
Comportamenti più odiosi della gente del vino
Due classifiche a confronto, le cose deprecabili, i comportamenti odiosi della gente del vino secondo The Drinks Business e secondo me

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Di Donatella Cinelli Colombini
COMPORTAMENTI FASTIDIOSI DURANTE LE DEGUSTAZIONI
Noi che produciamo, vendiamo oppure giudichiamo il vino siamo una comunità internazionale, generalmente piacevole e decisamente gaudente ma, come ogni altro aggregato umano abbiamo, i nostri difetti e alcuni comportamenti odiosi della gente del vino danno davvero fastidio. Qui metto a confronto due liste di questi “peccati capitali” la prima è della giornalista, Lauren Eads, e la seconda è la mia che sono produttrice a Montalcino. Il risultato è molto diverso e rispecchia due

Anteprima-Chianti-Classico
diversi modi di giudicare le stesse occasioni di incontro cioè le degustazioni.
ECCO LA LISTA DI LAUREN
- Sputare il vino da grande distanza come se fosse una gara di salto in lungo
- Sputare in qualunque contenitore a portata di mano per poi scoprire che si trattava di una brocca da acqua
- Esibire la velocità nel fare assaggi. Chi lavora con il vino è abituato ad assaggiare oltre 50 campioni al giorno ma la persona normale che vede fare una cosa del genere rimane sconcertata
- Fare domande durante le degustazioni . Bisognerebbe evitare la conversazione e soprattutto le domande per non disturbare la concentrazione dell’assaggiatore
- Imbucarsi in eventi riservati ai tecnici per bere grandi vini gratis, sfruttando lo spirito ospitale dei produttori. In genere è facile individuare questi personaggi perché non sputano ma si dilungano in lunghi discorsi
- Ricevere pochissimo vino nel bicchiere. Nessuno lo vuole sprecare ma ne serve almeno due dita per sentire i profumi e il sapore
- Una situazione spiacevole nelle degustazioni “around the table” riguarda la corsa all’assaggio delle bottiglie più care e più esclusive. Dopo pochi minuti sono esaurite e chi degusta con metodo – prima i bianchi leggeri, poi quelli strutturati, dopo i rossi giovani … -finisce per arrivare ai tavoli dei super vini quando sono ormai esauriti.
- Il difetto più grosso è la supponenza di chi parla in modo difficile e soprattutto prolisso. Insomma chi “pontifica” di vino.

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I COMPORTAMENTI CHE INFASTIDISCONO ME
Ecco invece quello che io giudico comportamenti odiosi della gente del vino, quello che proprio non sopporto
Detesto chi parla male dei colleghi. Che siano produttori, giornalisti o buyer trovo disprezzabili quelli che riportano notizie oppure danno giudizi che danneggiano altri soprattutto perchè spessissimo mentono
Assaggiare un numero sterminato di vini in un solo giorno per vantarsene come se la capacità di degustazione si misurasse a litri. Provare 180 vini uno dietro l’altro è qualcosa di esagerato.
Chiedere di partecipare alle anteprime – Chianti Classico, Amarone, Brunello …. – per poi usare questa esperienza come un titolo di merito, cioè come se dimostrasse la propria capacità.

sputare-il- vino
Dare giudizi anche quando non si è in grado di esprimerli perché manca una competenza specifica su una certa varietà o una determinata area oppure manca la capacità e basta
Sentire nel bicchiere quello che si pensa debba esserci anche quando non c’è. Oppure rimanere attaccati ai ricordi di un vino com’era vent’anni fa rifiutando la sua evoluzione nel tempo. Il vino cambia a somiglianza di ogni espressione della cultura umana. Facendo il paragone con la musica direi che la Sinfonia n°5 di Beethoven è sempre la stessa ma un’esecuzione del 1950 è diversissima da una di oggi.
Infine trovo odiosi quelli – produttori, esperti, buyers… – che hanno certezze assolute e quelli che si sentono superiori agli altri. Il vino è una materia sconfinata e chi lo vuole può continuare a imparare e migliorare tutta la vita. Poi c’è invece chi si ferma perché si sente su una vetta inarrivabile ma …. A volte, da certe vette, si precipita giù come una valanga