Donatella fra le donne del vino più influenti del mondo
Il blog inglese Humble Grape Wine elenca le donne che influenzano l’industria del vino nel mondo e… sorpresa…. ci sono anch’io
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Chi si loda si imbroda, dice un detto montalcinese ma gli apprezzamenti fanno sempre piacere, soprattutto quando sono inaspettati e disinteressati come in questo caso. Si perché il blog in questione è di un importatore indipendente di vino e creatore di eventi, che ha in portafoglio il Brunello di un’altra cantina. E dunque mettiamoci qualche penna di pavone e andiamo a vedere la classifica di Humble Grape Wine sulle donne che contano nel vino nel mondo.
Nella prima parte c’è la storia dalla donna romana, a cui era proibito bere (il bacio sulla bocca parte da li) fino alla recente rivalutazione delle consumatrici, esperte e produttrici di vino. L’elenco redatto da Humble Grape Wine si concentra sulle “pioniere”, su quelle donne cioè che hanno lavorato affinchè il segmento femminile avesse più visibilità e opportunità. Uauuuhhhh!!!!!!
Comincia con il Regno Unito e Fiona Beckett <<insieme a Jancis Robinson lei è una delle giornaliste di vino e cibo più influenti del suo Paese, scrive per Guardian, Times, Decanter>> e per un’infinità di blog. Segue Serena Sutcliffe prima Master of Wine Britannica e guida del dipartimento vini di Sotheby’s . Juel Mahoney è decisamente la nostra preferita, dopo aver fondato Vinissima (specializzato in vini italiani); il suo blog è … udite udite …. Wine woman & song. Anche la successiva ci piace: Helena Nickling Aka Winebird ha creato un sistema originale per capire il vino, il Nebbiolo è il “ladyboy” delle uve, il Pinotage del Sudafrica è il rock il Reisling la Claudia Schiffer del vino … indubbiamente si tratta di paragoni sorprendenti ma molto efficaci.
Per le donne del vino italiane la lista è molto più breve ed io sono dopo Gaia Gaja. Come dire il gigante e il nanetto. Di fronte alla dolce Gaia che gira per il mondo con le bottiglie di Barbaresco del suo geniale padre il mio Casato Prime Donne, con lo staff al femminile, è davvero una cosa minuscola. Ma che gioia essere li!
Poi c’è la Grecia con Sofia Perpera e quindi gli Stati Uniti dove ci sono 9 donne, alcune delle quali davvero fondamentali per il vino al femminile.
Julie Johnson produttrice e enologa a Napa Valley è anche la fondatrice di “Women in Wine Sense” un network di appassionate e professioniste del vino che vogliono imparare. Segue Deborah Brenner autrice di “Women of the Vine” che ha creato un’alleanza fra produttrici, enologhe premiate e aziende di vini biologici. Un libro che è stato considerato di grandissimo rilievo sociale ed ha ricevuto recensioni e premi come il “2010 NYC National Association of Women Business Owners Signature Award”.
Per l’Asia due Master of Wine di enorme autorevolezza. Jeannie Cho Lee parla della Cina in un’infinità di riviste estere fra
cui Wine Spectator e Decanter. Poi c’è Debra Meiburg che invece ha un’ influenza enorme nel mercato di Hong Kong dove anche i taxi trasmettono i suoi video sui vini.
L’elenco continua nei post successivi di Humble Grape Wine.