabile e giusto, è allarmante che una moda come le NekNomination australiane abbia presto dilagato soprattutto tra i giovanissimi. I messaggi trasgressivi e spudorati come questi hanno purtroppo una forza incredibile che fa sì che si diffondano alla velocità della luce. Per questo deve essere nostro impegno morale, per ogni stupidata come questa che si diffonde in rete, lanciare mille volte più forte tanti messaggi di come si può bere bene, moderatamente, e divertirsi ugualmente.