Gli eventi per turisti in cantina 3° parte
Quanto conta la comunicazione nel caso di eventi per turisti in cantina e quali sono le iniziative a pagamento destinati ai wine lovers
Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino e Trequanda in Toscana
L’INIZIATIVA NON COMUNICATA E’ INESISTENTE
Fotografie, video, comunicati stampa azioni di PR, article marketing … l’azione di comunicazione deve essere forte e mirata ma soprattutto deve continuare nel tempo perché non tutte le opportunità di visibilità arrivano immediatamente dopo gli eventi per turisti in cantina. A volte il follow up deve continuare per mesi.
La comunicazione deve usare l’evento come argomento di attualità che riaccende l’interesse ma poi concentrarsi sulla cantina, il produttore, i vini e soprattutto sull’offerta turistica che l’iniziativa mette in evidenza. Non deve raccontare
solo l’appuntamento, dunque, ma usarlo come riflettore per illuminare quello che ci sta dietro.
In genere la comunicazione più efficace è mista: l’azione dell’ufficio stampa tradizionale con comunicati e inviti spediti ai giornalisti, il recall e l’inoltro di foto, notizie più dettagliate. Accanto l’azione on line che sfrutta i contatti costruiti in precedenza cioè le offerte del sito, il blog con la news letter ad esso collegata e soprattutto i social c on un’azione virale che comprende la scelta di un hashtag a piccoli investimenti che accrescono la visibilità dei post.
Molto spesso il feedback degli eventi dedicati al vino influenza anche l’incoming dei visitatori. Il caso più clamoroso è quello della splendida cantina Antinori nel Chianti
Classico in cui i Master of Wine fecero la cena di gala in occasione del loro symposium in Toscana nel 2014. Le foto di questa splendida serata hanno fatto il giro del mondo accrescendo la fama e la forza attrattiva di questa cantina capolavoro.
EVENTI IN CANTINA PER TURISTI IN SENSO STRETTO
Si tratta di piccole iniziative dirette proprio ai turisti del vino: appuntamenti a data fissa oppure creati e lanciati via internet. Si tratta generalmente di iniziative a pagamento che, nella stragrande maggioranza dei casi riguardano degustazioni verticali dei propri vini o assaggi di grandi vini altrui. In certi casi l’eccezionalità dell’appuntamento risiede nell’età o nella rarità delle bottiglie, in altre occasioni è la persona che guida la degustazione a attrarre i wine lovers. Giornalisti o enologi famosi, così come personaggi televisivi sono capaci di calamitare interesse. Molto apprezzati sono gli scambi fra produttori con assaggi di
vini destinati allo stesso target. Per organizzare questo tipo di iniziative è indispensabile avere una rete di contatti ad esempio un club di amici della cantina costruito archiviando le e-mail dei visitatori, oppure suscitare una community fra i propri amici Facebook, follower Twitter o contatti Linkedin. Ogni metodo è buono e consente, se ben gestito, di allargare la cerchia e creare un’utenza numerosa per i piccoli eventi a pagamento. Va considerato che questo tipo di iniziative si allarga on line in modo
virale come una vera epidemia. I partecipanti postano fotografie, raccontano l’evento agli amici wine lovers suscitando il suo desiderio di visitare quella cantina oppure di partecipare agli eventi successivi. Per la riuscita delle iniziative il produttore ha un ruolo fondamentale perché è la sua capacità di coinvolgere e instaurare un rapporto emotivo con i partecipanti che trasforma questi ultimi in “evangelisti”. Perché questi eventi abbiano successo devono avere carattere di esclusività e quindi riguardare poche persone. E’ meglio se sono sempre diversi, magari si assomigliano ma non sono proprio uguali perché non devono sembrare un “prodotto di serie”.