
BUON ANNO 2021
Salutiamo un 2020 difficilissimo e brindiamo, con il nuovo Brunello, al 2021 che arriva, augurando pace e bene a tutti per un futuro splendente

matrimonio di Violante ed Enrico – più bel ricordo 2020
Di Donatella Cinelli Colombini
Ci vuole un brindisi porta fortuna e non c’è di meglio del Brunello 2016 Prime Donne. Come ben sanno tutti i wine lovers il Brunello diventa legalmente Brunello solo allo scoccare della mezzanotte dell’ultimo dell’anno. Questa volta la nuova annata è stata preceduta da squilli di tromba e i grandi critici internazionali gli hanno dato punteggi stratosferici ancora prima che uscisse nel marcato. Quindi, oltre al carattere di vino portafortuna, che tutto il Brunello possiede, questa volta siamo davanti a un Brunello fortunello capace di scacciare l’ombra malefica del covid e farci sperare in un nuovo anno gravido di speranze.
Brindo dunque con Brunello Prime Donne 2016 augurando a tutti salute e felicità nel nuovo anno.
FINISCE IL 2020 ANNO DEL COVID
Finisce il 2020 ed è un momento di consuntivi: salvo mio fratello che tuttavia era asintomatico, nessuno di noi si è ammalato di covid19 in famiglia e in azienda.

2020 nuovo staff delle cantine di Donatella Cinelli Colombini con 3 enologhe: Giada,Barbara e Sabrina
La provincia di Siena è stata complessivamente fra le meno toccate dall’epidemia ma per proteggerci abbiamo fatto davvero tanto; mascherine, sanificanti, pistole per disinfezione secca, apparecchi a ozono … ambienti per la quarantena dei cuscini dei letti …. schermi di plexiglass, turni negli uffici …. Abbiamo persino cacciato una turista sospetta….
Il lavoro è andato avanti come sempre nelle vigne dove la vendemmia è stata scarsa di quantità e abbondante di qualità. Ci aspettiamo 5 stelle. La raccolta delle olive, invece, è stata abbondante in quantità e qualità mentre i tartufi bianchi erano pochissimi.
CONSUNTIVI 2020 BENE IL VINO MALE IL TURISMO
Il business del vino è andato bene grazie ai mercati esteri che hanno comprato e ricomprato un eccellente Brunello 2015. E’ stato lui il nostro campione che ha sconfitto il covid. Le vendite del vino in Italia e la vendita diretta delle cantina sono molto calate ma, grazie alle minori spese (niente Prowein e Vinitaly, nessun viaggio all’estero, sospensione del Premio Casato Prime Donne …) il bilancio economico dell’azienda agricola è positivo.
Meno allegra la situazione dell’agriturismo e del ristorante della Fattoria del Colle che hanno lavorato solo da metà luglio a metà ottobre perdendo tutti i matrimoni stranieri e il 70% del fatturato normale. Ancora più disastroso il bilancio dei 3 negozi ToscanaLovers con quello di Cortona quasi azzerato e gli altri due ridotti all’osso per cui i ricavi 2020 saranno un quinto di quelli normali.

Orcia Doc – cantina della Fattoria del Colle – zona affinamento
La nostra vita è cambiata ritornando ad essere campagnola come trent’anni fa. La sensazione è stata inizialmente di sollievo, perché eravamo stanchi di viaggi e impegni, di lavoro a ritmi forzati, ma ora la solitudine bucolica comincia a pesare. Vedere il mondo esterno solo attraverso i monitor non basta. Io come penso tutti, abbiamo voglia di incontrare persone, scambiare idee, vedere il mondo che cambia e ci dà nuovi stimoli.
IL RICORDO PIU’ BELLO DEL 2020 E’ IL MATRIMONIO DI VIOLANTE E ENRICO
Il 2020 rimarrà nella nostra memoria come l’anno del coronavirus, ma anche come l’anno del matrimonio di Violante ed Enrico che è stato celebrato nel bosco della Fattoria del Colle l’11 luglio ed è stato seguito da una bellissima festa durata due giorni.
E’ decisamente il ricordo più bello del 2020.
COSA CI ASPETTA NEL 2021
Nel 2021 ci aspetta l’inaugurazione della cantina della Doc Orcia e della sua sala immersiva per i turisti. Segna la completa trasformazione della Fattoria del Colle in wine destination. Un borgo cinquecentesco miracolosamente intatto e capace di far vivere ai turisti esperienze partecipate del vino e della campagna toscana: dalle erbe selvatiche ai soggiorni nelle case dei “nonni toscani”, dall’emozione di diventare enologi per un giorno, al tiro con l’arco nel bosco, dall’assaggio dalle botti fino alle grandi riserve di Brunello.
L’epidemia ci ha costretto a ripensare metodi e strategie: siamo diventati più digitali nel lavoro e nel dialogo con i clienti. Dall’altro lato, rimanere fermi nello stesso posto, ci ha permesso di capire che la vita frenetica che facevamo era esagerata. Non torneremo ad avere il trolley come prolungamento del braccio, almeno lo spero.
Con i covid si chiude un’epoca e si apre un nuovo futuro che sarà sicuramente faticoso e impegnativo ma forse anche più buono.
Buon anno 2021!