Per vendere il vino in Russia ci vogliono le donne nude?

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Per vendere il vino in Russia ci vogliono le donne nude?

Un video con giovani russe nude scatena polemiche e persino interrogazioni al Consiglio regionale del Friuli. La domanda è: funziona per vendere a Mosca?

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donne nude per promuovere il vino italiano in russia

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Armando Testa il più grande pubblicitario degli anni ’80 diceva «troppo sesso funziona da vampiro perché succhia l’attenzione del cliente e l’allontana dal prodotto>> cioè il consumatore è così attratto da tette e sederi da non interessarsi affatto al brand. Verissimo! Basta guardare il video realizzato per promuovere il vino friulano in Russia per avere una dimostrazione pratica delle parole di Testa. La prima volta anch’io ho visto solo le 4 ragazze russe nude – poi diventano 8 – che si muovono simulando riti bacchici forse ispirandosi a qualche bassorilievo romano. L’effetto è evocativo, con un preciso richiamo al gothic revival. Non lo trovo volgare ma detesto quando il corpo femminile è usato come una merce per vendere qualcosa. Sono un’ingenua inguaribile? I ricchi russi comprano di più se sollecitati da immagini del genere? Forse. In effetti la Simple, che ha commissionato il video, conosce bene il mercato russo perché è il maggiore importatore di vini italiani in quel Paese. Inoltre io sono amica e stimo Marco Felluga da tantissimi anni, se lui e Volpe Pasini

video per vendere il vino friulano in Russia

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hanno partecipato alla produzione di questo video avranno avuto ampie assicurazioni sul contenuto e sull’efficacia delle immagini realizzate della fotografa di fama internazionale Iris Brosch. Tuttavia qualche dubbio mi resta. E il tormentone non finisce con il video perché dopo uscirà il calendario che è il vero obiettivo della campagna di comunicazione. Infatti Simple, come Pirelli, produce ogni anno un calendario di nudi femminili firmato da un fotografo importante.

Video Simple sul vino Friulano

Video Simple sul vino Friulano

La reazione sdegnata di Eleonora Frattolin, del 5 stelle, che promette un’interrogazione al consiglio regionale, per capire se e come tutelare l’immagine del Friuli Venezia Giulia, mi sembra esagerata. Parlare di danno al vino friulano è decisamente eccessivo. Se mai è da contestare l’uso del corpo femminile per scopi commerciali, questo si è sessista e decisamente retrò, sa proprio vecchio. Oggi i video che colpiscono sono divertenti, ironici, sorprendenti … Ce n’è uno sulla birra ale che lascia davvero il segno. Ecco cosa scrive Drinks Business << Craft ale company Bier-Deluxe was behind this genius piece of

people-try-craft-beer-for-the-first-time

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marketing, inviting people of all ages to sample different types of craft beer for the first time and capturing their reactions on a slo-mo camera to hilarious effect.>> la fabbrica di birra ale Bier-Deluxe ha fatto questo geniale colpo di marketing invitando persone di tutte le età a provare differenti tipi di birra artigianale per la prima volta davanti alla telecamera che catturava lentamente le loro reazioni con effetto esilarante. Gente comune, reazioni spontanee, il risultato cattura l’attenzione e mette voglia di assaggiare le birre Deluxe.
Altro esempio di video di grande efficacia che usa l’ironia per trasmettere messaggi

10 stereotipi di chi beve vino la finta bevitrice

10 stereotipi di chi beve vino la finta bevitrice

importanti, è quello intitolato 10 stereotipi di chi beve vino. Lo trovate su You tube. C’è il taccagno, il super esperto che scambia il Tavernello per vino di gran classe solo perché è nel decanter, deliziosa la degustazione e il finale dissacrante rivela moltissimo sull’opinione del consumatore medio. Alla fine il messaggio arriva e anche in modo che tutti ricordano. Per me questa è la strada da seguire e non i nudi femminili che, fra l’altro vengono censurati anche da Facebook.