Il vino è ancora il locomotore del turismo enogastronomico

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Il vino è ancora il locomotore del turismo enogastronomico

Roberta Garibaldi Amministratore Delegato di ENIT e il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2022 << Resiliente, attraente e sempre più bio>>

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Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano redatto da Roberta Garibaldi

di Donatella Cinelli Colombini

Roberta Garibaldi Professore all’Università di Bergamo, e massimo esperto italiano di enogastronomia è anche, dall’ottobre scorso, alla guida di ENIT Agenzia Nazionale del Turismo. Questo fa sperare in un cambio di strategia nella promozione della destinazione Italia con un maggior peso dell’attrattore agroalimentare. Il restyling del sito Italia.it con più immagini, più esperienzialità, più destinazioni enogastronomiche è un primo passo molto importante in questa direzione.

Il Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano redatto da Roberta Garibaldi, è uno strumento prezioso di osservazione e fornisce ogni anno le novità e le evoluzioni dell’offerta. Leggerlo è utile per enti e imprese che vogliono usare l’enogastronomia anche per produrre reddito turistico <<puntando su sostenibilità, innovazione ed esperienzialità>>.
Ecco i 10 trend del Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2022. Si tratta solo di qualche appunto ma vi suggerisco di andare a leggerlo tutto sul sito di Roberta Garibaldi

1. LOCAL IS THE NEW GLOBAL

Italia incassa il risultato del grande impegno nella tutela, controllo e certificazione di 315 specialità agroalimentari e 526 vini, così come il lavoro di Slow Food sui presidi, la campagna sul KM 0 di Coldiretti, il successo di Eataly …. Tutte azioni che hanno mostrato l’Italia come il Paese dei cibi buoni, sani e antichi che variano in ogni luogo

2. BIOLOGICO

Il rispetto ambientale è ormai un must. Soprattutto consumatori e turisti giovani ne fanno un argomento prioritario di scelta.

Spagna, Italia e Francia insieme, rappresentino il 75% dei vigneti biologici mondiali. Il 19% del vigneto italiano è BIO con la maggiore concentrazione in Sicilia seguita da Puglia e Toscana.

3. IL VINO COME LOCOMOTORE

Il turismo del vino è partito prima di ogni altra offerta di turismo enogastronomico e mantiene la sua leadership di trascinatore. << nel 2021, le proposte a tema enogastronomico più vendute nelle regioni italiane (in primis Toscana e Piemonte) sono quelle a tema vino: il 6% delle prenotazioni effettuate sul portale Tripadvisor con destinazione Italia ha riguardato degustazioni e tour in cantina>>.

4. I BIRRIFICI TURISTICI

Il Covid ha colpito pesantemente i birrifici artigianali che avevano nell’horeca il loro sbocco principale. Delle 841 imprese di produzione birra, attive nel 2019 hanno chiuso 85. Speriamo in un recupero di questo settore che potrebbe usare il turismo come nuovo canale commerciale a somiglianza di quanto avviene in Germania, Belgio e Stati Uniti:

5. LA BICI E IL TURISMO ENOGASTRONOMICO

Crescono i percorsi a piedi e in bicicletta legando le esperienze sportive nel verde al turismo enogastronomico

6. MUSEI DEL GUSTO

129 i Musei del Gusto in Italia, più che in ogni altro Paese europeo (Spagna 107 e Francia 88). Roberta Garibaldi lamenta l’assenza di <<un museo di rilevanza nazionale, in grado di diventare elemento di richiamo per l’incoming estero>> e il <<gap digitale: solo 36 musei su 129 hanno un proprio sito web e la visita virtuale>>

7. PATRIMONIO UNESCO E AGROALIMENTARE

Dopo la Valdorcia (con il Brunello e la Doc Orcia) l’alberello di Pantelleria, i vigneti delle Langhe e della Valpolicella, la dieta mediterranea, l’arte dei pizzaioli napoletani e dei cercatori di tartufi …. stanno chiedendo il riconoscimento UNESCO altri territori e attività legati all’agroalimentare puntando sempre più sulla tutela e la valorizzazione di un patrimonio di natura, tradizioni e qualità senza eguali nel mondo.

8. RISTORAZIONE IN DIFFICOLTÀ

La ristorazione italiana soffre ma resiste. I 339 mila luoghi di somministrazione del nostro Paese sono sorprendentemente aumentati dell’1% dopo la pandemia ma hanno subito danni economici gravissimi. Le novità sono le forme ibride come l’home delivery e i cuochi a domicilio

9. AGRITURISMO

Sono aumentati del 2% gli agriturismi e soprattutto quelli che offrono degustazione (+8%) e altre attività molte delle quali all’aria aperta (+10%). Gli italiani che prima del Covid erano meno della metà dell’utenza, sono diventati due terzi delle presenze 2020.

10. IL SUD ALLA RISCOSSA

Roberta Garibaldi ci mostra un Sud che ci prova anche se ancora non riesce a emergere: << un’Italia a differenti velocità. Puglia, Campania e Sicilia sanno valorizzare le risorse enogastronomiche del territorio a fronte di un ambiente socioeconomico tendenzialmente meno favorevole rispetto alle grandi regioni produttive dell’Italia centro-settentrionale (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio). Qui le performance sono positive>>. Probabilmente è solo questione di non mollare e sicuramente le regioni del Sud sfonderanno come sta avvenendo nel turismo del vino.