Cocktails e hard seltzer piacciono più del vino?
Hard seltzer e altre bevande poco alcoliche frizzanti e fruttate, così come le lattine energizzanti piacciono ai giovani USA più del vino
di Donatella Cinelli Colombini
I primi segnali di un cambiamento nello stile di consumo arrivano dagli USA e aggiungono incertezza ad un quadro già pieno di incognite: clima impazzito, costo energia e trasporti alle stelle, manodopera introvabile, inflazione …. I nuovi competitori del vino sono i così detti “better for you” cioè le bevande sane come quelle Low-Alcohol, con poche calorie e poco zucchero.
Il “Beverage Alcohol Defies CPG Trends” fatto per Iri ci mostra una serie di dinamiche su cui vale la pena porre attenzione.
I TREND DEI CONSUMI IN USA MOSTRANO UNO SPOSTAMENTO VERSO LE BEVANDE SALUTARI
Sulle birre è evidente un incremento di consumi delle bionde a basso costo e un calo per quelle più care. Per i vini c’è una dinamica opposta: calano del 6% gli acquisti di vini primo prezzo (-6%) e aumentano le vendite delle bottiglie premium o superpremium (+6%). Ma sono i fatturati delle bevande a basso contenuto alcolico a crescere in modo esponenziale anno su anno + 32, + 39, + 20% dal 2019 al 2022.
IN USA CALA LA SPESA PER IL VINO E AUMENTA QUELLA PER IL CIBO
Nel paniere della spesa dei consumatori il vino era il 5,6% prima del Covid. Durante il lockdown si è contratto fino quasi a sparire e ora è risalito al 3,7% del totale. I consumatori hanno invece incrementato molto i loro acquisti di distillati e cocktails che sono nettamente sopra alle medie pre-pandemia (14,1%). Va tuttavia sottolineato come gli incrementi di prezzi di carne (+12,4%), energy drinks (+10,6%), latte (+10,1%) e prodotti da forno (+9,7%) abbiano rosicchiato spazio al vino anche se quest’ultimo ha avuto incrementi di prezzo più bassi.
Secondo gli esperti saranno proprio le bevande senz’alcol o lievemente alcoliche, senza zucchero e con gusti freschi e piacevoli a dominare i consumi, anche a casa. Fra loro l’hard seltzer.
Altro trend in crescita riguarda le bevande energizzanti e corroboranti amate dagli sportivi.
I CLIENTI TORNANO AL RISTORANTE MA MANGIANO A CASA PIU’ DI PRIMA
Torna il piacere di mangiare al ristorante ma l’abitudine di consumare pasti a casa, acquisita durante il covid e rafforzata da un delivery sempre più organizzato, ha fatto salire fino al 78% i pasti domestici (erano il 48% nel 2019). Una buona opportunità per gli abbinamenti con il vino anche se il valore dell’acquisto di bottiglie non è salito ma si è ridotto del 5,7%. Circostanza che farebbe pensare a una volontà di risparmio legata ai forti incrementi di prezzo del cibo. Infatti, rispetto al periodo pre pandemico, la quota destinata al food passa dal 69% al 71,7%, quella destinata al vino dal 5,6% al 3,7%.