
Quando e perché indossare un profumo
Al mattino le fragranze agrumate, muschi e fiori nel pomeriggio e alla sera quelle speziate o narcotizzanti. Gloria ci guida nella scelta sensuale dei profumi
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Il profumo ha un aspetto glamour e uno terapeutico: in altre parole è uno mezzo per comunicare e aiuta a stare bene con sé stessi. Per questo sceglierlo è piacevole e complicato allo stesso tempo, ci vuole una guida e Gloria del Dottore, che ha fatto della sua Profumeria Nella a Sinalunga un luogo cult per gli amanti della profumeria artistica, ci accompagna alla scoperta del mondo affascinate e misterioso degli aromi per il corpo.
PORFUMI PER L’INVERNO E PER L’ESTATE
Prima di tutto ci sono profumi per l’inverno, che danno un senso di calore e profumi per l’estate che esprimono freschezza. I primi sono a base di essenze di legno, spezie e vaniglia. Molto usati nella stagione fredda i profumi a base di ambra spesso associata a bergamotto o fiori d’arancio. In estate la pelle traspira e
interagisce con il profumo in modo diverso. Per questo oltre alla scelta di fragranze più floreali e agrumate (bouquet di fiori di arancio, gelsomino,gardenia, iris, peonia violetta e agrumi come arancia, pompelmo rosa, bergamotto, lime, mandarino e limone) è bene porre attenzione all’appuntamento al quale stiamo andando.
Va ricordato che la quantità di sostanze odorose è progressivamente maggiore in colonia, eau de toilette, eau de parfum, parfum.
PROFUMI PER LE DIVERSE ORE DEL GIORNO
Anche le diverse ore del giorno hanno bisogno di profumi diversi. Al mattino devono dare energia, attivare la vitalità e il buon umore dunque <<punterei su dominanti agrumate cioè pompelmo, mandarino e bergamotto, nel pomeriggio qualcosa di più rassicurante che allenta la tensione e aiuta nei rapporti sociali come un profumo dove si avvertono muschio, iris e gelsomino. La sera ha bisogno di qualcosa di più intrigante che da la spinta verso l’intimità ma esprime anche voglia di scoperte e evasioni. Ovviamente il programma della serata deve guidare le scelta del profumo ma spezie e
vaniglie, sostenute da legni nobili, sono alla base delle fragranze per la notte>>. Poi Gloria rimuove il ciuffo biondo che le cade sugli occhi, mi guarda con un mezzo sorriso e aggiunge << se poi vogliamo aumentare la seduzione abbiamo l’ambra oppure la voluttuosa tuberosa da indossare sui polsi, interno coscia e caviglie. Invece la lavanda sul cuscino concilia il sonno, ha un effetto rilassante così spiccato che veniva usato per scongiurare gli attacchi di panico degli attori prima di entrare in scena>>.
STORIA E CARATTERI DEL PROFUMO
I profumi hanno una storia di quasi cinquemila anni, nel Rinascimento Firenze dettava legge poi la capitale delle essenze profumate si spostò a Grasse in Francia e nel Novecento sono i grandi sarti come Chanel a portare profumerie nei loro atelier a far indossare il profumo come gli abiti cambiandoli nelle diverse ore del giorno e nei diversi mesi dell’anno. E’ a questo punto che, in Occidente, la profumazione della pelle diventa importante anche per gli uomini.
I gruppi olfattivi sono tanti: fiori, frutti e agrumati, spezie, cortecce e resine di cui fanno parte i boschivi e i legni nobili, foglie-muschi-radici, animali, gourmand come il miele e il cioccolato, infine sintetici. Ogni profumo ha una nota di testa (l’emissione quando è appena messo sulla pelle), un cuore e poi una coda dopo molte ore dall’applicazione quando sono percepibili solo gli aromi più persistenti.
Le essenze odorose ottenute da piante, animali o alchimie di laboratorio sono migliaia, solo nell’ essenza di rosa ha 220 componenti. Associare le essenze creando il profumo è un lavoro complesso e richiede molti anni di studio. Gli studenti delle accademie del profumo ( la più nota è Givaudan a Parigi) sono pochi e super selezionati; devono avere una formazione di base all’analisi sensoriale ma soprattutto un talento innato e una volontà di ferro perché l’addestramento olfattivo è durissimo. Creare un grande profumo è un’arte difficile e non basta che l’essenza sia affascinante, deve anche durare sulla pelle, senza alterarsi, il più a lungo possibile.
CONSIGLIO FINALE
Non tutti i popoli e non tutte le culture usano la profumazione del corpo con la stessa attenzione. Lorenzo Villoresi, il più famoso creatore di profumi italiano, sostiene che <<la libertà di usare aromi, il piacere di utilizzarli con disinvoltura e la naturalità con la quale sono incrociati ad altri rituali della vita quotidiana, sono maggiori ad Oriente>> tuttavia anche nel mondo occidentale il profumo è un potente strumento di comunicazione e l’odore del proprio corpo assume oggi un’importanza molto superiore al passato <<per questo consiglio di tenere in bagno un mobiletto con piccole quantità di profumi diversi che aiutino a interpretare i momenti della vita e persino a superare le piccole difficoltà>> chiude Gloria con un consiglio assolutamente da seguire.